REIKI

Come funziona e perchè si guarisce

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  1. Fairy_Dany
     
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    Possiamo parlare del corpo fisico come una specie di involucro che
    contiene gli organi preposti al mantenimento della vita. Sorvolando
    sull'aspetto anatomo-fisiologico, all'interno del corpo esistono
    anche sottili e complesse elaborazioni degli stimoli esterni che
    vanno sotto il nome di emozioni, sentimenti, sensazioni, pensieri
    etc. Immaginiamo una serie di bamboline russe una dentro l'altra,
    dalla più grande alla più piccola. Chiameremo quest'ultima essenza,
    o anima, o principio informatore. Questa piccola bambolina conosce
    perfettamente il suo compito e informa di sé tutte le altre, che ne
    sono il riflesso.

    Mano a mano che cresciamo, informazioni sempre più numerose e
    conflittuali entrano nel nostro organismo e interferiscono con
    l'originaria purezza del principio informatore. D'altra parte è
    anche una prova, una sfida, quella di riuscire a mantenere o
    ritrovare la natura originaria. Gesù dice che per entrare nel Regno
    dei Cieli occorre "ritornare come bambini..." Se le bambole più
    grandi cominciano a deformarsi o a danneggiarsi, la bambolina
    piccolina in qualche modo deve manifestare che qualcosa non sta
    andando secondo i piani stabiliti, che l'integrità delle varie parti
    è minacciata e a lungo andare potrebbe portare alla distruzione del
    sistema.

    Il dolore è l'informazione che qualcosa non va, lo stesso dolore che
    ci fa togliere la mano dal fuoco ci dice anche che stiamo andando
    nella direzione sbagliata, o perlomeno che non stiamo realizzando la
    nostra vita, ma forse quella di qualcun altro. Il bambino impara
    alla svelta a comportarsi come ci si aspetta da lui per ricevere
    amore, ma così facendo, anno dopo anno, finisce per imparare a
    vivere più in funzione delle aspettative e dei giudizi degli altri
    che per se stesso e secondo i propri veri desideri. Che succederebbe
    alla mano che sta sul fornello acceso se invece di toglierla
    rapidamente dal fuoco prendessimo una pasticca di qualche sostanza
    antidolorifica? Ammesso che facesse effetto immediatamente e che la
    mano rimanesse sul fuoco, non sentiremmo più dolore, ma la mano dopo
    un po', non esisterebbe più, sarebbe bruciata completamente.

    E' ovvio che questi esempi sono paradossali, ma ci servono per
    comprendere in che modo funziona il sistema Mente/Corpo. Il dolore
    ci informa che qualcosa non va. E il dolore non riguarda solo il
    corpo, ma tutto l'ambito relazionale della nostra vita.
    L'interazione con i genitori, con i parenti, con gli insegnanti, con
    i media, con l'autorità, con il lavoro, con il marito o con la
    moglie influenzano continuamente le nostre scelte. Esiste una linea
    fragilissima che si snoda fra gli eventi esterni e il nostro modo di
    integrarli nella nostra vita.
    Questo si chiama cammino di crescita. Occorre grande lucidità,
    maturità e responsabilità per riuscire a seguire questo filo che
    passa attraverso tutti gli estremi: tra vita e morte, fra te e me,
    fra le mie esigenze di uomo e le mie responsabilità come padre, fra
    la solitudine e la dipendenza, fra gli istinti bestiali e la più
    elevata spiritualità.

    La vita si snoda attraverso continui conflitti, che altro non sono
    che prove che permettono alla mia anima di compiere il suo passaggio
    in questa vita. Quando non voglio vedere un conflitto, questo deve
    trovare un modo per manifestarsi. Il modo è il dolore. Il dolore non
    è una punizione, non è una necessaria condizione dell'esistenza
    umana, non siamo nati per soffrire né la vita è sofferenza. Il
    dolore è un segnale che richiama la nostra attenzione su noi stessi
    quando ci stiamo dimenticando di chi siamo e di cosa vogliamo
    veramente. Diventiamo ciechi quando non vogliamo vedere, non c'è
    peggior sordo di chi non vuol sentire, restiamo paralizzati in un
    letto quando non vogliamo più andare avanti, perdiamo la voce quando
    abbiamo paura di dire la verità.
    La vita dell'adulto è piena di conflitti. Compito dell'adulto è
    sviluppare la capacità di risolvere tali conflitti, e risolverli con
    amore, integrità e rispetto. Da qui si arriva alla saggezza. La
    malattia è il conflitto che non voglio vedere, che mi rifiuto di
    accettare, la malattia è la scelta che non voglio compiere, è la
    vita che non voglio vivere.

