Il segreto di Denderah

Parte I

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  1. NSAx9000
     
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    C' è una frase in particolare che dovrebbe fare riflettere. Nel suo libro "Sacred Science" De Lubicz definisce Albert Einstein il più grande adepto di magia nera del XX secolo. Il che suona quanto meno singolare. Eppure realmente il tentativo da parte della scienza di penetrare i segreti dell'atomo disintegrando con la violenza della fisica ciò che la Natura ha unito è un atto di magia nera, perchè esso è la distruzione di un equilibrio.
    Questo racchiude in realtà il vero senso della Scienza sacra degli antichi, che era prima di tutto una scienza della creazione, la cui unica legge è l'armonia. Questa scienza non è provata (il che sarebbe impossibile), ma è dimostrata dal tempio egizio. L'oggetto di questa Scienza precede la materia. E' energia non polarizzata. E' questa la "forza forte di tutte le forze, per mezzo della quale il mondo è stato creato", e la cui applicazione consente i "meravigliosi adattamenti" di cui ci parla il Kybalion, che racchiude in questo davvero l'arcanun arcanorum di ogni Scienza sacra.
    La scienza moderna è quindi impotente di fronte alla Scienza sacra. La prima cerca l'Energia nella distruzione dell'atomo e nell'annientamento dell'equilibrio. Ma per quanto si ostini, è assurdo cercare nel fenomeno la sua stessa causa, come se il fenomeno potesse essere causa di se stesso.
    Per questo, ragionando nei canoni della materia, la scienza moderna non è capace di comprendere le realizzazioni della Scienza degli antichi.
    Si sforza di cercare macchine e contrappesi, tecnologie che sono anch'esse meccaniche, poichè non conosce nient'altro che la materia. Esisteva invece una tecnologia magica totalmente incomprensibile alla scienza materiale.
    Il ricordo di questa Scienza non più capita resta tuttavia nelle favole degli antichi, che parlano di pietre che si sollevavano nell'aria senza peso, di luci misteriose e di semidei dai poteri sovrumani. Tutte cose che la Scienza materiale, incapace di spiegare, non può che chiamare "miracoli", e di cui pure si ostina a cercare l'origine nella materia.
    La ricerca della causa dei fenomeni nelle profondità dello spazio non è che l'estremo tentativo di una scienza materiale che di fronte alla sua totale impotenza di fronte alle realizzazioni della Scienza sacra, e non potendo negare ciò che le opere di quella Scienza, pur restandole incomprensibili, tuttavia dimostrano, giunge a negarne persino l'origine umana, come se gli antichi fossero altro che uomini.
     
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  2. viverride
     
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    Vedo che De Lubicz ti ha molto coinvolto! Sull'ultimo numero di Nexus si parla di una civiltà sconosciuta del passato, risalente al 10.000 avanti Cristo e che, secondo la storiografia ufficiale, dovrebbe rientrare nel Neolitico. La cosa strana è che le colonne fin qui portate alla luce (il sito si trova in Turchia) mostrano bassorilievi raffiguranti animali e i serpenti la fanno da padrone. Questo non dovrebbe meravigliarti. Anche lì ci sono monoliti del peso di svariate tonnellate, che sono stati trasportati da una cava distante almeno cinquecento metri. Sembra che il sito sia stato non una città ma un luogo sacro dove portavano i defunti affinché venissero scarnificati dagli avvoltoi e dagli altri spazzini (iene e sciacalli). Sembra anche che vi praticassero il cannibalismo, perché sono stati trovati scheletri di bambini presumibilmente fatti arrosto dentro calderoni di bronzo. Questo avveniva 3.000 anni prima della nascita della civiltà sumera ed egizia. Quindi si può dire che i nostri antenati erano tranquillamente antropofagi e, contemporaneamente, sapevano trasportare grossi massi di roccia, nonché lavorarli in modo artistico. A scuola, gli uomini primitivi ce li hanno raffigurati come cavernicoli vestiti di pelli, e che venivano per questo, chiamati anche trogloditi. Sembra che le cose siano andate in maniera un po' diversa.
     
