Mystero

Posts written by Ultron1986

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    CITAZIONE (Easy Rider @ 20/1/2024, 16:16) 
    Ecco a voi un classico intramontabile. :P

    Ahahahahahah.

    :b: :b: :b:
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    CITAZIONE (maia @ 22/5/2014, 22:33) 
    Il lago di Tovel è caratterizzato dalle sue tonalità di colore blu e verde, ma la sua fama internazionale è dovuta proprio al colore rosso. Si tratta di un fenomeno di arrossamento naturale causato dalla fioritura di un’alga unicellulare, il Glenodinium sanguineum. O, almeno, era quello che si credeva fino al 1964, da quando il fenomeno non si è più verificato così prepotentemente.

    Mi duole assai.
    Era un affascinante panorama.

    "La storia del lago di Tovel si può riassumere in tre specifiche fasi storiche, separate da una lunga evoluzione:

    ° Circa 15 000 anni or sono, dopo la fine dell'ultima glaciazione, un'ingente massa di ghiaccio produsse la grande conca dove si formò l'originario lago di Tovel, molto più piccolo di quello odierno, avente una forma semicircolare e con una profondità che non superava i 20 metri.
    ° Verso il 1597 d.C., il livello del lago raggiunse improvvisamente la quota di 1180 metri s.l.m., ovvero circa 3 metri più elevato del livello attuale. La prova maestra risale alla diffusione delle vermicolazioni o lapies lacustri presenti nei blocchi calcarei sulle sponde settentrionali e occidentali del lago. La causa di questo improvviso aumento dell'altezza del lago potrebbe essere dovuto al distacco di detriti dalle pareti a est del lago, con il conseguente sbarramento del vecchio emissario.
    ° Successivamente, un'ulteriore erosione dello sbarramento lacustre ad opera dell'emissario ha portato il livello del lago a attestarsi alla quota odierna di 1177 m s.l.m.

    Il lago di Tovel è noto per il caratteristico arrossamento che avveniva nelle sue acque, in seguito alla fioritura di un'alga conosciuta col nome di Tovellia sanguinea. Il fenomeno dell'arrossamento si verificava in estate durante i mesi più caldi. L'ultimo forte arrossamento del Lago di Tovel si verificò nell'estate del 1964, ma qualche cenno del fenomeno si ripresentò negli anni seguenti, 1965 e 1967, poi ancora nel 1977 e 1978 e infine ci furono alcuni lievi segnali di arrossamento nel 1982 e 1983. In precedenza, per diversi anni l'alga ritenuta responsabile del cambiamento era stata la Glenodinium sanguineum, in seguito agli studi che il professor Edgardo Baldi, illustre idrobiologo italiano, condusse alla fine degli anni trenta.

    I recenti studi condotti a partire dal 2001 nell'ambito del progetto SALTO, Studio sul mancato arrossamento del Lago di Tovel, hanno stabilito che la sparizione del fenomeno dell'arrossamento sia dovuta alla mancanza del carico organico (azoto e fosforo) proveniente dalle modalità di monticazione (transumanza) delle mandrie di bovini che pascolavano nei pressi del lago. Queste sostanze, confluendo nel lago, contribuivano in maniera determinante alla fioritura della Tovellia sanguinea. Dagli anni sessanta il cambiamento della gestione degli animali in malga e la quasi totale scomparsa delle greggi che soggiornavano nei pascoli alti, spiegano la diminuzione dell'apporto di questo carico organico e quindi la cessazione del fenomeno di fioritura dell'alga. La tovellia è stata recentemente identificata in almeno un altro lago alpino, il Seealpsee in Svizzera.

    Gli scrittori locali che hanno descritto il lago all'inizio dell'Ottocento, Jacopo Antonio Maffei nel 1805 e Gioseffo Pinamonti nel 1829, non fanno cenno al colore inusuale dell'acqua del lago, citando invece entrambi l'eccezionale qualità dei salmerini che vi si pescavano, e descrivendone altre leggende e curiosità, fra cui quella che talvolta d'inverno il lago ghiacciava tanto in profondità da poterci passare sopra coi carri.

