Megaliti del Sud-America

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  1. NSAx9000
     
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    Piramide Akapana, Tiwanaku, Bolivia

    http://img529.imageshack.us/my.php?image=akapanabase2sx9.jpg

    Kalasasaya, Tiwanaku, Bolivia

    http://img254.imageshack.us/my.php?image=k...ayaportatd6.jpg

    piattaforma di Puma Punku, Tiwanaku, Bolivia

    http://img476.imageshack.us/my.php?image=p...ablocchimr8.jpg

    piattaforma di Puma Punku, particolare, Tiwanaku, Bolivia

    http://img76.imageshack.us/my.php?image=piattaformah2pk8.jpg

    Monolito Ponce, Kalasasaya, Tiwanaku, Bolivia

    http://img469.imageshack.us/my.php?image=poncehp9.jpg

    Porta del Sole, Kalasasaya, Tiwanaku, Bolivia

    http://img107.imageshack.us/my.php?image=sonnentoriq7.jpg

    Sachsaywaman, Cuzco, Peru

    http://img74.imageshack.us/my.php?image=sacsa2vk4.jpg

    Trono del Inca, Cuzco, Peru

    http://img187.imageshack.us/my.php?image=tronoyq4.jpg

    Tempio del Sole, Ollantaytambo, Peru

    http://img125.imageshack.us/my.php?image=ollantalargarw0.jpg

    Tempio del Sole, particolare, Ollantaytambo, Peru

    http://img125.imageshack.us/my.php?image=o...megalitivp2.jpg

    Mura poligonali, particolare, Ollantaytambo, Peru


    http://img513.imageshack.us/my.php?image=o...muropolinl0.jpg

    Mura poligonali, particolare, Ollantaytambo, Peru

    http://img513.imageshack.us/my.php?image=ollantaportagi5.jpg
     
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    interessante come sempre...
    queste foto le hai scattate tu?
     
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    Magnifiche immagini. Spettacolari. Incamtato dal Monolito Ponce.

    Una domanda: quelle mura poligonali sono molto grosse vero? Come avranno fatto ad incastrarle fra di loro non usando nessuna lega cementizia e a farle combaciare così perfettamente?

    :141pj.gif:
     
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  4. The€nd
     
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    CITAZIONE (The Old Man @ 11/8/2008, 14:48)
    Magnifiche immagini. Spettacolari. Incamtato dal Monolito Ponce.

    Una domanda: quelle mura poligonali sono molto grosse vero? Come avranno fatto ad incastrarle fra di loro non usando nessuna lega cementizia e a farle combaciare così perfettamente?

    :141pj.gif:

    eheh bella domanda old... io me lo chiedo da quando sono nato :66ik.gif:
     
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  5. NSAx9000
     
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    Addendum: Dimenticavo di dire che le foto le ho scattate io stesso nell'agosto 2007.

    Ciacuno dei blocchi megalitici che costituiscono la piattaforma di Puma Punku, a Tiwanaku, aveva un peso originario di 467 tonnellate.
    Squier la definì "la Baalbeck del Nuovo Mondo". Sorge a 3,860 metri di quota, e la pietra, un particolare tipo di andesite e arenaria rossa, proviene da cave situate a 60 Km di distanza.

    I monoliti del tempio del Sole di Ollantaytambo raggiungono le 120 tonnellate. Dovettero essere trasportati da cave situate a 7 Km di distanza, attraverso il fiume Vilcanota, e quindi fatti risalire per una parete di roccia quasi verticale fino ad un'altezza di 150 metri dal fondo della valle. Si ritiene che gli appigli e le sporgenze sulla superficie dei blocchi incompiuti servissero per il trasporto, anche se non è chiaro come questo avvenisse e come fosse possibile superare simili dislivelli, nell'aria rarefatta di quote comunque superiori ai 3,600 metri.

    Le pietre più grandi dei primi corsi della fortezza di Sachsaywaman, che domina Cuzco, superano le 360 tonnellate di peso.

    In alcuni casi, come a Tiwanaku e Ollantaytambo, gli enormi monoliti erano legati insieme da morsetti metallici, di cui si sono trovati gli incavi.

