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La leggenda, ribadita dai teorici della cospirazione ufologica in innumerevoli documentari e dibattiti, ruota attorno all’accusa che un oggetto insolito sia caduto dal cielo, e la U.S. Air Force emanò un comunicato stampa dove affermava che un disco volante era precipitato. Quella storia fu rapidamente ritrattata, sostituita con la storia dei “palloni sonda”, che tutti conosciamo. Da questo cambio di marcia, nacque l’“UFO crash di Roswell”, quella che sarebbe poi diventata una delle più grandi leggende metropolitane della storia americana.
Il mistero però si infittisce. In un’intervista esclusiva, il colonnello Richard French, tenente dell’Air Force in pensione e che ha volato in centinaia di missioni di combattimento in Corea e Sud-Est asiatico e che ha lavorato per l’intelligence militare, ha detto alla testata “The Huffington Post” che in realtà gli UFO precipitati intorno Roswell furono due. Questa rivelazione è particolarmente notevole, considerando che French era conosciuto in passato per l’abilità nello sfatare storie di UFO.
“In realtà gli incidenti a Roswell furono due e la maggior parte delle persone non sanno tutto ciò”, ha detto French all’HuffPost. “Il primo UFO fu abbattuto da un aereo sperimentale degli Stati Uniti che volava fuori di White Sands, New Mexico, colpito da quella che era una nuova arma ad impulsi elettromagnetici, la quale ha disabilitato tutti i controlli del UFO rendendolo ingovernabile, ed è per questo che si è schiantato”
Un altro ufficiale in pensione, il colonnello dell’esercito John Alexander invece dubita sulla storia di French.
«Nessuna possibilità! Chance Zero!” Alexander, la cui qualifica top-secret gli ha dato l’accesso nel 1980 ai documenti ufficiali e x-files sugli UFO. Egli creò un gruppo di alto livello di funzionari governativi e scienziati i quali determinarono che, mentre gli UFO sono reali, non riuscivano a trovare la prova di un cover-up ufficiale. “Nel 1980, lo sviluppo di tutti i sistemi di armi ad impulsi di potenza erano ancora allo studio. Non avremmo potuto mai impiegare un’arma simile allora. Negli anni ‘60, possedevamo un sistema laser, ma l’impiego era estremamente limitato, e non abbiamo avuto armi laser operative in quel lasso di tempo “, ha detto Alexander, che sta lavorando per ottenere l’amnistia per il personale militare che desiderano parlare delle loro esperienze UFO. Fatta eccezione per il titolo di giornale che aveva dichiarato che l’esercito aveva catturato un disco volante appena fuori Roswell, l’Air Force ha chiuso i le polemiche, sostenendo che la vera identità dell’oggetto fu un pallone meteorologico, il cui progetto aveva il nome in codice “Mogul”.
Come sempre accade, testimoni oculari, tra cui alcuni militari, hanno iniziato a raccontare storie sulla loro partecipazione ad un presunto insabbiamento dell’incidente di Roswell e alcuni ricercatori hanno insistito che si trattava, in realtà, di una nave aliena che si era schiantata a Roswell.
French disse ciò che gli fu confidato circa lo “shootdown” UFO, da un altro ufficiale militare, una fonte confidenziale. Quest’altro ufficiale proveniva da White Sands Proving Grounds, una zona del deserto del New Mexico, dove i militari statunitensi hanno testato molti sistemi d’arma.
Questa sua fonte d’informazioni, ha detto French, era presente in un secondo incidente UFO vicino a Roswell pochi giorni dopo il primo, poche miglia del luogo in cui si verificò il primo incidente, dove insieme ad altri militari erano lì in quel momento per cercare di recuperare i resti dell’UFO e gli eventuali sopravvissuti del primo incidente. French non ha offerto ulteriori dettagli sul secondo incidente UFO, ma ha preso considerazione un’altra cosa: “Avevo visto fotografie di parti dell’UFO che aveva iscrizioni su di esso che sembravano fossero scritte in lingua araba.“
Questo è un interessante collegamento alla recente storia di un ex agente della C.I.A., Chase Brandon, che ha dichiarato all’ HuffPost, di aver guardato dentro uno scatolone con la scritta “Roswell” impressa su di esso, presso la sede della C.I.A. nel 1990 e dall’analisi sommaria del contenuto ha detto che l’oggetto che si è schiantato a Roswell, “Non era chiaramente proveniente da questo pianeta.”
E ora French, che ha servito per più di 27 anni nelle forze armate, tra cui come investigatore e debunker per il famoso studio dell’Air Force sugli UFO, conosciuto come “Project Blue Book”, che ha avuto inizio nel 1947: “Sono stato uno degli autori del Progetto Blue Book, e ho iniziato con l’Ufficio Air Force di stanza a Spokane, Washington, per le indagini speciali. Uno dei compiti che ho avuto nel 1952 è stato quello di sfatare storie di UFO. In altre parole, se qualcuno avesse avuto un avvistamento UFO, io e un altro agente avevamo il compito di trovare una qualsiasi spiegazione logica. La maggior parte dei rapporti sono stati forniti sia di civili che dai militari. Facevamo le nostre analisi e cercavamo di smentire il tutto dicendo che era “nebbia nella palude” o che la cosa che avevano visto era appesa su fili. E’andata così attraverso tutti i canali fino al livello presidenziale”.
Ma perché a French gli era stato affidato l’incarico di sfatare gli avvistamenti UFO?
“Non hanno mai dato una spiegazione, ma io ho una opinione: se hanno accettato il fatto che ci sono creature che vengono sulla Terra da altri universi o chissà da dove, ciò in primo luogo distruggerebbe le religioni, e l’impotenza dei nostri militari surclassati dalla loro tecnologia, avrebbe distrutto la loro reputazione.“
Antonio Huneeus, direttore di Open Minds Magazine e 30 anni di esperienza UFO come reporter investigativo, di recente ha trascorso del tempo con French e sta cercando di scoprire di più su fatti le informazioni dell’ex ufficiale e sull’intelligence militare che vorrebbe farci credere.
“Abbiamo fatto una ricerca e trovato il suo nome su una pagina ufficiale dell’Air Force che ha confermato che fu un pilota di combattimento, ma l’informazione non accennava minimamente sugli UFO. Ciò che egli afferma, è a causa della sua età e la sua memoria non è perfetta come una volta. Potrebbe essere che egli abbia mescolato ciò che ha vissuto realmente nella sua vita con quanto abbia potuto sentito su storie su UFO o parlato con la gente. Quindi, sto cercando di separare esattamente ciò che ha vissuto e visto direttamente da quello che ha sentito o letto.”
Sessanta anni dopo che French ha iniziato a studiare gli UFO per Project Blue Book, Huneeus ancora crede che ci sia un ferreo cover-up su Roswell e tutta la questione UFO.
“Sta succedendo anche oggi. Non c’è alcun dubbio al riguardo. Ho ascoltato le loro smentite e affermazioni contrapposte molte volte e, a quel tempo, ero in diretta opposizione alla loro posizione. Nella mia mente, non c’era alcun dubbio che gli UFO erano reali “
Link The Huffington Post
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Edited by The Old Man - 5/6/2016, 18:35
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