il Kon-Tiki

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  1. maia
     
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    Può una zattera di balsa costruita con le tecnologie a disposizione al tempo degli Inca trasportare 6 uomini per un viaggio di 8000 kilometri dal Perù alla Polinesia?

    La risposta è sì, se la zattera è la Kon-Tiki, costruita nel 1947 dall’esploratore norvegese Thor Heyerdahl per dimostrare le capacità natanti delle zattere di balsa sud americane e avvalorare la tesi che gli abitanti del Sud America avessero potuto spostarsi fino agli archi pelaghi dell’Oceano Pacifico.

    Thor Heyerdahl, insieme ad altri 5 compoenti dell’equipaggio, salparono dal porto di Callao in Perù con il Kon-Tiki il 28 aprile del 1947 e arrivarono 101 giorni dopo presso Raroia, nell’arcipelago di Tuamotu, al termine di un viaggio di 8000 kilometri.

    Da questa spedizione nacque un libro, un film che vinse un premo Oscar e soprattutto un museo alla periferia di Oslo, dove è possibile ammirare la zattera che compì questa traversata. Dal sito del museo è possibile scaricare un’applicazione per vedersi il Kon-Tiki in 3D, come in questa foto.

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  2. gigiastrolo
     
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    Bel topic, ne avevo sentito parlare di questa autentica impresa. Certo che percorrere 8000 kilometri attraverso l'oceano senza bussola, e sopratutto senza sapere dove andare deve essere stata un'avventura pazzesca.
    A volte mi chiedo come certi isolotti in mezzo all'Oceano come ad esempio l'Isola di Pasqua che dista 3600 kilometri dal cile e 2100 kilometri dalle isole Pitcairn possa essere stata colonizzata da gente che navigava su zatteroni simili.
    Oppure ribaltando la questione come è possibile che non vi siano mai stati contatti tra le due sponde dell'Oceano Atlantico prima di Colombo dove nel suo punto più stretto è largo 2848 kilometri?
     
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  3. maia
     
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    penso che qui dentro lo sappia solo Nsa... :*sisi:
     
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  4. gigiastrolo
     
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    CITAZIONE (maia @ 27/9/2008, 06:00)
    penso che qui dentro lo sappia solo Nsa... :*sisi:

    Quoto :*inchino:

    Ho dato un'occhiata in giro oltre all'impresa del kon tiki Thor Heyerdahl si rese protagonista di altre traversate ed imprese epiche:

    Galapagos [modifica]
    1952

    I detrattori della sua teoria sostenevano che prima di raggiungere la Polinesia, le popolazioni sudamericane avrebbero dovuto raggiungere le Galapagos, più vicine ma disabitate. Nessun archeologo aveva mai studiato quelle isole, considerate mai abitate (per mancanza di acqua potabile durante le stagioni aride).

    Con questa spedizione dimostra che le Galapagos era state punto di approdo di navigatori provenienti dalle Americhe in epoca precolombiana. Individua l'isola come possibile attracco delle zattere pre-incaiche preistoriche, ritrovamento di abitazioni precolombiane con resti di centinaia di vasi in ceramica pre-incaici dell'Ecuador e del Perù settentrionale. Le isole avrebbero potuto essere uno scalo migratorio dal Sud America verso la Polinesia.


    Isola di Pasqua - Påskeøya [modifica]
    1955 (Rapa Nui o Isole di Pasqua). Spedizione di sei mesi. Scavi.

    Stabilitosi per un anno analizzarono scientificamente le possibili tecniche di costruzione e trasporto dei moai col ritrovamento dei corpi enormi sepolti dentro la collina. Dimostrò che molti di essi erano sepolti e più grandi del previsto, che in origine recavano sul capo una sorta di copricapo in pietra rossa.

    Aiutato da Archeologi professionisti, effettuò un'analisi stratigrafica sulla colonizzazione dell'isola almeno al 380. Tramite l'analisi dei pollini nelle stratificazioni in un lago paludoso, dimostrò definitivamente che alcuni secoli prima dell'arrivo degli Europei, l'Isola era coperta da una fitta vegetazione arborea.