    La perfetta tenuta antisismica di queste costruzioni megalitiche ha fatto si che siano sopravvissute pressochè indenni fino ad oggi, nonostante violenti terremoti abbiano ripetutamente abbattuto edifici e chiese di epoca coloniale.

    Riguardo al monolito Ponce: si ritiene raffiguri un sacerdote. Reca in una mano uno scettro e nell'altra un libro legato entro un astuccio. E' alto 4 metri e supera le 15 tonnellate di peso. Non è tuttavia la più grande delle statue di Tiwanaku.
    Il monolito Bennet raggiunge i 7 metri di altezza, con un peso di 46 tonnellate, e presenta gli stessi motivi decorativi.


     
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    CITAZIONE (NSAx9000 @ 11/8/2008, 19:54)
    Addendum: Dimenticavo di dire che le foto le ho scattate io stesso nell'agosto 2007.

    ...anche se non è chiaro come questo avvenisse e come fosse possibile superare simili dislivelli, nell'aria rarefatta di quote comunque superiori ai 3,600 metri....

    a) Immaginavo che le foto le avessi scattate tu.

    b) Questo resterà un mistero?

    :129gw.gif:

     
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  7. NSAx9000
     
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    Dobbiamo considerare due cose.

    E' un fatto che nell'Antico Sud America, a Tiwanaku come presso gli Incas, la vita umana non avesse il minimo valore. Non esisteva prezzo troppo grande per le ciclopiche opere di ingegneria richiesta da un impero con pochi eguali in tutto il mondo antico.

    Garcilaso de la Vega, che scrive nel 1607, racconta di come per un re Inca, Topa Inca Yupanqui, neppure la morte di tre o quattromila persone per il trasporto di una singola pietra fosse un prezzo troppo alto.

    Resta da vedere se migliaia di uomini impiegati a tirare e cavare pietre fossero sufficienti. Basti citare un esempio: i più grandi megaliti che formano la piattaforma di Puma Punku, a Tiwanaku, superano le 467 tonnellate di peso. Anche il trasporto tramite rampe non avrebbe tuttavia risolto il problema, poichè sarebbe stato necessario fare transitare le pietre attraverso il lago.
    Un progetto di archeologia sperimentale condotto nel 2001 ha tecnicamente dimostrato che è possibile portare blocchi tra le 9 e le 12 tonnellate di peso sull'acqua tramite semplici barche di giunco (www.reedboat.org)
    image
    La barca risultò alla fine lunga quasi 17 metri e larga 5.
    Con un trionfalismo tipico dell'archeologia sperimentale, i responsabili del progetto ne conclusero che questo chiariva definitivamente il mistero del trasporto dei grandi megaliti in pietra.
    Il problema è che il trasporto di un blocco di 9 tonnellate non spiega affatto come sia stato possibile trasportarne altri di 120 e persino di 467 tonnellate. Le dimensioni della barca sono tuttavia di per se sufficienti a dimostrare di quali titanici mezzi fosse necessario disporre anche solo per le pietre più piccole. Difficile credere che la stessa tecnica potesse essere sfruttata per i megaliti di maggiori dimensioni, tuttavia, a meno di disporre di imbarcazioni davvero gigantesche.

    Il problema dei megaliti Sud-Americani è per certi versi simile a quelli posti dalla costruzione delle piramidi; ma con complessità infinitamente superiori. Del resto, i costruttori delle piramidi non avevano strapiombi da attraversare, e avevano legname e manodopera in abbondanza.
    Sulle Ande, a quote superiori ai 3,800 metri, il legname è inesistente, e non esiste neppure cibo a sufficienza per sfamare una forza lavoro tanto sterminata.

    Un altro fatto strano. Ovunque sulle Ande i lavori sembrano essersi interrotti improvvisamente. Molti dei blocchi vennero lasciati grezzi e mai rifiniti, come a Sachsaywaman. Altrove se ne trovano a centinaia abbandonati nelle cave, come a Quimsachata, presso Tiwanaku, e ad Ollantaytambo.
    Eppure non fu l'arrivo degli spagnoli a fermare i lavori. Quelle pietre erano infatti già antiche al tempo degli Incas. Qualcos'altro li aveva fermati. Forse una catastrofe naturale, o una rivolta.