    Sono invece dell'esploratore inglese Douglas William Freshfield le prime notizie delle acque rosse del lago, risalenti al viaggio che fece al lago di Tovel nel 1864. Nel libro Italian Alps pubblicato nel 1875, egli racconta i suoi viaggi e le sue imprese alpinistiche, descrivendo anche la val Tresenica (valle di Tovel).

    Un altro rappresentante tipico del fitoplancton presente nel lago di Tovel è la Flagilaria tenera, un'alga di tipo unicellulare libera, appartenente al gruppo delle diatomee. Sempre nel lago si trova anche l'alga bentonica macroscopica Chara aspera e la Ranunculus trichonhyllus".

    Fonte: link

    link, link

    Edited by Ultron1986 - 10/10/2020, 16:37
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    Mi ricorda un vecchio film degli anni Quaranta: Il mistero del falco di John Huston, con Humphrey Bogart : link, link.
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    CITAZIONE (X-Files 2 @ 10/10/2020, 01:41) 
    Hawass e Giacobbo hanno esplorato il pozzo di Osiride, filmati dalle telecamere di Freedom.

    Salve.
    Ho seguito con grande interesse il programma.
    Ci sono delle buone probabilità che Osiride (link, link, link, link, link, link, link, link, link, link, link) fosse un uomo reale, non una semplice leggenda.

    Edited by Ultron1986 - 10/10/2020, 08:56
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    Video 1 - Video 2

    "In apertura di puntata, un’indagine davvero oltre il confine, a metà strada tra storia e X-Files. A fare da scenario al reportage, uno dei luoghi più belli del pianeta, il Grand Canyon: qui, secondo le cronache di un giornale dell’Arizona, oltre 100 anni fa un esploratore trovò un’immensa cavità sotterranea dove erano custodite le tracce di un’antica civiltà perduta.

    E, a proposito di misteri, uno dei temi che appassionano il pubblico di Freedom riguarda i Cavalieri Templari: perché questi monaci guerrieri sono stati perseguitati? Quali conoscenze possedevano? Quali tesori? Questa volta, Giacobbo cerca le loro tracce in Abruzzo, in una piccola chiesa medievale tornata al suo antico splendore dopo il terremoto del 2009.

    Da una piccola chiesa sperduta, a uno dei monumenti più famosi d’Italia: la Mole Antonelliana. Con i suoi 170 metri di altezza, quando fu inaugurata, alla fine dell’Ottocento, era l’edificio in muratura più alto del mondo. Da allora è rimasto il simbolo di Torino, il sogno verticale di un architetto ambizioso, Alessandro Antonelli, che purtroppo non ne ha potuto ammirare il suo completamento.

    Infine, insieme al professor Zahi Hawass, in un lungo percorso attraverso il Nilo, da Saqqara a Luxor fino all’estremo sud, alla ricerca di uno dei più grandi geni del passato, l’architetto che ha realizzato la più antica piramide giunta fino a noi"
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    Fonte: link

    - www.mediasetplay.mediaset.it/video...310071101000201

    - www.mediasetplay.mediaset.it/video...310071101002C02

    - www.kaiak-pj.it/images/PDF/rivista/...eggendeHopi.pdf

    Edited by Ultron1986 - 9/10/2020, 02:05
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    Coma allevare i triops (link, link) partendo dalle uova.
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    "Lunedì 2 aprile 2018. E' rientrato questa notte sulla Terra il modulo cinese Tiangong-1, lanciato il 29 settembre 2011 e fuori controllo dal 2016. Ha trascorso 2.375 giorni in orbita ed è stato un elemento importante per il perfezionamento e la maturazione delle tecnologie necessarie alla realizzazione, a partire dal 2020, della 1° stazione spaziale cinese. Dieci metri di lunghezza, all'incirca come un autobus, per una massa presumibilmente di 7.500 chilogrammi. Il rientro incontrollato del laboratorio di test Tiangong-1 si è concluso alle 2:16 ora italiana di questa notte con un impatto nell'Oceano Pacifico, senza causare alcun pericolo".

    Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2018/04/tia...a-notte-al.html

    - www.wired.it/scienza/spazio/2018/04...tro-video-fake/

    - www.quotidiano.net/cronaca/stazione...inese-1.3823739

    - www.ilpost.it/2018/04/02/tiangong-1-rientro/

    - www.corriere.it/scienze/18_aprile_0...5d4399dd5.shtml

    - www.focus.it/scienza/spazio/tiangon...spaziale-cinese

    - www.focus.it/scienza/spazio/dove-si...1-aggiornamenti

    - www.wired.it/scienza/spazio/2018/03...immagini-radar/

    - www.media.inaf.it/2018/03/22/vista-sul-palazzo-celeste/

    - http://www.fhr.fraunhofer.de/en/press-medi...tiangong-1.html

    Edited by Ultron1986 - 23/10/2018, 09:41
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    CITAZIONE (X-Files 2 @ 10/4/2017, 07:59) 
    Gli archeologi che stanno lavorando nel sito di Palenque hanno scoperto un tunnel sotterraneo nel quale scorre dell'acqua sotto il Tempio delle Iscrizioni, quello in cui è stata trovata la sepoltura di Pakal, antico sovrano maya.
    L'archeologo Arnoldo Gonzales ritiene che la tomba e la piramide siano state appositamente costruite su una sorgente tra il 683 e il 702 d.C.
    Il tunnel serviva a portare l'acqua da sotto la camera sepolcrale verso l'esterno, in una vasta spianata di fronte al tempio, consentendo allo spirito di Pakal di percorrere il sentiero dell'oltretomba.
    Il sarcofgago di pietra in cui venne deposto il corpo di Pakal è proprio il veicolo che doveva condurre il sovrano attraverso il tunnel fino all'aperto.
    Il tunnel appena scoperto è di circa 60 centimetri di larghezza e altezza.
    La presenza dell'acqua al di sotto di sepolture importanti è stata già accertata in altri edifici costruiti da popolazioni pre-ispaniche, come, per esempio, a Teotihuacan, dove è stato trovato un altro tunnel per il trasporto dell'acqua.

    Se ho capito bene, non un viaggio spaziale, ma bensì un viaggio nell'oltretomba :-D.
  9. .
    CITAZIONE
    Takla Makan o Taklimakan

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    E' attualmente uno dei luoghi più inospitali del mondo e fa parte della Regione Autonoma dello Xinjiang (Cina).

    CITAZIONE
    in cina,nella regione dello xiinj iang,sono stati trovati decine di cadaveri mummificati grazie al clima secco della regione arida.sono conservate molto bene e presentano tratti somatici misteriosamente ueropei,con capelli biondi o rossi e gli uomini avevano la barba(invece che essere glabri).indossavano stivali,tuniche colorate e giacche,abbigliamento inspiegabile per l'epoca,considerato che le mummie più antiche risalgono a 4000 anni fa.
    ma la cosa più strana è che erano molto alti:l'uomo chiamato di cherchen era alto 1metro e 98.sua moglie 1 metro e 92

    "Diverse specie del genere Ephedra (famiglia delle Ephedraceae) sono caratterizzate da potenti proprietà stimolanti, dovute alla presenza di alcaloidi del gruppo dell'efedrina, simili all'amfetamina. Ephedra sinica Stapf (ma-huang), originaria della Cina, è la specie più nota. Da oltre un secolo, gli archeologi che scavano le inumazioni dell'area del bacino del Tarim, nella regione dello Sinkiang, nella Cina occidentale, incontrano resti di rametti di efedra disposti sopra alle tombe, o cuciti fra i tessuti che avvolgono il cadavere. Le più note di queste inumazioni sono le "mummie di Urumchi", per via del loro buon stato di conservazione e della ricchezza e peculiarità dei tessuti di lana che le ricoprono. I principali siti scavati sono quelli delle località di Hami, Loulan, Urumchi e Cherchen. Le inumazioni più antiche, della regione di Loulan (sito di Qawrighul), datano attorno al 2000 a.C. La buona conservazione delle mummie è dovuta all'alto grado di secchezza dell'ambiente, e le mummie più antiche non hanno subito alcun tipo di trattamento specifico di mummificazione. Il corpo di quelle più recenti, del I millennio a.C.,m è stato trattato con una verniciatura di una qualche sostanza atta a facilitarne la mummificazione. Una parte delle mummie di Tarim è risultata appartenere al gruppo fisico caucasoide; un dato antropo-fisico che conferma l'origine europea di quest'antica popolazione dell'Asia centrale (Mair, 1996). Un'ulteriore conferma è di tipo linguistico, essendo stati ritrovati nella medesima area documenti scritti del I millennio d.C. in un idioma ora estinto, il Tocaro, che è risultato essere relazionato con le lingue indo-europee dell'Europa continentale. Anche la tipologia dei tessuti incontrati fra il corredo funebre delle mummie di Tarim riporta a una tecnica manufatturiera occidentale. Si tratta quindi di un'antica ondata umana e culturale dall'Occidente, precedente le più frequenti ondate dirette nella direzione opposta nel contesto euroasiatico. Questi migranti occidentali si inoltrarono così profondamente nel cuore dell'Asia sino a raggiungere le oasi del Tarim, in una data valutata attorno al 2000 a.C. (Barber, 1999). Diverse tombe del bacino del Tarim vennero circondate da una fitta palizzata di pali di legno conficcati verticalmente nel terreno, con il probabile scopo di proteggerle dalle iene e da altri animali selvatici. Oggigiorno, in conseguenza dell'elevazione del livello della superficie del terreno, in diversi casi si intravedono nel terreno solamente le punte superiori della palizzata". "Appare abbastanza certo che l'efedra non svolgesse funzioni di preservazione del corpo in via di mummificazione, bensì il suo valore funebre rientrerebbe nella categoria degli oggetti necessari al morto per raggiungere l'aldilà, oppure per la sua residenza nell'aldilà. affinchè possa avere con se gli strumenti percettivi usati durante la sua vita in questo mondo".