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  3. NSAx9000
     
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    CITAZIONE (viverride @ 31/10/2009, 21:40)
    Vedo che De Lubicz ti ha molto coinvolto! Sull'ultimo numero di Nexus si parla di una civiltà sconosciuta del passato, risalente al 10.000 avanti Cristo e che, secondo la storiografia ufficiale, dovrebbe rientrare nel Neolitico. La cosa strana è che le colonne fin qui portate alla luce (il sito si trova in Turchia) mostrano bassorilievi raffiguranti animali e i serpenti la fanno da padrone. Questo non dovrebbe meravigliarti. Anche lì ci sono monoliti del peso di svariate tonnellate, che sono stati trasportati da una cava distante almeno cinquecento metri. Sembra che il sito sia stato non una città ma un luogo sacro dove portavano i defunti affinché venissero scarnificati dagli avvoltoi e dagli altri spazzini (iene e sciacalli). Sembra anche che vi praticassero il cannibalismo, perché sono stati trovati scheletri di bambini presumibilmente fatti arrosto dentro calderoni di bronzo. Questo avveniva 3.000 anni prima della nascita della civiltà sumera ed egizia. Quindi si può dire che i nostri antenati erano tranquillamente antropofagi e, contemporaneamente, sapevano trasportare grossi massi di roccia, nonché lavorarli in modo artistico. A scuola, gli uomini primitivi ce li hanno raffigurati come cavernicoli vestiti di pelli, e che venivano per questo, chiamati anche trogloditi. Sembra che le cose siano andate in maniera un po' diversa.

    Il pregiudizio che gli antichi fossero selvaggi ricoperti di pelli è evidentemente duro a morire, anche in ambienti accademici. Eppure la paleoantropologia dimostra in modo incontestabile che quegli uomini che ci ostiniamo a definire "primitivi", erano anatomicamente e fisiologicamente identici a noi. Ma basterebbe osservare la magnificenza delle pitture attribuite a questo "uomo delle caverne", e a quelle autentiche cappelle sistine della preistoria che sono le grotte di Lascaux e Altamira. La sala dei tori, nella grotta di Lascaux, custodisce la più antica rappresentazione mitizzata dello zodiaco.

    CITAZIONE
    In recent years new research has suggested that the Lascaux paintings may incorporate prehistoric star charts. Dr Michael Rappenglueck of the University of Munich argues that some of the non-figurative dot clusters and dots within some of the figurative images correlate with the constellations of Taurus, The Pleiades and the grouping known as the "Summer Triangle"[8]. Based on her own study of the astronomical significance of Bronze Age petroglyphs in the Vallée des Merveilles[9] and her extensive survey of other prehistoric cave painting sites in the region — most of which appear to have been specifically selected because the interiors are illuminated by the setting sun on the day of the winter solstice — French researcher Chantal Jègues-Wolkiewiez has further proposed that the gallery of figurative images in the Great Hall represents an extensive star map and that key points on major figures in the group correspond to stars in the main constellations as they appeared in the Paleolithic.

    http://en.wikipedia.org/wiki/Lascaux

    Lascaux ha 16,000 anni. Eppure, anche di fronte a simili manifestazioni di un pensiero evoluto e di una mitologia che era evidentemente già formata ed avviluppata nei suoi simboli, ci si ostina a vedere nell'uomo primitivo nient'altro che un selvaggio appena emerso da uno stato scimmiesco.
    L'uomo primitivo non dovrebbe essere considerato l'inizio di una civiltà, ma piuttosto l'ultima fase di una civiltà morente.
    E del resto le vestigia colossali di questa civiltà sono sotto gli occhi di tutti, dalle piramidi alle enigmatiche rovine megalitiche che costellano il globo.