     
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    Se l'impiego di migliaia di uomini non era un problema, allora l'improvviso arrestarsi delle costruzioni, forse fu dovuto alla sua carenza. Potrebbe essere questa la causa?
     
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  9. maia
     
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    la prossima volta vedi di portarmi ALMENO un regalino :72fe.gif:
    fantastiche queste foto
     
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  10. NSAx9000
     
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    CITAZIONE (The Old Man @ 12/8/2008, 17:40)
    Se l'impiego di migliaia di uomini non era un problema, allora l'improvviso arrestarsi delle costruzioni, forse fu dovuto alla sua carenza. Potrebbe essere questa la causa?

    Non credo. Gli Inca, e i Tiwanaku prima di essi, erano abituati alle deportazioni di massa.
    Forse fu una ribellione. Sta di fatto che Tiwanaku fu improvvisamente abbandonata, e l'intera città cadde in rovina, ridotta a un misero villaggio. Anche altrove si verificò la stessa cosa.
    Le costruzioni si interruppero improvvisamente: molte delle pietre rimasero e restano tuttora abbandonate sulle rampe, altrove si ha veramente la sensazione che gli scalpellini abbiano lasciato cadere lo scalpello per sempre e se ne siano andati, all'improvviso.
    Oppure fu una catastrofe naturale, la stessa che distrusse Tiwanaku e piegò i muri di Cuzco e Machu Picchu.
     
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  11. gigiastrolo
     
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    Sempre a riguardo del monolito Ponce ci sono delle iscrizioni incise sul retro della statua:
    http://www.photo-easy.it/prid_6-55-129.html
    Sai cosa significano?

    Edited by gigiastrolo - 27/9/2008, 13:02
     
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  12. NSAx9000
     
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    CITAZIONE (gigiastrolo @ 27/9/2008, 12:45)
    Sempre a riguardo del monolito Ponce ci sono delle iscrizioni incise sul retro della statua:
    http://www.photo-easy.it/prid_6-55-129.html
    Sai cosa significano?

    Non sono tecnicamente iscrizioni. E' una raffigurazione del dio degli scettri circondato da figure di attendenti alati. Gli elementi hanno carattere simbolico, e indicano date, eventi o registrazioni storiche.
    Poichè il simbolo che viene ossessivamente ripetuto nella parte bassa (Ahau) significa "signore"; è probabile che il senso complessivo sia da riferirsi ad una cerimonia di incoronazione, la cui data è riportata tramite i glifi nella parte superiore (ogni attendente alato, o "portatore di giorni", è associato ad un preciso numero (ma non è chiaro come questi numeri debbano essere addizionati o moltiplicati), legato a sua volta ad un ciclo calendariale.

    Lo stesso fregio calendariale della porta del sole si legge in senso bustrofedico (da sinistra a destra e quindi di nuovo da destra verso sinistra). Ad oggi, tuttavia, il solo ciclo solare ha potuto essere identificato con chiarezza, insieme ad una serie di divisioni minori (12 mesi di 30 giorni, pari a 72 settimane di 5 giorni, più 5 giorni ferali alla fine dell'anno). Un secondo ciclo serviva invece a tenere conto dell'esatta durata dell'anno solare 365.25 giorni circa. Sembra che le intersezioni tra i due cicli occorressero ogni 472 anni, dopo di che il calendario si riazzerava e si aggiungeva un'unità al numero di cicli trascorsi.
    A quanto sembra tuttavia esistevano anche numerosi altri cicli, che si avvolgevano gli uni negli altri per evitare che le date si ripetessero (per esempio, è noto un grand'anno del sole pari a 1/12 del ciclo precessionale di 25,925 anni).
    In questo modo era possibile esprimere date esatte senza che queste si ripetessero mai per 25,925*12 = 311,100 anni, dopo di che il calendario si riazzerava.

    Diversamente dalle iscrizioni calendariali Maya, di cui sono noti centinaia di esemplari, il numero delle iscrizioni calendariali Tiwanaku superstiti impedisce di ricostruire con esattezza la successione dei cicli, e dunque di convertire queste iscrizioni in date reali.
     
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11 replies since 11/8/2008, 07:11   961 views
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