    Fonte: link

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    Edited by Ultron1986 - 2/2/2017, 03:09
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    "Scoperta nel deserto del Sahara una pittura rupestre raffigurante un bimbo, i due genitori e sullo sfondo un astro. Il bambino accanto ai genitori, due animali nelle vicinanze, un astro all'orizzonte: potrebbe essere la 'Natività' ante-litteram più antica mai scoperta finora, quella raffigurata in una pittura rupestre fatta 5.000 anni fa in una piccola grotta del deserto del Sahara egiziano, ribattezzata come 'Grotta dei genitori'. A sostenerlo è il geologo Marco Morelli, direttore del Museo di Scienze Planetarie di Prato, che l'ha scoperta durante una spedizione che aveva come obiettivo l'esplorazione di alcuni siti tra la Valle del Nilo e il Gif el-Kabir. Il disegno è stato realizzato sul soffitto della grotta in ocra rosso-bruno, probabilmente da tribù nomade di cacciatori e raccoglitori del Neolitico. "Sono stato sorpreso dall'incredibile somiglianza con la Natività cristiana", racconta Morelli all'ANSA. "E' probabile che rappresenti una raffigurazione 'classica', per quel periodo, della nascita di un bimbo e della formazione di un nucleo familiare, oppure di rituali di auspicio per la nascita di un figlio". Al centro della pittura rupestre sono raffigurate tre figure umane: un uomo a destra, una donna a sinistra (identificabile per le mammelle laterali stilizzate e per la sinuosità delle forme) e al centro un bambino, posizionato poco più in alto rispetto ai genitori, probabilmente a rappresentare l'auspicio per una nascita o gravidanza. Più lontani sono invece visibili due animali di difficile interpretazione: il primo, posto più in alto, ricorda i mitici 'leoni acefali' presenti in molte pitture rupestri della regione, mentre il secondo, in basso a destra, assomiglia a un babbuino o ad una scimmia antropomorfa. Sulla destra, infine, è visibile una piccola figura circolare che potrebbe rappresentare un astro all'orizzonte. La scoperta, avvenuta nel 2005, è rimasta nel cassetto per diversi anni: i ricercatori volevano studiarla meglio nei dettagli, anche con un secondo sopralluogo che è stato condotto tre anni fa. "Nelle nostre ricerche non abbiamo trovato traccia di altre natività simili così antiche", racconta Morelli all'ANSA. "Esistono molte scene familiari, ma in contesti e posizioni molto diversi: sono raffigurate scene di caccia, danze, persone che camminano. Invece qui troviamo una famiglia isolata,avvicinata da due animali che sembrano partecipare all'evento della nascita, sotto quello che sembra essere un astro. Non abbiamo trovato scene simili fino all'età paleocristiana".

