L’incredibile lago rosso: non è magia

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. maia
     
    .

    User deleted


    Condividi

    L’incredibile lago rosso: non è magia
    Il suo nome ufficiale è Tovel, ma è molto più noto come “lago rosso”. Uno spettacolo naturale che dura da secoli
    FRANCESCO SALVATORE CAGNAZZO

    jpg

    Situato nel settore settentrionale del Gruppo Brenta, il lago di Tovel (m. 1178) è uno dei gioielli naturalistici del Parco Naturale Adamello – Brenta ed è il più grande dei laghi naturali del Trentino. Era famoso per un particolare fenomeno di arrossamento delle acque che si ripeteva ogni estate. Oggi questo spettacolo non accade più, ma la leggenda del lago rosso non smette di affascinare. La magia della natura.

    IL LUOGO Il lago, appartenente al bacino idrografico del Noce, uno dei maggiori affluenti del fiume Adige, ha una forma pressappoco triangolare, con una superficie di 360mila metri quadrati, una lunghezza di circa un chilometro, una larghezza di 500 metri ed una profondità massima di 39 metri. Tale bacino lacustre dalle acque limpidissime è depositario di un fenomeno naturale che fino al 1964 ha affascinato studiosi e visitatori di mezzo mondo: l’arrossamento delle acque. Secondo un’antica leggenda, proprio qui viveva la principessa Tresenga, figlia dell'ultimo re di Ragoli, piena di pretendenti che, però, non la soddisfa vano. Uno di loro, Lavinto re di Tuenno, non si rassegnò, e mandò contro di lei un esercito per farle cambiare idea. La risposta all’attacco, con lei in testa alla sua gente, si verificà sulle rive del lago e vide Ragoli soccombere sotto la potenza di Tuenno. La bella principessa morì, proprio per mano di Lavinto. Il sangue scorse a fiumi, sino a colorare tutte le acque del lago. E, ancora oggi, il lago torna a quel colore, per rendere omaggio al fantasma della principessa che, di notte, ogni tanto, siede sulle rive del lago a piangere per il suo popolo.
    NATURA Il lago è incorniciato da una rigogliosa foresta di abeti, rossi e bianchi, e di larici, assieme ad un sottobosco di muschi, licheni, felci, mirtilli, mugo e ginepro. Sotto lo sguardo austero delle imponenti cime delle Dolomiti di Brenta. L’origine del lago di Tovel è dovuta ad uno sbarramento da frana discesa dal Monte Corno nel 1300. Il lago ha due immissari: il rio S. Maria di Flavona, con numerose sorgenti ache confluiscono nel lago, e il Rislà, che crea una piccola cascata nelle vicinanze del lago. Il lago di Tovel è caratterizzato dalle sue tonalità di colore blu e verde, ma la sua fama internazionale è dovuta proprio al colore rosso. Si tratta di un fenomeno di arrossamento naturale causato dalla fioritura di un’alga unicellulare, il Glenodinium sanguineum. O, almeno, era quello che si credeva fino al 1964, da quando il fenomeno non si è più verificato così prepotentemente. Questo ha fatto avvalorare un’altra ipotesi: forse il color sangue era dovuto dal carico organico (azoto e fosforo) proveniente dalle modalità di monticazione delle mandrie di bovini che pascolavano nei pressi del lago.

    IL CONSIGLIO Fortunatamente il luogo è protetto dal turismo selvaggio, rendendo la zona praticabile solo attraverso escursioni, guidate o meno. L’incasso del parcheggio situato presso il lago è finalizzato al mantenimento del lago e del Parco Naturale Adamello-Brenta. Sulle rive del lago di Tovel si trova una delle Case del Parco Naturale Adamello Brenta, allestita in collaborazione con il museo Tridentino di Scienze Naturali. Il centro è dedicato all’orso bruno, animale simbolo del parco. Nel centro si possono trovare fotografie, testi didattici e illustrativi, filmati, ambienti sonori, profumi, ricostruzioni realistiche, animali naturalizzati, attività interattive, libri. Un consiglio che non fa mai male ricordare: attenzione alla spazzatura.

    DINTORNI Una volta giunti sin qui, non potrete non dedicare una giornata alla scoperta di una delle grandi meraviglie naturali italiane. Il Parco Naturale Adamello Brenta, nato nel 1967, è un’area protetta conosciuta in tutto l’Arco alpino per l’inestimabile valore e l’importanza paesaggistica del territorio compreso all’interno dei suoi confini. Primo Parco certificato Iso 14001 in Europa, 620 la sua superficie in kmq, sono presenti 5 specie di anfibi, 10 orsi, 11 specie di rettili, 15 di pesci, 18 coppie di aquile reali, 51 specie di mammiferi, 1300 i cervi, 3600 i caprioli e 7300 i camosci. E per quanto riguarda la flora, lungo i 700 i km di sentieri segnalati Papavelo giallo, si incontrano 1386 specie floristiche e 25 milioni di alberi superiori ai due metri. Senza tralasciare, ovviamente, i 48 laghi ed i 3558m slm, della Cima Presanella, la montagna più alta del Trentino.
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    156

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (maia @ 22/5/2014, 22:33) 
    Il lago di Tovel è caratterizzato dalle sue tonalità di colore blu e verde, ma la sua fama internazionale è dovuta proprio al colore rosso. Si tratta di un fenomeno di arrossamento naturale causato dalla fioritura di un’alga unicellulare, il Glenodinium sanguineum. O, almeno, era quello che si credeva fino al 1964, da quando il fenomeno non si è più verificato così prepotentemente.