     
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  4. viverride
     
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    Quando dici che “l’uomo primitivo dovrebbe essere considerato l’ultima fase di una civiltà morente”, mi fai pensare che se ci fosse stata qualche guerra nucleare, diciamo 16.000 anni fa, i sopravvissuti si sarebbero rifugiati nelle grotte e, per passare il tempo, non avendo pennelli e colori, avrebbero dipinto gli affreschi di Lascaux e Altamira, con i materiali vegetali che trovavano nelle immediate vicinanze delle grotte. Se le esplosioni si sono per ipotesi verificate in Medio Oriente, zona che a quanto dice Sitchin era “problematica” già a quell’epoca, (anche se lui per l’esattezza si riferisce ai sumeri venuti molto dopo), gli Homo sapiens che vivevano in Spagna e Francia erano abbastanza lontani dall’epicentro del conflitto da non subire effetti radioattivi troppo pericolosi.
    Ma c’è un’altra cosa che voglio segnalare. Nella stessa rivista Nexus di cui ho parlato sopra, c’è un articolo intitolato “La fisica dei gravitoni”, in cui si espongono i risultati delle ricerche dell’ingegnere australiano Ted Roach, che nel 1997 ha pubblicato “La fisica dei dischi volanti”. Voglio riportare la frase conclusiva dell’articolo. “Le applicazioni commerciali inerenti all’impiego di lenti di gravitoni hanno un potenziale illimitato nella prospettiva di rivoluzionare i metodi di trasporto, comunicazione, SOLLEVAMENTO DI CARICHI PESANTI, sistemi a energia pulita, sostituzione dei combustibili fossili, tecnologie mediche e altro ancora”. Se è come dice lui, diventa chiaro perché alle sue ricerche non è stata fatta molta pubblicità: darebbero fastidio ai petrolieri e ad altri gruppi che con l’attuale modello di sviluppo ci campano. Inoltre, ed è ciò che mi preme evidenziare, se la civiltà scoperta in Turchia (a proposito, l’autore dell’articolo da me precedentemente menzionato è Philip Coppens e il sito turco si chiama Gobekli Tepe) e le altre civiltà che nel passato spostavano enormi blocchi di pietra, fossero state a conoscenza della fisica dei gravitoni, avremmo una spiegazione su come le piramidi, i blocchi di Baalbeck e tutti gli altri monoliti siano stati trasportati e posizionati.

     
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  5. NSAx9000
     
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    Le tradizioni antiche sono disseminate di riferimenti ad una tecnologia che non puo' che essere incomprensibile se non nei termini di una autentica scienza magica.
    Dietro le favole degli antichi che parlano di pietre che si sollevano nell'aria al suono di una tromba o della caduta delle mura di Gerico, favole che si trovano sempre stranamente simili nei più' remoti angoli del mondo, dall'Egitto all'America del Sud, si nasconde in realta' il vestigio di una scienza arcaica ormai perduta. E sarebbe inutile ricorrere a spiegazioni fantasiose sui reconditi poteri del suono, poiche' nessun fenomeno fisico o acustico puo' spiegare l'effetto della vibrazione sulla materia.
    Non esiste levitazione sonica, come non esiste suono capace di sollevare pietre di cento tonnellate e più. Le stesse leggi della fisica lo impongono, poiche' se ad una forza si accompagna una reazione eguale e contraria, allora nessun processo meccanico o fisico puo' spiegare il fenomeno per cui una nota ben precisa fa librare la pietra nell'aria, disintegra la materia o fa muovere oggetti che nessuna forza umana potrebbe mai smuovere. Eppure non ci troviamo di fronte ad una tecnologia qualunque, ma ad una vera e propria tecnologia magica, in quanto fondata sui medesimi principi di ogni scienza sacra, e in particolare su quel principio supremo che gli antichi, in modo altrimenti incomprensibile, chiamarono con il nome di armonia delle sfere. E davvero il suono, essendo quanto di più' vicino a quella vibrazione originaria che e' la causa di tutte le cose, e' la manifestazione più' alta di questa armonia. Ne' fu certo per mero vezzo scenico o senso di teatralita' che gli antichi attribuirono sempre tanta cura all'acustica dei loro edifici.
    Egualmente sbagliato e' l'approccio di quella scienza che guarda al dito e dimentica la luna. Inutile e' cercare di spiegare come una tromba possa far si che la materia si sollevi senza peso. Nessuna reazione diretta di causa ed effetto puo' infatti esistere tra i due fenomeni. Solo una relazione indiretta e' possibile, una relazione che chiami in causa l'evocazione tramite il suono, cioe' mediante un'armonica della vibrazione originaria, di un ben determinato principio di quella stessa armonia delle sfere, ovvero di un Neter.
    Questa e' l'arte e il meccanismo di ogni trasmutazione, la cui natura, dimostrata dalla scienza sacra, e' tuttavia destinata a rimanere sempre incomprensibile a ogni scienza fisica.
     