    E se io non voglio vivere la mia vita, mi ammalo. E se continuo a
    essere quello che gli altri vogliono che io sia, mia ammalo ancora
    più gravemente. E se prendo pastiglie per risolvere il conflitto, o
    bevo o mi drogo o mi distraggo da me in qualunque modo, la malattia
    diventa ancora più forte, grida con voce sempre più alta per farsi
    sentire. E se un giorno un signore in camice bianco mostrandomi una
    lastra mi dice che mi rimangono pochi mesi di vita, quello è uno
    specchio in cui posso finalmente vedere, forse, quello che io mi
    sono fatto.
    La lastra è una foto che indica chiaramente a che livello di
    menzogna io sono nei miei confronti, quanto profondamente ho mentito
    a me stesso, quanto sono stato incapace di onorare i doni ricevuti,
    di riconoscere i miei sentimenti e di esprimerli. Le persone che
    guariscono dai tumori sono semplicemente persone che finalmente
    hanno scelto di vedere, di aprire la mente e il cuore e cominciare a
    recuperare il tempo perduto. Come ci si ammala, così si guarisce…

    Possiamo quindi affermare che ogni disturbo è psicosomatico. Psiche
    significa "Mente" e soma significa "Corpo". Il processo
    psicosomatico si mette in atto quando non voglio riconoscere
    consapevolmente l'esistenza di un conflitto in qualsiasi aspetto
    della mia vita e conseguentemente non mi prendo la responsabilità di
    risolverlo. Allora è il corpo che si incarica di dirimere la
    controversia. La somatizzazione è il trasferimento dell'incarico di
    risoluzione del conflitto dalla Mente, che ha strumenti come la
    logica, la fantasia, l'astrazione, l'analisi, la sintesi, al Corpo,
    che utilizzerà le escrezioni, le secrezioni, gli organi di senso, le
    ghiandole, gli organi interni, i tessuti etc. per risolvere il
    problema.

    Un esempio per tutti: se qualcuno mi sta sullo stomaco, se proprio
    non posso mandarlo giù, se quello che fa o che dice non lo posso
    digerire, e io non mi prendo scientemente la briga di dirglielo,
    sarà il mio corpo a fare di tutto per digerire il boccone amaro:
    immettendo sempre maggiori quantitativi di enzimi digestivi. Ma
    siccome la situazione pesante non è dentro la pancia nella realtà, a
    lungo andare gli acidi gastrici corroderanno le pareti dello stomaco
    stesso. E quando mi verrà l'ulcera, potrò scegliere se decidermi
    finalmente a risolvere da persona matura il conflitto oppure
    nascondermi dietro una pastiglia di anti-acido. Nel primo caso
    guarisco, nel secondo obbligo l'organismo a continuare a farsi
    carico di una situazione difficile e con il farmaco indebolisco la
    sua azione risolutiva. Sto praticamente sparando sulle mie truppe.
    Il corpo aumenterà le dosi di enzimi, io quelle di farmaci finché il
    sintomo da acuto diventerà cronico e poi sindrome e così via.
    PRANOTERAPIA e REIKI. La differenza esistente tra la pranoterapia e
    il Reiki è sostanziale. Pranoterapia è la parola che definisce ciò
    che ogni individuo emette attraverso il suo corpo e le sue mani,
    servendosi delle sue frequenze mentali (alfa, beta, delta, gamma,
    schumann, theta), usando le sue facoltà naturali e le conoscenze
    apprese durante la sua vita. Le sue mani sono la destra radiante e
    la sinistra assorbente, che usa lavorando a distanza dalla materia.
    Se egli non conosce tecniche di caricamento e scaricamento, con il
    tempo si ammala perché usa la sua energia personale.


    Colui che diventa un canale Reiki usa invece un'energia unificata e,
    mentre le sue mani vanno a contatto, trasmette e trasforma
    direttamente le energie alterate della materia. Se usa le sue
    conoscenze, le sue facoltà e le sue frequenze, riesce a ottenere
    maggiori risultati di quelli che normalmente ottiene, non
    scaricandosi più essendo sempre un mezzo attivo. A differenza di
    altre tecniche, il Reiki permette di non assorbire le disarmonie
    delle persone trattate.

