Scoperta una Sonehenge Brasiliana

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    "Il sito, già conosciuto dalla comunità scientifica fin dai primi anni del 1950, è composto da almeno 127 rocce disposte in forma circolare, in cima ad una collina. Si presume che sia stato costruito come un antico osservatorio astronomico dagli antichi popoli indiani che abitavano la regione. Il cerchio megalitico ha 30 metri di diametro, con pietre di granito con un massimo di 4 m di lunghezza [...] Il cerchio di Calcoene è stato soprannominato la "Stonehenge di Amapà" [...] Gli scavi, effettuati dagli archeologi, sono in corso dal 2006. In base alle caratteristiche dei frammenti ceramici trovati nelle vicinanze del sito, gli archeologi stimano che la sua età sia compresa tra 500 e 2.000 anni [...]". Inoltre l' "allineamento di uno dei blocchi di pietra con il solstizio di dicembre [...] ha portato gli archeologi a credere che il sito fu un osservatorio astronomico [...]".

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    Il monumento di Calcoene

    di Yuri Leveratto

    "Nell'Europa occidentale hanno vissuto, intorno al 3000 a.C., alcuni popoli che svilupparono una cultura particolare detta megalitica. Le costruzioni principali di quell'epoca sono i cromlech, grosse pietre disposte in circolo, sia per motivi rituali che calendariali, i dolmen, delle urne funerarie costituite da due pietre verticali sovrastate da un lastrone orizzontale, e i menhir, pietre verticali conficcate nel suolo, che probabilmente avevano la funzione di rendere omaggio al sole. I più importanti siti archeologici di questa antica cultura si trovano a Stonehenge (il cui monumento fu però rimaneggiato, intorno agli anni '60 del secolo scorso), in Bretagna, in Irlanda, Corsica, Sardegna, Malta e Portogallo, dove si trova il misterioso cromlech di Almendres. Fino ad ora si pensava che i monumenti megalitici di questo tipo esistessero solo in Europa. Con il ritrovamento e l'attenta analisi, nel 2006, del cromlech di Calcoene (pronuncia:Calsueni), nel nord del Brasile, presso il litorale atlantico, si può affermare che la cultura megalitica giunse anche in America. E' una zona piovosissima, praticamente piove tutti i giorni. Durante la giornata numerosi acquazzoni si alternano a momenti ventosi e soleggiati. A circa venti chilometri dal paese si trova il cromlech, che è situato in un monticolo di circa 7 metri d'altezza. E' formato da una trentina di pietroni alti fino a 4 metri, disposti in circolo. Il diametro del cromlech è di circa 30 metri. Alcuni lastroni sono caduti o inclinati e questo può far supporre che il monumento sia molto antico. All'interno del circolo vi sono 2 pietroni molto particolari, uno di questi riporta un foro poco sopra la metà della sua altezza, mentre l'altro è disposto diagonalmente. Secondo il ricercatore brasiliano Josè Elias Avila la pietra bucata ha la funzione d'individuare l'esatto momento del solstizio d'inverno, il 22 dicembre di ogni anno. La luce del sole, all'alba del 22 dicembre, entra nel foro della prima pietra e, colpendo la seconda, non causa ombre laterali. Nel sottosuolo del cromlech vi sono due fossi a forma di stivale, uno profondo 1,3 metri e l'altro profondo 1,9 metri. Entrambi hanno un diametro di circa 1,7 metri. All'interno dei fossi sono state trovate alcune ossa umane (non crani), e della ceramica, che è stata datata intorno al 1000 d.C. Ho intervistato l'archeologa Mariana Petry Cabral, che fa parte dell'equipe che ha studiato il sito archeologico. Secondo lei il monumento fu costruito all'incirca all'inizio dell'era cristiana. Come è giunta a tale conclusione? La ceramica ritrovata nei fossi e anche alcuni frammenti di terracotta ritrovati nelle fondamenta del monumento farebbero pensare che il monumento stesso sia stato costruito dagli artefici della ceramica, che è propriamente amazzonica, (stile denominato Aristè), ma differisce dalla ceramica marajoara dell'isola di Marajo. I costruttori del monumento megalitico sarebbero stati pertanto indigeni amerindi, discendenti dei popoli asiatici che giunsero in America dallo stretto di Bering e dalla Melanesia e Polinesia, circa 30 millenni or sono. Dall'analisi geografica del luogo, ma anche in seguito ad altre considerazioni di natura storica e culturale si può proporre una teoria alternativa sull'origine del cromlech di Calcoene. Innanzitutto bisogna evidenziare che il cromlech in questione è l'unico monumento megalitico circolare, di questo tipo, nell'intero continente americano. Se la tradizione megalitica fosse stata comune nei popoli amerindi si sarebbero già trovati altri cromlech sia nell'America settentrionale che meridionale. E' vero che gli indigeni sud-americani hanno un conoscimento basico sulle eclissi e il solstizio d'inverno, ma se la tradizione di costruire cromlech fosse stata tipica di un particolare popolo amerindio che viveva nella zona di Calcoene, perchè successivamente questa cultura si è perduta? A mio parere il cromlech di Calcoene, che è allo stesso tempo un monumento archeoastronomico e un mausoleo, è molto più antico. Bisogna considerare attentamente dove è situata la zona di Calcoene: con una latitudine nord di 2 gradi e 29' e una longitudine ovest di 50 gradi e 56' si trova praticamente affacciata sull'Oceano Atlantico, proprio nella zona di mare dove soffiano costanti gli alisei dalle isole Canarie. Secondo la mia interpretazione, è possibile che un piccolo gruppo di umani, di origine caucasoide, abbia attraversato l'oceano con imbarcazioni di fortuna. Questo limitato gruppo di caucasoidi (non più di una ventina) potrebbe essersi ritrovato isolato in seguito a devastanti alluvioni. Una volta salvatosi con una imbarcazione di fortuna, potrebbe essere stato spinto verso sud-ovest dagli alisei, giungendo presso le coste di Calcoene, con un viaggio non lunghissimo, di circa 30 giorni. Questo piccolo gruppo di navigatori continuò la tradizione megalitica che era propria delle sue terre ancestrali. La consistenza numerica di questi "megalitici" era però molto bassa e, non potendo dominare le altre culture aborigene già presenti sul territorio, ne furono assorbiti. Forse alcuni "megalitici" viaggiarono in lungo e in largo per il continente sud-americano e così fecero i loro geni; la prova di questa mia supposizione sono gli occhi verdi e la pelle chiara (tipici del gruppo umano caucasoide [*]), presenti in alcuni indigeni americani, come gli Yanomami. Alcuni di questi "megalitici" rappresentarono la loro storia e le loro tradizioni in alcuni pittogrammi del Sud America, spesso codici indecifrabili. Secondo questa tesi, è possibile che, nei secoli successivi, alcuni indigeni amerindi abbiano occupato la zona del cromlech, ritenendola sacra e praticando nelle vicinanze le loro tradizioni. Così si potrebbe spiegare l'origine della ceramica amazzonica ritrovata presso il cromlech e nei due fossi situati proprio al di sotto di esso".

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    [*] Un'altra teoria: secondo il discusso antropologo argentino Jacques de Mahieu (1915-1990), autore di Drakkars in Amazzonia, Il viaggio del dio Sole, L'agonia del dio Sole eccetera, i Vichinghi non solo raggiunsero l'America settentrionale, evento ormai sicuro, ma sbarcarono anche in Centroamerica e Amazzonia. link, link

    Edited by Ultron1986 - 12/6/2016, 04:05
     
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