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  6. viverride
     
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    Già il concetto di “scienza sacra” mi riesce difficile da capire, a causa della separazione tra scienza e religione cominciata, se non sbaglio, con l’Illuminismo e proseguita con il Positivismo. Ma il concetto di “tecnologia magica” mi è ancora di più ostico. La scienza può diventare sacra, nel momento in cui compie prodigi, come in effetti fa, ma solo per popoli ingenui e primitivi. Noi che siamo smaliziati, che non ci lasciamo prendere per i fondelli e magari crediamo arrogantemente di sapere tutto, non possiamo che tenere ben separate la tecnologia da una parte e la magia dall’altra. Mi sembrano due cose inconciliabili. Ma, evidentemente, come dici tu, per gli antichi non era così. E quel che è incredibile, le cose funzionavano! In qualche modo spostavano blocchi di pietra di svariate tonnellate. Parlare di tecnologia magica non è sufficiente, secondo me. La magia non spiega nulla perché è come tirare in ballo Dio che fa cadere le mura di Gerico. Di entrambe le cose, Dio e magia, non so nulla; non ci capisco nulla. Può essere che io sia un uomo primitivo, un buzzurro patentato, ma non voglio essere scettico a tutti i costi. Semplicemente confesso la mia ignoranza. Come facevano a spostare quei blocchi giganteschi? Con il suono no, con le vibrazioni neanche. Dici, in fin dei conti, con la magia. Eh, ma siamo al punto di partenza; diventa un circolo vizioso! L’armonia delle sfere: è una bella immagine, ma a me, profano come sono, non dice nulla. Bisognerà proprio che mi procuri il libro di De Lubicz….

     
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  7. NSAx9000
     
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    CITAZIONE (viverride @ 9/11/2009, 18:17)
    Già il concetto di “scienza sacra” mi riesce difficile da capire, a causa della separazione tra scienza e religione cominciata, se non sbaglio, con l’Illuminismo e proseguita con il Positivismo. Ma il concetto di “tecnologia magica” mi è ancora di più ostico. La scienza può diventare sacra, nel momento in cui compie prodigi, come in effetti fa, ma solo per popoli ingenui e primitivi. Noi che siamo smaliziati, che non ci lasciamo prendere per i fondelli e magari crediamo arrogantemente di sapere tutto, non possiamo che tenere ben separate la tecnologia da una parte e la magia dall’altra. Mi sembrano due cose inconciliabili. Ma, evidentemente, come dici tu, per gli antichi non era così. E quel che è incredibile, le cose funzionavano! In qualche modo spostavano blocchi di pietra di svariate tonnellate. Parlare di tecnologia magica non è sufficiente, secondo me. La magia non spiega nulla perché è come tirare in ballo Dio che fa cadere le mura di Gerico. Di entrambe le cose, Dio e magia, non so nulla; non ci capisco nulla. Può essere che io sia un uomo primitivo, un buzzurro patentato, ma non voglio essere scettico a tutti i costi. Semplicemente confesso la mia ignoranza. Come facevano a spostare quei blocchi giganteschi? Con il suono no, con le vibrazioni neanche. Dici, in fin dei conti, con la magia. Eh, ma siamo al punto di partenza; diventa un circolo vizioso! L’armonia delle sfere: è una bella immagine, ma a me, profano come sono, non dice nulla. Bisognerà proprio che mi procuri il libro di De Lubicz….