    Vennero confutate, con un efficace esperimento pratico, le fantasiose teorie legata all'impossibilità per un popolo primitivo di scolpire ed erigere statue di quelle dimensioni e quel materiale senza una tecnologia avanzata. Durante l'esperimento, con una speciale tecnica e strumenti rudimentali, sei uomini riuscirono in soli tre giorni a scolpire interamente una statua di dodici tonnellate in tufo vulcanico e trasporla utilizzando 180 uomini, muniti di funi e di un'enorme slitta di legno. Un'altra statua pesante trenta tonnellate, rimasta a terra per secoli, venne issata su un'alta piattaforma di muratura, mediante un apposito basamento di pietre.


    Ra [modifica]
    1969. Dalla città fenicia di Safi, in Marocco con un'imbarcazione costruita da maestranze del Lago Ciad. Il progetto si basava su documentazioni di tipiche antiche imbarcazioni egizie in papiro, eccessive per navigare solo sul Nilo. Dopo 56 giorni, naufraga a circa una settimana di navigazione dalla meta. Del ridotto equipaggio, anche per la successiva traversata della RA II, farà parte l'esploratore documentarista ed alpinista italiano Carlo Mauri.


    Ra II [modifica]
    1970 Sempre dal Nord Africa, replica dieci mesi dopo, con un'imbarcazione costruita da indiani Aymara del lago Titicaca , percorrerà in 57 giorni 3270 miglia raggiungendo le Isole Barbados. Dimostrerà con questa impresa la fattibilità tecnica, già nell'antichità, di viaggi dal vecchio verso il nuovo mondo, suggerendo che la somiglianza culturale tra i popoli precolombiani e le popolazioni assiro-babilonesi, potrebbe non essere dovuta al caso


    Tigri [modifica]
    1977 Con una nave di giunchi, dalla Mesopotamia, in Iraq, per verificare le possibilità di navigazione dei Sumeri 4000-5000 anni fa. 6800 km, discendendo il fiume Tigri fino al Golfo Persico, poi nell'Oceano Indiano fino alla valle dell'Indo in Pakistan e ritorno via mare dall'Asia fino all'Africa, all'imboccatura del Mar Rosso. Con questa impresa, dimostra la possibilità di scambi culturali e commerciali in epoche molto antiche ad opera dei popoli mesopotamici.


    Maldive (1981-84) [modifica]
    Durante questa spedizione archeologica scopre reperti che dimostrano come le isole, già 2000 anni prima di Cristo, fossero punto di passaggio per navigatori proveniente dalla terraferma e diretti in India.


    Nuovi scavi sull'Isola di Pasqua [modifica]
    1986-1987

    Nuovi esperimenti che dimostrano ulteriormente la facilità di trasporto delle statue da parte di una squadra di soli 15 uomini.


    Piramidi di Tucumè (Perù) [modifica]
    1988


    Scavi nelle isole Canarie [modifica]
    Si interessa alle Piramidi di Guimar dimostrando che non sono ammassi casuali di pietre ma opera dell'uomo.

    1992-1995


    Scavi a Azov (Russia) [modifica]
    2002 Alla ricerca delle origini dei popoli vichinghi, ossia la mitica terra dell'Ásaheimr . Interrotte dal peggioramento della sua salute.



    Fonte Wikipedia


    Molto interessanti gli studi sull'isola di Pasqua, e la traversata dell'Oceano Atlantico con la Ra II. Alla fine credo che anche prima di Colombo è molto probabile che vi siano stati dei contatti tra Occidente e Nuovo Mondo, anche se non furono contatti duraturi.

     
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  5. maia
     
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    NSA e' uno che adora farsi desiderare

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    La faccia barbuta di Kon-Tiki dipinta sull'omonima imbarcazione,
    con cui Heyerdahl e i suoi compagni attraversarono il Pacifico
    (da Kon-Tiki: 400 miglia su una zattera attraverso il Pacifico,
    Milano, Martello editore, 1965)

    Tra la fine degli anni Settanta e la metà degli Ottanta effettuò numerose altre navigazioni, sempre allo scopo di dimostrare la perizia nautica degli antici navigatori.

    In Polinesia era giunto alla convinzione che gli antenati dei Polinesiani provenissero dalle coste dell'America Latina, come d'altra parte confermavano antiche leggende locali: queste avevano tramandato oralmente la memoria del dio-condottiero Tiki, figlio del Sole, che aveva guidato fin lì il suo popolo da un lontano paese oltre lo sterminato Oceano.

    http://www.sullacrestadellonda.it/esplorazioni/heyerdahl.htm
     
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4 replies since 25/9/2008, 09:22   175 views
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