Omaggio a Giobbe covatta

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  1. maia
     
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    1. In principio era il Verbo; il complemento oggetto venne molto dopo!

    ADAMO ED EVA. Riassunto della puntata precedente: In sei giorni il Signore aveva creato tutte le cose: il sole, la luna, quello scemo di Maradona, i puffi, la forfora, e tutti gli animali del creato, tranne Andreotti, che era gia' suo segretario da tempo immemorabile. E allora il Signore disse: <>.* Poi ci sputo' sopra, e nacque Adamo. E Adamo, asciugandosi il viso, disse:<>. Ma i suoi guai non erano finiti li', perche' il Signore, non ancora soddisfatto, gli face l'anestesia totale e creo' la donna. E Adamo disse: <>. Ma il Signore rispose: <>. E Adamo ancora disse:
    -----------
    * <> ha probabilmente il significato di <> -----------
    <>. Ma il Signore non volle sentire ragioni, e li mise entrambi in un posto cosi' bello che si chiamava come un cinema a luci rosse: Eden. E allora il Signore disse: <>. E Adamo rispose: <>. Ed ecco che Adamo si diede a dare i nomi agli animali. E diceva: <>. E il maiale diceva:<>. <> si lamentava lo scarrafone. In quella Eva si trovava vicino a un albero; a un tratto si giro' e vide un serpente. E disse: <>. <> rispose il serpente, che era permaloso. Ed ecco che prese a parlare ad Eva con voce suadente: <>. Ed Eva disse: << Ma noi siamo gia' intelligenti!>>. E il serpente guardo' Adamo e disse: <>. <> rispose Eva, e sputo' in faccia ad Adamo. <> disse Adamo. <>. Ed Eva gli offri' una mela, ma Adamo rispose: <>. Ma Eva minaccio' di portarlo in un ristorante cinese, e Adamo accetto' la mela. E mangiarono il frutto proibito. Ed ecco che arrivo' il Signore e disse: <>. Ed Eva suggeri' piano ad Adamo: <>. Ma Adamo scosse la testa: <>, e si copri' il viso per evitare che qualcuno gli sputasse in faccia. E il Signore disse: <>. E Adamo disse: <>. <> disse il Signore <>. <> disse Adamo, ma il Signore fece finta di non sentire e sventolando il cartellino rosso se ne ando' dicendo: <>, che in antica lingua divina vuol dire <>, ma nessuno lo capi'. E Adamo ed Eva abbandonarono il Paradiso terrestre, e affittarono una caverna: due stanze, servizi e cucina abitabile, contratto uso foresteria. E Adamo chiese a Eva:<>, ma subito aggiunse: <>. E dovettero procedere per tentativi: prima un dito in un occhio, poi un piede in bocca, poi un ginocchio nell'orecchio... Fin quando si conobbero in senso biblico. E Adamo disse: <>. <>. E quella notte Eva rimase incinta. E Adamo disse: <>. Ed Eva disse: <>. E fu cosi' che fu gettato il seme del primo uomo e anche quello della prima incomprensione. Ed Eva si gonfio' sul ventre. E Adamo disse: <>. Ma Eva disse: <>. E Adamo disse: <>. E nacque Caino, e Adamo lo guardo' e disse: <>. E Adamo volle conoscere di nuovo Eva. E il Signore vide e chiamo': <>. E Adamo, che stava conoscendo Eva proprio in quel momento, disse: <>. E il Signore disse: <>. <>. E per questa distrazione Eva rimase incinta per la seconda volta, e Adamo disse: <>. Ma Dio non creo' la farmacia, ed Eva non volle piu' conoscere Adamo. E quando Eva voleva conoscere, Adamo aveva mal di testa. E non si trovarono mai piu' d'accordo su questo argomento, e questa fu la vera maledizione per l'umanita'. Parola di Giobbe