    Fonte: www.antikitera.net/news.asp?id=13685&T=5



    http://it.wikipedia.org/wiki/Nativit%C3%A0...%C3%B9_(Giotto)
    http://tg24.sky.it/tg24/scienze/2016/12/23...tta-sahara.html
    www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/...-Cristo/739117/
    www.livescience.com/57311-5000-year...cene-found.html
    www.dailymail.co.uk/news/article-40...-000-years.html
    www.cbsnews.com/news/5000-year-old-...found-in-egypt/
    www.ancient-origins.net/news-histor...us-birth-021134
    www.intoscana.it/site/it/articolo/A...rta-nel-Sahara/
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    Tempo fa lessi che un tale Francisco Lopez de Gomara nel 1553 propose di chiamare il nuovo continente Atlantide, ma per fortuna l'idea non ebbe successo.
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    "Sono oltre 500 i reperti scoperti da un team di ricercatori nell'isola di Alexandra Land nell'Artico. Una terra nell'estremo nord del circolo polare a centinaia di chilometri dalle coste della Siberia. Dalle uniformi militari alle munizioni passando per documenti e un'ampia strumentazione meteorologica: gli oggetti lasciano poco spazio all'immaginazione, lasciando pensare a una struttura militare, anche se la presenza di una base, in questa remota terra dell'Artico, non è suffragata da nessun documento ufficiale del regime. Bisogna aspettare quasi un decennio dalla fine della guerra per riscontrare una reale descrizione di una base militare oltre il circolo polare artico. E' il "Wettertrupp Haudegen", un libro pubblicato nel 1954, a raccontare di una struttura realizzata, per ordine di Hitler, con funzione meteorologica. La base, in parole povere, aveva il compito di offrire un supporto informativo alle truppe in azione nel Mare del Nord. Sempre secondo la pubblicazione, la base militare sarebbe stata realizzata nel 1943, ma abbandonata un anno dopo. La causa dell'improvvisa fuga dei militari sarebbe da ricercare in un contagio di trichinellosi, una malattia dell'apparato gastrointestinale scatenata dal consumo di carne di orso infettata da parassiti".

    Fonte: http://scienzenotizie.it/2016/11/04/artico...ndonata-4518117

    www.popularmechanics.com/military/r...lly-discovered/

    www.foxnews.com/science/2016/11/04/...rctic-base.html

    www.thesun.co.uk/news/2020632/secre...ed-polar-bears/

    www.inquisitr.com/3628205/secret-na...wikipedia-page/

    hitler-nazi-arctic-base-russia-alexandra-land-schatzgraber-683746

    http://www.dailystar.co.uk/news/latest-new...red-video-photo

    "Sorprendente scoperta nelle fredde steppe della regione artica russa. Un team di ricercatori infatti ha ritrovato i resti di quella che una volta era un'antica base del regime nazista con all'interno ancora centinaia di suppellettili e documenti di quel periodo preservati grazie al freddo e al gelo. L'avamposto, chiamato Schatzgraber, era in servizio tra il 1943 e il 1944 prima di essere abbondonato dai funzionari nazisti a causa degli eventi bellici della seconda guerra mondiale. La stazione fu infine rasa al suolo nel 1950 dai russi, ma nessuno si sarebbe aspettato di riuscire a individuare dopo 70 anni non solo i resti dell'edificio ma anche i numerosi documenti e oggetti di quel periodo. Come racconta il sito PolitRussia, nonostante la distruzione sul posto infatti sarebbero stati rinvenuti almeno 500 manufatti preservati dalle condizioni meteo della regione rappresentate da temperature gelide. Tra gli oggetti rinvenuti ci sono munizioni, equipaggiamento militare e articoli personali di chi ci trascorreva del tempo, ma soprattutto molti oggetti meteorologici. La base infatti molto probabilmente è uno dei tanti avamposti nazisti creati nella regione artica per funzionare da stazione meteorologica. La maggior parte di questi manufatti ha ancora la svastica ben visibile e sono stati abbandonati durante l'evacuazione della zona da parte dei tedeschi".

