Su Google Earth appare Atlantide!!!

Invece la spiegazione ufficiale fornita da Google è perfettamente sensata. I sonar a scansione laterale utilizzati per la cartografia dei fondali oceanici hanno un "cono d'ombra" che coincide approssimativamente con la scia della nave, ma che con l'aumentare della profondità può raggiungere anche diversi km di ampiezza. La forma a griglia è per altro una logica conseguenza del fatto che le rilevazioni sonar sono effettuate, come è logico che sia, muovendosi lungo una griglia pre-determinata di modo da massimizzare la superficie coperta.
Va ricordato che i dati forniti da google per i fondali marini non sono dati satellitari. In realtà il modo per individuare strutture sommerse esiste(purchè di dimensioni superiori al Km quadrato- il che tipicamente esclude gli edifici, ma consentirebbe, in linea di principio, l'identificazione di canali o pattern di sufficiente ampiezza). Si tratta di dati satellitari gravimetrici che evidenziano le variazioni di massa e le alterazioni del campo gravitazionale che queste comportano. Per altro qualcosa di interessante di questo tipo è effettivamente emerso ma è un altro discorso.

Di primo acchito, la spiegazione ufficiale delle "scie dei sonar per la rilevazione di fondali" mi ricorda quando le autorità americane nel 1947 dissero che i rottami trovati a Roswell appartenevano a un pallone sonda meteorologico. Tuttavia, se NSAx9000 dice che potrebbe essere vero (e lo dice con un tono autorevole) la cosa va indagata. Ciò nondimeno, avendo appena finito di leggere "I segreti dell'Atlantide", di Andrew Tomas, penso di poter giungere ad alcune conclusioni. E' un libro un po' vecchiotto, pubblicato la prima volta nel 1969 e, in Italia, nel '76, ma l'autore ha fatto un ottimo lavoro di ricerca, i cui risultati sono secondo me ineccepibili. Ne ho tratto l'opinione che gli abitanti di Atlantide avevano raggiunto un livello tecnologico pari o superiore all'attuale. Il cataclisma li ha annientati lasciando però alcuni superstiti che hanno dovuto cercare riparo sulle rive circostanti e trasmettere le loro conoscenze alle popolazioni primitive che li ospitarono, dando inizio a una nuova civiltà. Fin qui mi sembra abbastanza provato. Se poi esistono luoghi segreti in qualche parte dell'Asia (vedere Lobsang Rampa, "La caverna degli antichi"),dove sono sepolte intere biblioteche e macchinari atlantidei, siamo ancora nel campo delle ipotesi. Concordo con l'autore, Andrew Tomas, secondo cui non resta che sperare che vengano fatti clamorosi ritrovamenti archeologici a riprova dell'esistenza di Atlantide e soprattutto che vengano resi di pubblico dominio.

Si tratta di dati satellitari gravimetrici che evidenziano le variazioni di massa e le alterazioni del campo gravitazionale che queste comportano. Per altro qualcosa di interessante di questo tipo è effettivamente emerso ma è un altro discorso.