    NOE'. Noe', colui che tanto ha fatto per il genere umano e pure per quello animale. Egli era il prediletto dal Signore: viveva nel deserto divorato dalla sete e dai pidocchi. In quel tempo la gente sulla Terra copulava dalla mattina alla sera, e il Signore disse: <>. Noe' invece era giusto, e non copulava mai, anche perche' puzzava come un caciocavallo e teneva l'alito verde, che usava anche per ammazzarsi i pidocchi addosso (e a volte pure i caimani). Faceva veramente schifo. Ed era cosi' povero che non poteva comprare l'amore mercenario nemmeno da una cammella. Ed era cosi' ignorante che non avrebbe riconosciuto una cammella da un cammello. Ed era cosi' iellato che una cammella non gli si sarebbe mai concessa. Egli era il prediletto. E di questo ringraziava ogni giorno il Signore dicendogli: <> che in antica lingua prebabilonica significava: <>. Una notte Noe' dormiva nel suo lettino e senti' una voce: <> <> <>. <> <>. E Noe' disse: <>. E Dio disse: <> <> <>. <> <> E Noe' disse: <> <>. E Noe' disse: <> <>. <> <> rispose il Signore. <>. <> rispose il signore <>. <> <> <> disse Noe', che in antica lingua prebabilonica significa: <>. E Noe' ando' a svegliare Sem, Cam e Iafet, i suoi figli (*) <>. <> chiesero i figli. <> rispose Noe'. E allora i tre figli ubbidienti si alzarono dal letto, e mentre due tenevano Noe' il terzo gli dava delle randellate sui denti. Egli era il prediletto, e si costrui' l'arca da solo. E arrivarono gli animali, comprese quarantotto galline, per fare il brodo durante la traversata. Arrivarono anche le patrocchie e le ciclopice, che a Noe' col rosmarino e la pancetta gli piacevano moltissimo. Tant'e' che se le mangio' durante la navigazione e nessuno le conobbe mai. E comincio' a piovere. Dapprima piovve poco, e fu il pediluvio. Poi comincio' a piovere che Dio la mandava e quello fu veramente il diluvio. Il Signore aveva detto: <>, ma poi si distrasse, si dimentico' di Noe', e dopo centocinquanta giorni pioveva ancora. Noe' era il prediletto, e disse: <>, che in antica lingua prebabilonica significa: <>.
    ------------------
    (*) Molti studiosi ritengono che Noe' avesse adottato i suoi figli, visto che non aveva mai copulato. Altri ritengono che essi fossero nati per partenogenesi, viste le affinita' di Noe' con l'ameba, ma la prima ipotesi sembra a tutt'oggi la piu' verosimile.

    Abramo disse: <> <> disse il Signore, e aggiunse: <>. <>. E il Signore disse: <>. <> <> disse il Signore nella sua infinita misericordia, <>. <> disse Abramo commosso <>.

    beh...qui' c'e' tutto
    http://www.drzap.it/O_Covatt.htm

     
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    Giobbe Covatta è un grandissimo comico, nonchè scrittore di parodie e testi esilaranti, ma non tutti sanno che Giobbe ha un cuore tenero. Da quando ha interpretato il film Muzungu ha scoperto che il continente africano, e soprattutto i suoi abitanti hanno davvero bisogno di una mano per sollevarsi dalla povertà e dall'arretratezza che li affligge.
    Per questo il Covatta è attivamente impegnato nell'AMREF, nella raccolta di fondi da destinare agli aiuti umanitari e sulla costruzione di attrezzature utili a far progredire questa povera gente.
    Altri titoli da lui interpretati: "Sono stato nero pure io" e "Bimbi neri, notti bianche" .

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    Edited by The Old Man - 25/2/2006, 11:43
     