    Fonte: www.fanpage.it/scoperta-antica-base...naia-di-oggetti

    http://it.blastingnews.com/cronaca/2016/11...-001229537.html

    www.ilsussidiario.net/News/Cronaca/...-bunker/729424/

    www.focus.it/cultura/storia/una-bas...nata-nellartico

    www.vanillamagazine.it/schatzgraber...-polare-artico/

    www.blitzquotidiano.it/blitztv/yout...russia-2572331/

    Edited by Ultron1986 - 5/11/2016, 07:19
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    Tiangong-1-700x432

    "Pechino abbiamo un problema". E anche piuttosto serio. La stazione spaziale cinese Tiangong-1, anche detta "Palazzo Celeste", in orbita dal 2011, è fuori controllo e precipietrà sulla Terra "in qualche momento della seconda metà del 2017", stando a quanto ha spiegato Wu Ping, a capo del dipartimento per i voli spaziali con equipaggio. "Secondo i nostri calcoli, la maggior parte della stazione brucerà durante l'ingresso nell'atmosfera terrestre" e "con ogni probabilità non causerà danni all'aviazione nè al suolo". L'Agenzia spaziale cinese, comunque, non ha mancato di rimarcare che la stazione, lanciata per sottolineare con forza l'ingresso del Dragone nel novero delle superpotenze spaziali, ha "completamente soddisfatto tutti gli obbiettivi della missione". L'annuncio ufficiale arriva dopo mesi di indiscrezioni e rumor, secondo i quali i ricercatori cinesi avrebbero perso già da tempo il controllo della stazione - 10 metri di lunghezza per otto tonnellate di peso: non proprio un sassolino - in seguito a una serie di guasti e avarie che ne hanno compromesso il funzionamento. Il fatto che l'agenzia spaziale non abbia indicato una data precisa per il rientro di Tiangong-1 sulla Terra conferma tali speculazioni: se fosse stato possibile controllare in qualche modo la stazione, probabilmente si sarebbe potuto tentare un rientro pilotato in una zona sicura. "Non si può manovrare la stazione", ha spiegato al Guardian Jonathan McDowell, astrofisico ad Havard, "Ed è difficilissimo fare previsioni: anche un paio di giorni prima del rientro, non è possibile conoscere con precisione superiore alle sei-sette ore quando precipiterà. Il che vuol dire che non è possibile neanche sapere dove precipiterà. Anche un piccolo cambiamento delle condizioni atmosferiche potrebbe spostare il luogo del rientro da un continente all'altro". Per di più, secondo McDowell, alcune parti della stazione non bruceranno a contatto con l'atmosfera: "I motori, per esempio, sono molto densi e potrebbero non bruciare. Potrebbero esserci detriti dal peso di 100 chili". La Cina (che tra l'altro ha appena fatto decollare la sua seconda stazione orbitante, Tiangong-2, ed è già al lavoro sul lancio della terza) per ora, si limita a far sapere che "se necessario, pubblicheremo una previsione dettagliata del rientro della stazione e la divulgheremo a livello internazionale".

    Fonte: www.wired.it/scienza/spazio/2016/09...ng-1-precipita/

    transit_512b
    (Chinese space station transits the sun, scherzi della prospettiva, http://spaceweather.com/archive.php?view=1...th=05&year=2012)

    - www.corriere.it/scienze/16_settembr...9fe9f1372.shtml

    - www.focus.it/scienza/spazio/tiangong-1-fuori-controllo

    - http://scienze.fanpage.it/la-stazione-spaz...terra-nel-2017/

    - http://it.wikipedia.org/wiki/Tiangong_1

    Edited by Ultron1986 - 23/9/2016, 04:38
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    richat_landsat7

    "La struttura di Richat si trova in Mauritania, in pieno Sahara, a 21° 07' N e 11° 24' O. I geologi non hanno ancora elaborato una chiara ipotesi sulle possibili origini di questo cratere, che misura 40 km ca di diametro. La conformazione ad anelli concentrici regolari esclude che il cratere derivi dall'impatto di una meteorite, ma non depone neanche a favore di un'origine vulcanica. La composizione degli anelli esterni in quarzite e l'abbondanza di kimberlite (roccia diamantifera) nelle aree limitrofe fanno pensare a una risalita magmatica messa a nudo e forse modellata da processi di erosione. E' stata anche avanzata l'ipotesi che la struttura abbia fatto parte di una cavità carsica di origine idrotermica la cui volta, dopo il crollo, sarebbe stata successivamente spazzata via dall'azione del vento".