    Mi duole assai.
    Era un affascinante panorama.

    "La storia del lago di Tovel si può riassumere in tre specifiche fasi storiche, separate da una lunga evoluzione:

    ° Circa 15 000 anni or sono, dopo la fine dell'ultima glaciazione, un'ingente massa di ghiaccio produsse la grande conca dove si formò l'originario lago di Tovel, molto più piccolo di quello odierno, avente una forma semicircolare e con una profondità che non superava i 20 metri.
    ° Verso il 1597 d.C., il livello del lago raggiunse improvvisamente la quota di 1180 metri s.l.m., ovvero circa 3 metri più elevato del livello attuale. La prova maestra risale alla diffusione delle vermicolazioni o lapies lacustri presenti nei blocchi calcarei sulle sponde settentrionali e occidentali del lago. La causa di questo improvviso aumento dell'altezza del lago potrebbe essere dovuto al distacco di detriti dalle pareti a est del lago, con il conseguente sbarramento del vecchio emissario.
    ° Successivamente, un'ulteriore erosione dello sbarramento lacustre ad opera dell'emissario ha portato il livello del lago a attestarsi alla quota odierna di 1177 m s.l.m.

    Il lago di Tovel è noto per il caratteristico arrossamento che avveniva nelle sue acque, in seguito alla fioritura di un'alga conosciuta col nome di Tovellia sanguinea. Il fenomeno dell'arrossamento si verificava in estate durante i mesi più caldi. L'ultimo forte arrossamento del Lago di Tovel si verificò nell'estate del 1964, ma qualche cenno del fenomeno si ripresentò negli anni seguenti, 1965 e 1967, poi ancora nel 1977 e 1978 e infine ci furono alcuni lievi segnali di arrossamento nel 1982 e 1983. In precedenza, per diversi anni l'alga ritenuta responsabile del cambiamento era stata la Glenodinium sanguineum, in seguito agli studi che il professor Edgardo Baldi, illustre idrobiologo italiano, condusse alla fine degli anni trenta.

    I recenti studi condotti a partire dal 2001 nell'ambito del progetto SALTO, Studio sul mancato arrossamento del Lago di Tovel, hanno stabilito che la sparizione del fenomeno dell'arrossamento sia dovuta alla mancanza del carico organico (azoto e fosforo) proveniente dalle modalità di monticazione (transumanza) delle mandrie di bovini che pascolavano nei pressi del lago. Queste sostanze, confluendo nel lago, contribuivano in maniera determinante alla fioritura della Tovellia sanguinea. Dagli anni sessanta il cambiamento della gestione degli animali in malga e la quasi totale scomparsa delle greggi che soggiornavano nei pascoli alti, spiegano la diminuzione dell'apporto di questo carico organico e quindi la cessazione del fenomeno di fioritura dell'alga. La tovellia è stata recentemente identificata in almeno un altro lago alpino, il Seealpsee in Svizzera.

    Gli scrittori locali che hanno descritto il lago all'inizio dell'Ottocento, Jacopo Antonio Maffei nel 1805 e Gioseffo Pinamonti nel 1829, non fanno cenno al colore inusuale dell'acqua del lago, citando invece entrambi l'eccezionale qualità dei salmerini che vi si pescavano, e descrivendone altre leggende e curiosità, fra cui quella che talvolta d'inverno il lago ghiacciava tanto in profondità da poterci passare sopra coi carri.

    Sono invece dell'esploratore inglese Douglas William Freshfield le prime notizie delle acque rosse del lago, risalenti al viaggio che fece al lago di Tovel nel 1864. Nel libro Italian Alps pubblicato nel 1875, egli racconta i suoi viaggi e le sue imprese alpinistiche, descrivendo anche la val Tresenica (valle di Tovel).

    Un altro rappresentante tipico del fitoplancton presente nel lago di Tovel è la Flagilaria tenera, un'alga di tipo unicellulare libera, appartenente al gruppo delle diatomee. Sempre nel lago si trova anche l'alga bentonica macroscopica Chara aspera e la Ranunculus trichonhyllus".

    Fonte: link

    link, link

    Edited by Ultron1986 - 10/10/2020, 16:37
     
    .
1 replies since 22/5/2014, 21:33   183 views
  Share  
.