    L'autentica scienza Sacra non ha nulla a che fare con la religione. Si potrebbe anzi dubitare dell'esistenza di qualcosa come una religione nell'Egitto dinastico. La religione nasce solo successivamente, e coincide sempre con lo stadio terminale e decadente di una scienza sacra che fu un tempo viva e vitale. La religione è davvero superstizione, nel senso latino di una superstitio, cioè qualcosa che rimane, che sopravvive, seppure ridotto ormai a sola forma senza contenuto.
    La scienza Sacra postula l'esistenza di un principio immateriale all'origine della materia. Questo principio, inconoscibile e indefinibile, è pura energia non polarizzata. Nel mistero di Eliopoli, è Nun, l'abisso, che misteriosamente e inesplicabilmente si addensa per effetto del fuoco primordiale, lucifieriano, che è Tum, a formare Nefer-Tum, cioè Atum, il disco solare che sorge dalle acque all'inizio del mondo.
    Gli antichi definirono con il nome di Scienza sacra la conoscenza della causa immateriale delle cose. Come nella teoria del campo unificato, questo stato energetico non polarizzato precede il tempo e lo spazio, e non è soggetto ad alcuna legge fisica in quanto esso è la causa immanente nel fenomeno che è la materia.
    Per questa ragione, così come il primo atto creativo dello sdoppiamento per polarizzazione dell'Uno originario precede il tempo e lo spazio, il fenomeno magico è per definizione tridimensionale, in quanto richiede di assumere una causa che è necessariamente estranea alla materia. Questo è un muro invalicabile per ogni scienza empirica, così come sempre incomprensibile alla mente razionale rimarrà il mistero della creazione, lo stesso Mistero che è tuttavia dimostrato sulle pareti e nell'architettura dei templi.

    Nel produrre le sue trasmutazioni, la Scienza sacra si avvale necessariamente di una tecnologia che non può che definirsi una tecnologia magica. Il suo scopo non è infatti quello di agire su quelle leggi fisiche che governano la materia densa, bensì su determinati e specifici Neter, cioè principi dell'Ordine cosmico e modulazioni della vibrazione originaria. La trasmutazione non è che il fenomeno visibile e percepibile ai sensi dell'azione di un principio immateriale sulla materia, il quale principio può solo essere evocato. La tecnologia magica concerne in ultima istanza l'attivazione di principi o forze cosmiche. Di fronte alla complessità di questa scienza magica, tutta la nostra scienza non è che un tentativo puerile, un gioco di bambini.

     
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  8. viverride
     
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    Caro NSAx9000, mi sento in soggezione di fronte alla tua competenza e ti ringrazio per le tue spiegazioni. Ma credo che rimarrà sempre un mistero, per me, come facessero gli antichi a costruire monumenti megalitici. Sicuramente sono molti anni che stai studiando queste cose e per te è tutto chiaro. Ma quando usi termini come “energia non polarizzata”, “fuoco primordiale”, “campo unificato”, “sdoppiamento per polarizzazione” e “modulazioni della vibrazione originaria”, mi dispiace, ma non riesco a seguirti. Non ci capisco una benemerita mazza! Ho fatto le magistrali: ti prego, abbi pietà!
    Un saluto.
    Ciao
     
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  9. cocogordonmoore
     
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    CITAZIONE
    quando usi termini come “energia non polarizzata”, “fuoco primordiale”, “campo unificato”, “sdoppiamento per polarizzazione” e “modulazioni della vibrazione originaria”, mi dispiace, ma non riesco a seguirti. Non ci capisco una benemerita mazza! Ho fatto le magistrali: ti prego, abbi pietà!

    ciao viverride se ti può consolare non sei il solo, non ho fatto le magistrali :*sisi: ma sto ai tuoi stessi livelli... a parte che credo che nsa secondo me viene da un altro pianeta :*asd:
     
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  10. viverride
     
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    Sì, hai ragione. Mi colpisce la sua calma serafica e il modo lineare e pacato di spiegare le cose: è come quei professori che gli puoi tirare addosso aeroplanini di carta o gessetti e loro non si scompongono, ma continuano a spiegare la lezione. A un certo punto, così facendo, ti smontano e non puoi fare a meno di restare in silenzio ad ascoltarli. Anche se continui a non capire una benemerita mazza! Anche secondo me viene da un altro pianeta. O forse è la reincarnazione di qualche faraone....Bisognerebbe almeno avere la laurea in fisica, in chimica e in storia antica, per essere al suo livello!

    P.S.
    Ciao NSA!
     