    Fonte: http://ulisse.sissa.it/controluce/scheda/2...Ucnl070322s001/

    "Se mai vi doveste trovare in orbirta, potreste notare un occhio gigantesco che vi sta osservando dalla Terra: l'Occhio del Sahara. Situato nei pressi di Ouadane, in Mauritania, e chiamato anche "Struttura Richat", è stato fotografato in questa immagine eccezionale dal satellite Landsat 7. Un punto di riferimento per i viaggiatori spaziali fin dai primi giorni, l'Occhio del Sahara è circa 40 chilometri di diametro e si presenta come un occhio di bue nel deserto altrimenti informe, che è difficile da perdere a livello visivo ! Gli anelli concentrici sono costituiti in maniera diversa da tipi di rocce di età diverse, con le rocce più resistenti all'erosione che formano le creste. Le modalità della sua nascita sono state fortemente contestate. In un primo momento ci sono stati suggerimenti riguardo al fatto che fosse il risultato di un impatto meteoritico, al quale corrisponderebbero questi anelli circolari, o ad un'eruzione vulcanica [...] Il punto di vista attuale è che l'Occhio del Sahara sia dovuto a una profonda erosione di una cupola geologica poi crollata, una struttura formata quando esisteva una parte tondeggiante della superficie terrestre, molto più elevata".

    Fonte: www.centrometeoitaliano.it/astronom...-09-2015-31746/


    (Video 1)

    http://mondodimisteri.altervista.org/la-st...io-dell-africa/
    www.focus.it/scienza/scienze/occhio...mane-un-mistero
    www.esa.int/ita/ESA_in_your_country...chio_del_Sahara
    http://apod.nasa.gov/apod/ap021028.html
    http://earthobservatory.nasa.gov/NaturalHa...iew.php?id=9262
    http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=4602
    http://en.wikipedia.org/wiki/Richat_Structure
    http://it.wikipedia.org/wiki/Struttura_di_Richat
    www.dailymotion.com/video/x20eak9_l...del-sahara_tech
    www.google.it/maps/place/Eye+of+the...11.402092?hl=it
    !

    "Aorounga è un cratere nel centro nord del Ciad nel deserto del Sahara. La struttura, molto erosa, sembra essere un cratere meteoritico formatosi tra la fine del Devoniano e l'inizio del Carbonifero, tra 370 e 345 milioni di anni fa. Recenti studi, con immagini dal satellite ottenute con tecnologia del radar ad apertura sintetica, hanno individuato altre due formazioni geologiche poste in sequenza, che fanno pensare ad un impatto multiplo. Queste immagini fanno supporre che la cometa o l'asteroide, che colpì la regione, nella sua fase terminale si divise in tre pezzi, provocando questa sequenza".

    Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Aorounga

    http://earthobservatory.nasa.gov/IOTD/view.php?id=39727
    www.esa.int/ita/ESA_in_your_country...i_Aorounga_Ciad
    http://neo.jpl.nasa.gov/images/chad.html
    http://en.wikipedia.org/wiki/Aorounga_crater
    www.google.it/maps/place/Aorounga+Crater/
    www.universetoday.com/19616/earths-...impact-craters/
    www.thelivingmoon.com/43ancients/02..._Images_08.html


    (Video 2)

    (Video 3)

    www.gigalresearch.com/uk/mystery-of...-mauritania.php

    "Una delle teorie riguardanti la struttura di Richat è che in realtà rappresenta la città perduta di Atlantide, descritta da Platone nelle sue opere. Platone descrisse l'isola misteriosa come un pezzo di terra circolare, diviso in cerchi di acqua e terra. Secondo Platone c'erano 3 cerchi d'acqua e 2 cerchi di terra. Posizionò l'Atlantide come punto di riferimento di fronte alle Colonne d'Ercole [...] Tuttavia, a causa dei terremoti, l'isola si immerge nell'Oceano Atlantico mentre gli dei decidono di lasciare il posto. Platone fa anche riferimento a una montagna che protegge la città. Per coincidenza, un rapido studio dell'area che circonda il Giant Eye mostra una cresta montuosa a nord. A causa delle sue dimensioni, il Giant Eye è considerato un punto di riferimento e al giorno d'oggi il luogo è visto come un punto di riferimento su Google Earth. Ci sono state anche delle foto scattate dalla NASA dalle stazioni spaziali che cercavano di catturare la bellezza e il mistero del luogo".