    TRASFORMAZIONE. Il Reiki potenzia e regolarizza la circolazione
    energetica in tutte le aree del corpo, avvia processi di
    disintossicazione per l'eliminazione delle tossine, allevia il
    dolore acuto e cronico, rigenera i tessuti e induce a uno stato di
    profondo rilassamento; riattiva i sistemi endocrino, linfatico,
    circolatorio, digerente e urinario, rivitalizza i sistemi nervoso e
    neurovegetativo, rafforza il sistema immunitario. Ripristinando
    l'equilibrio energetico generale dell'organismo, contrasta
    efficacemente gli effetti legati ad errata alimentazione,
    inquinamento e stress. La nostra energia aumenta di vibrazione e
    frequenza, mutando naturalmente i livelli più elevati della nostra
    coscienza: la mente e lo spirito si aprono alla comprensione delle
    cause delle malattie e del dolore; si rinforza la capacità del corpo
    di autorigenerarsi. Nell'Universo tutto è uno, tutto è vibrazione,
    tutto è movimento. A volte, per noi esseri umani abituati a seguire
    le ideologie e gli schemi di vita che la società offre, può essere
    molto difficile percepire la sottile vibrazione che a Tutto ci
    ricollega. A volte ciò che per noi è `giusto' si rispecchia come
    tale solo in leggi o dogmi umani: nell'Universo esiste solo
    l'equilibrio. Tanto più siamo lontani da questa vibrazione, tanto
    più le difficoltà e i dolori si manifestano nel nostro essere. Il
    Reiki Cosmico ci porta, in modo naturale, in sintonia con questa
    vibrazione ed è aiuto concreto e pratico nella strada che ogni
    persona può percorrere per ottenere benessere fisico e psicologico.
    L'Energia Cosmica - attraverso le attivazioni - viene direttamente a
    contatto con la nostra Essenza e con essa rimane eternamente; la
    nostra persona in ogni aspetto (mente, corpo e spirito) risulta
    riattivata e ognuno può avere l'effettiva possibilità di
    intraprendere un cammino interiore per una coscienza cosmica
    consapevole, elevata ed equilibrata. Il Reiki Cosmico potenzia e
    amplifica il piano del cuore (quarto chakra), dal quale la
    vibrazione si espande nei piani inferiori della materia (3°, 2°, 1°
    chakra) e nei piani superiori dello spirito (5°, 6°, 7° chakra),
    per saperne di piu' sull'argomento potete fare una ricerca in rete
    oppure andare sul sito
    www.reiki.com
    ma è uno dei tanti
    molto importante!!il reiki puo' essere praticato solo da chi ha ricevuto un iniziazione da un master di 3° livello..
     
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  2. x-files
     
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    Questi argomenti mi affascinano sempre
    Che lo si chiami reiki,meditazione,preghiera o altro,sono fermamente convinto che ognuno di noi puo' attingere ad un'immensa energia che puo' far star meglio sia noi che gli altri.
     
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  3. AlieNiko
     
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    Topic molto interessante davvero, consiglio a tutti di leggerlo e non farsi intimidire dalla lunghezza del testo.

    Farò tesoro di quello che ho letto.

    Edited by AlieNiko - 19/9/2005, 13:44
     
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  4. Fairy_Dany
     
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    e bravo Alieniko
    il reiki pero' è una disciplina seria,pensate che io una settimana prima di ricevere il primo simbolo,ho dovuto,sotto istruzioni del mio master bere almeno 2lt e mezzo di acqua al giorno(1lt ogni 20kg) per una settimana,io che bevo poco piu' di 2 bicchieri al giorno...andavo in bagno ogni 30 secondi ma mi è servito,il giorno che ho ricevuto l'attivazione a distanza...ho avuto le mani bollenti tutto il giorno(io che le ho sempre fredde)..eh si,quando si chiama l'energia che passa attraverso le nostre mani,esse diventano calde...è una cosa strana... noi diventiamo un canale attraverso la quale passa l'energia di Dio,questo è il Reiki..per il momento io posso solo trattare le persone sotto mano,con il secondo livello posso fare trattamenti anche a distanza,cioè inviare energia...l'energia è intelligente e arriva ovunque,un altro Master che conosco ha i miei dati e quelli di altre persone,e una volta a settimana tutte le settimane ci manda energia...quindi io tutte le settimane ricevo un trattamento a distanza,è grazie a lui che ho conosciuto Reiki e il mio master ermanno...ho ricevuto anche da poco il mio attestato che certifica che sono primo livello
    vi posto il link del mio master e se siete interessati potete contattarlo...
    Master Ermanno Valitutto
    qui' troverete anche le dispense di tutti e tre i livelli,oppure se vi interessa ve li posso inviare per e-mail,sono in formato Word

    Edited by Fairy_Dany - 19/9/2005, 14:18
     
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  5. AlieNiko
     
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    date un okkiata a questo sito

    http://www.usuireiki.it/
     
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  6. maia
     
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    :*esatto: importante
     
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5 replies since 18/9/2005, 20:44   110 views
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