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  11. NSAx9000
     
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    Ti consolerà sapere che non ho nessuna di quelle qualifiche, anche se confesso mi piacerebbe. :*asd:
    Visto comunque che il concetto di scienza sacra resta in qualche modo nebuloso, e che non è mia intenzione di essere criptico proverò a descriverlo più chiaramente, nei limiti di ciò che il linguaggio verbale consente.

    Invano la nostra scienza moderna e raziocinante, che davvero non e' la scienza della vita ma solo la scienza di cose morte, va alla ricerca dell'origine delle cose, di quella incomprensibile scintilla della creazione caduta nella materia, spezzettando l'atomo e scrutando le profondita' del cosmo. Assomiglia a quei medici dei tempi antichi, che sezionando il corpo dell'uomo andavano all'impossibile ricerca di un'anima. Questo stesso mistero, per secoli inutilmente cercato da una scienza raziocinante, che e' rivelato e dimostrato dal Tempio.
    E come puo' del resto la materia contenere cio' che e' causa di se stessa? Quando mai un fenomeno e' stato causa di se stesso? Di fronte al mistero due sole reazioni conosce questa sterile scienza di cose morte: negazione e rassegnazione.
    Ma non e' forse irrazionale e illogica quella scienza che, non potendo spiegare il mistero dell'esistenza, giunge al paradosso di negare cio' che tuttavia i sensi dimostrano. I sensi dimostrano l'esistenza di un universo, che e' il mondo della materia, la cui origine e' destinata a rimanere per sempre sconosciuta e incomprensibile alla scienza.
    Questo stesso universo dimostra che la sua legge e' numero. La matematica, prima di diventare quella sterile scienza di contabili e scribacchini, fu la più' alta di tutte le scienze, la scienza di Maat, l'ordine cosmico e principio dell'Armonia che e' legge suprema dell'universo. Qual'e' l'incomprensibile legge che fa si che un numero, phi, la sezione aurea, sia alla base delle proporzioni di un essere umano, della conchiglia di un mollusco e della struttura delle galassie? La stessa legge che fa si che un prisma triangolare scomponga la luce bianca in sette colori: unita' nella molteplicita' e molteplicita' nell'unita'; come sette sono le note di ogni scala sonora e i livelli energetici dell'atomo? Il numero e' la legge che rivela l'interconnessione di microcosmo e macrocosmo, riconducendo entrambi all'unita', all'identita' di microcosmo e macrocosmo.
    Questo e' anche il senso dell'antropocosmo umano: l'uomo che riconosce se stesso nell'universo, e cessa di esistere come essere separato dal Tutto. La realizzazione di questa identita', e i mirabili adattamenti che da essa derivano, e' il fine ultimo e l'essenza di ogni scienza Sacra.
     
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  12. cocogordonmoore
     
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    povero nsa lo stiamo spolpando!!!!!
     
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  13. artgoth
     
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    CITAZIONE (viverride @ 11/11/2009, 09:38)
    Sì, hai ragione. Mi colpisce la sua calma serafica e il modo lineare e pacato di spiegare le cose: è come quei professori che gli puoi tirare addosso aeroplanini di carta o gessetti e loro non si scompongono, ma continuano a spiegare la lezione. A un certo punto, così facendo, ti smontano e non puoi fare a meno di restare in silenzio ad ascoltarli. Anche se continui a non capire una benemerita mazza! Anche secondo me viene da un altro pianeta. O forse è la reincarnazione di qualche faraone....Bisognerebbe almeno avere la laurea in fisica, in chimica e in storia antica, per essere al suo livello!

    P.S.
    Ciao NSA!

    Non servono 3 lauree ... anzi è più difficile che una persona con tre lauree parli come lui
    Nsa ha uno strumento...il "tempio" che come è una vecchia espressione diceva "il tempio è come la miglior tavola imbandita, piena di ogni cosa ... le migliori e preziose posate...il miglior cibo....ma alla fine mangi solo ciò che riesci a mettere nel piatto..." vero Nsa?:)
    e lui ha questa capacità...attinge da un pozzo che non ha fine...il limite dipende dal limite della persona stessa che pesca....non serve venire da un altro pianeta basterebbe esser capaci di VITRIOL...:) sia con il fuori che con se stessi...e la conoscienza diventa illimitata .
     
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27 replies since 7/10/2009, 16:15   1885 views
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