    Fonte: www.documentarytube.com/articles/th...ewed-from-space

    www.academia.edu/18882172/Atlantide...e_of_the_Sahara
    http://awesci.com/eye-of-the-sahara-a-geological-mystery/
    www.acam.it/atlantide/
    www.cerchinelgrano.info/atlantide.htm
    http://atlantipedia.ie/samples/richat-structure-the-n/
    www.atlantis-schoppe.de/richter.pdf
    http://visitingatlantis.com/
    http://visitingatlantis.com/Movie.html


    Il tempo ha generato delle strane teorie intorno alla misteriosa struttura di Richat, così estesa da poter essere interamente visibile solo da grandi altezze.

    Edited by Ultron1986 - 17/1/2018, 01:48
  15. .
    link

    3 settembre 2014. "Nella foresta tropicale della penisola dello Yucatan, due grandi siti maya sono stati scoperti da una spedizione archeologica guidata da Ivan Sprajc, del Centro di Ricerca dell'Accademia Slovena delle Scienze e delle Arti. Anche se non molto lontani dalle moderne città di Xpujil e Zoh, nella parte sud-orientale dello Stato messicano di Campeche, i due siti si trovano nella Riserva della Biosfera di Calakmul, una zona spopolata e difficilmente accessibile. Come riporta l'articolo di Discovery News, uno dei due siti, denominato Lagunita, era stato individuato nel 1970 dall'archeologo americano Eric Von Euw, il quale documentò numerosi monumenti in pietra e una straordinaria entrata a forma di un mostro con le fauci spalancate. Tuttavia, i risultati della sua ricerca non furono mai pubblicati. Nonostante i vari tentativi di scavo, Lagunita è rimasta nascosta fino a poche settimane fa, quando è tornata alla ribalta delle cronache archeologiche grazie all'interesse del dottor Sprajc. "Abbiamo individuato il sito con l'ausilio di fotografie aeree", spiega Sprajc, "ma siamo riusciti ad identificarla con Lagunita solo dopo che abbiamo visto i monumenti e li abbiamo confrontati con i disegni di Von Euw". L'altro sito, invece, non era mai stato segnalato in precedenza. Gli archeologi l'hanno battezzato con il nome di Tamchén (che significa "pozzo profondo" in maya yacateco), alludendo alla presenza di più di 30 camere sotterranee a forma di bottiglia, in gran parte destinate alla raccolta dell'acqua piovana. Lagunita e Tamchén sono situate nella parte meridionale di un vasto territorio archeologicamente inesplorato. Fatta eccezione per Chactùn, la grande città scoperta da Sprajc nel 2013, nessun altro sito è finora stato localizzato in questa zona, la quale si estende per quasi 3 mila km2. Oltre a un campo da pallone e un tempio piramidale alto quasi 20 metri, l'area centrale di Lagunita presenta una serie di imponenti edifici disposti intorno a quattro grandi piazze. La caratteristica più spettacolare è una porta riccamente decorata con le sembianze della bocca di un mostro con le fauci spalancate. "A giudicare dai volumi architettonici e dalle iscrizioni, Lagunita deve essere stata sede di un potente sistema politico, anche se la natura del suo rapporto con Chactùn, situata a circa 10 km, rimane poco chiara", spiega Sprajc. Imponente allo stesso modo è il sito di Tamchén, situato a circa 6 km a nord-est di Lagunita. Esso presenta diverse piazze circondate da edifici voluminosi, tra cui un tempio piramidale conservato piuttosto bene, una stele e un altare. Sebbene Tamchén sembra essere stata in gran parte contemporanea di Lagunita, alcune sue parti fanno pensare che l'insediamento originario risalga al periodo Tardo Preclassico (300 a.C. - 250 d.C.). Sia Tamchén che Lagunita sembrano essere state abbandonate intorno all'anno 1000, condividendo la sorte di altre città maya della pianura".

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    Dalle giungle centroamericane riemergono gli splendori della civiltà maya.
143 replies since 29/7/2015
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