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  3. maia
     
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    IL MAESTRO HA PARLATO DELLA SVIZZERA. SAPRESTI RIASSUMERE I PUNTI SALIENTI DELLA SUA SPIEGAZIONE?
    La Svizzera è un piccolo paese dell'Europa che si afacia sulla Svizzera, l'Italia, la Germania, la Svizzera e l'Austria. A molti laghi e molte montagnie, ma il mare non bagnia la Svizzera, e soprattutta Berna.
    La Svizzera vende le armi a tutto il mondo per falli scannare ma lei non fà neanche una guerra piccolissima.
    Con quei soldi costruisce le banche. Ma non le bance buone, le banche dei cattivi, specialmente i drogati.
    I delinguenti della Sicilia e della Cina mettono lì i soldi, i miliardi. La polizia và, dice di chi sono questi soldi, non lo so, non telo dico, sono cazzi miei, la banca è chiusa.
    Ma non era chiusa! Aperta, era!!
    La Svizzera, se a Napoli tieni il tumore, a Napoli muori, ma se vai a Svizzera muori più tardi, oppure vivi. Perchè le clinica sono bellissima, il tappeto, i fiori, le scale pulite, neanche un topo. Però si paga molto, se non fai il contrabbandiere non ci puoi andare. Va bene lungo così, il tema?


    E' L'ONOMASTICO DEL BABBO ED EGLI E' LONTANO. SCRIVIGLI CIO' CHE TI DETTA IL CUORE.
    Caro papà, oggi è il tuo onomastico, e io ti scrivo ciò che mi detta il cuore.
    Caro papà, tu eri disoccupato, perciò sei andato a Torino! perchè eri disoccupato! Tu a Torino non ci volevi andare, mi ricordo; dicevi che quella gente non ci poteva vedere, che il clima era una schifezza, la lingua una schifezza, il mangiare una schifezza, che tutti i torinesi erano una schifezza. Tu non ci volevi andare a Torino, mi ricordo, ma ci sei dovuto andare per forza. Poi ci hai scritto che non tutti erano una schifezza lassù, che 2 o 3 pure si salvavano! Meno male, papà, così ora stiamo più sereni.
    Oggi è il tuo onomastico, e io scrivo ciò che mi detta il cuore. Tu eri disoccupato, papà, perciò sei andato a Torino.
    Ti voglio raccontare qualcosa che è successo in questi giorni. Ieri stavo solo con nonna, quando hanno bussato alla porta. Erano i Testimoni di Genova. Io non li volevo far entrare, pensando che Genova sta vicino a Torino, ma nonna ha aperto lei la porta, e quelli sono entrati. Allora si sono seduti e hanno aperto una specie di valiggetta, tirando fuori un sacco di libricini. Nonna allora li voleva cacciare, ma quelli parlavano sempre essi, e ogni tanto alzavano li occhi al cielo come se stessero per morire. Nonna allora li voleva cacciare un'altra volta, ma quelli parlavano, parlavano, parlavano sempre essi! Finalmente si sono alzati e se ne sono andati, ma prima ci hanno dato dei giornaletti e nonna gli ha dato mille lire.
    Papà, se c'eri tu quelli la mille lire non l'avevano, perchè tu non la tenevi!
    Caro papà, oggi è il tuo onomastico e io ti scrivo ciò che mi detta il cuore. Io ti vorrei vicino a me, qui a casa non si capisce niente, mamma e Taniello si appiccicano (litigano) sempre e le galline se ne scappano sotto al tavolo. Io dico sempre: beato te che stai a Torino!

    « Quale parabola preferisci. Svolgimento. Io, la parabola che preferisco è la fine del mondo, perché non ho paura, in quanto che sarò già morto da un secolo. Dio separerà le capre dai pastori, una a destra e una a sinistra. Al centro quelli che andranno in purgatorio, saranno più di mille migliardi! Più dei cinesi! E Dio avrà tre porte: una grandissima, che è l'inferno; una media, che è il purgatorio; e una strettissima, che è il paradiso. Poi Dio dirà: "Fate silenzio tutti quanti!". E poi li dividerà. A uno qua e a un altro là. Qualcuno che vuole fare il furbo vuole mettersi di qua, ma Dio lo vede e gli dice: "Uè, addò vai!". Il mondo scoppierà, le stelle scoppieranno, il cielo scoppierà, Corzano si farà in mille pezzi, i buoni rideranno e i cattivi piangeranno. Quelli del purgatorio un po' ridono e un po' piangono, i bambini del limbo diventeranno farfalle. Io, speriamo che me la cavo. »
    (ultimo tema letto dal protagonista, sul treno per il Nord)
     
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2 replies since 25/2/2006, 10:25   148 views
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