Tunnel e gallerie

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  1. NSAx9000
     
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    Secondo la mitologia Inca, Manco Copac, capostipite mitico dell'impero incaico, sarebbe uscito, dopo un grande diluvio, da una grotta sotterranea presso Pacarictambo, non lontano da Cuzco, portando la civiltà alle popolazioni selvagge dell'altopiano. Di questi enormi sistemi di gallerie parlano tutte le leggende del globo. Quanto Pizarro imprigionò Atahualpa a Cajamarca, depredandone la capitale Cuzco, le leggende tramandate dai conquistadores parlano di immensi tesori, nascosti dagli ultimi inca, prossimi alla fine, nelle viscere della terra, in gallerie molto più antiche dello stesso impero incaico. Stando alle cronache dei primi conquistadores, enormi gallerie partivano dal Kalasaya, il tempio del sole dell'antica Cuzco, perdendosi nelle profondità della terra. Un labirinto di gallerie si estendeva altresì sotto la fortezza di Sachsuayuaman, sempre presso Cuzco, al punto da fare supporre l'esistenza di un enorme network sotterraneo di gallerie e cunicoli sotto l'intero continente sud-americano, con aperture nel cuore della foresta amazzonica e tra le rovine degli antichi templi incaici della cordigliera.
    Nella stessa America settentrionale non si contano le tradizioni di città e imperi sotterranei, a partire dalle favolose gallerie che scorrerebbero sotto la Valle della Morte, in California, o delle vere e proprie città sotterranee che sarebbero state accidentalmente scoperte nei primi anni del '900 presso il Grand Canyon. Dall'altra sponda dell'Atlantico, nel cuore del mediterraneo, a Malta si trova uno dei più estesi sistemi di gallerie artificiali al mondo. Accidentalmente scoperto duranti lavori edili negli anni '60, l'ipogeo di Malta è una delle meraviglie della preistoria europea, estendendosi su oltre tre livelli sotterranei. Ancora più misteriose sarebbero le ulteriori gallerie, al di sotto dell'ipogeo, sigillate dopo una lunga serie di incidenti, che sembra collegassero tutte le isole dell'arcipelago, proseguendo per miglia al di sotto del fondale marino. In Turchia la città sotterranea di Derenkuyu, in Cappadocia, con i suoi 20 livelli sotterranei, è solo una parte di quella che potrebbe essere la più vasta rete di città sotterranee ad oggi nota, ancora in larga parte inesplorata, come inesplorate sono anche le gallerie del deserto di Gobi, in Asia centrale, e i tunnel che le leggende tibetane sostengono condurre fino alle altrettanto leggendarie città sotterranee di Shambala e Agharti. Persino in Italia non mancano leggende su questo enorme e antichissimo sistema di gallerie. I cunicoli etruschi e le vie cave ne sarebbero solo una parte, mentre anche in Italia si favoleggia di enormi tesori sepolti nelle profondità di quelle gallerie, dove, sotto la città di Chiusi, le cronache antiche sostengono trovarsi, in un labirinto inestricabile, la leggendaria tomba di Porsenna.
    Tutti ne parlano, in definitiva, ma di queste gallerie sotterranee non vi è traccia. I pochi cunicoli esplorati in America Meridionale cessano dopo poche decine di metri, e non hanno nulla della perfezione descritta dai cronisti spagnoli, come non vi è nessuna traccia delle città sotterranee del Nord America, delle quali pure i giornali di inizio '900 avevano parlato diffusamente. Allo stesso modo, non esiste traccia delle gallerie del deserto di Gobi, nè dell'asia centrale. L'ipogeo maltese e le città sotterranee della Cappadocia sono al contrario ben documentati, ma nulla a che vedere con la perfezione ultraterrena che tutte le leggende concordano nell'attribuire a questi antichi sistemi di gallerie, al punto da fare sorgere seri interrogativi sull'effettiva esistenza di questo "network" sotterraneo. Esiste, Non esiste? e se esiste, che fine hanno fatto queste meraviglie ingegneristiche che dovrebbero scorrere per centinaia di km sotto i nostri piedi e delle quali invece non esiste nessuna traccia?
    Uno dei principali problemi è dato dalla quale totale assenza di resoconti attendibili. Sono state raccolte migliaia di testimonianze di esploratori, speleologi o semplicemente cacciatori di tesori sull'esistenza di queste gallerie, ma mai nulla di documentabile, mai una prova univoca, un reperto, una fotografia incontrovertibile, piuttosto insiemi sparsi di informazioni, spesso senza senso apparente o senza alcun collegamento.
    Quello che voglio fare è un censimento oggettivamente verificabile dei sistemi di gallerie artificiali, di età non definibile, esistenti in Italia. Postate quindi qualsiasi cosa possa riguardare l'argomento: leggende, ritrovamenti accidentali, documentazione fotografica.
     
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    davvero fantastico!!!
    sarebbe bello se esistessero davvero tutti quei tesori nascosti dagli inca nelle viscere della terra...ke storia!!!
     
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  3. -Makko-
     
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    CITAZIONE (Idol @ 29/5/2005, 19:30)
    davvero fantastico!!!
    sarebbe bello se esistessero davvero tutti quei tesori nascosti dagli inca nelle viscere della terra...ke storia!!!

    già e sai come sarebbe bello avventurarsi per cercarli!
     
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  4. maia
     
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    queste gallerie sarebbero state realizzate dai vari popoli per poter sopravvivere a disastri naturali quali il diluvio?o per viverci in un periodo nel quale il pianeta era invivibile per l'uomo...............insomma........perche' dovevano andare a vivere sottoterra?
     
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  5. NSAx9000
     
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    Esistono diversi livelli di gallerie. Un livello superficiale, relativamente recente e di modesta estensione, con struttura point to point (si tratta di gallerie che connettono due punti lungo un tracciato). Al di sotto di questi sistemi, relativamente recenti e, nel più dei casi, opera di civiltà storiche, si estendono sistemi sotterranei ancora più antichi, questi con schema "hub and spokes", una serie di punti radiali dai quali partono gallerie nelle varie direzioni. Il sistema doveva in origine garantire la rapida connettività tra insediamenti sotterranei a livello globale. Crolli e cedimenti strutturali hanno determinato l'abbandono della più larga parte di queste gallerie, con poche eccezioni. Lo scopo era quello di connettere un'intricata rete di centinaia, forse migliaia di città sotterranee. La profondità media è superiore al km, generalmente nelle profondità dei principali sistemi montuosi: Alpi, Ande, Hymalaya, KaraKorum, Montagne Rocciose. Costruite prima del diluvio come rifugio, rimasero sigillate per decine di migliaia di anni dopo la catastrofe. Ripeto tuttavia che il sistema sotterraneo non fu mai pienamente operativo. Del totale delle città costruite, poche sopravvissero ai movimenti tettonici, per lo più crollarono o si spensero gradualmente con il venire meno del supporto vitale. Un numero ridotto tuttavia è sopravvissuto intatto sino ai giorni nostri, alcune ancora abitate. Shambala e Agharti, le due città sotterranee per eccellenza, furono non a caso meta di oltre sette spedizioni da parte della Ahnenerbe Forschunggesellschaft, coordinate da Heinrich Himmler, sostenitore della possibilità che le origini della razza ariana si collegassero a queste città sotterranee. Non è chiaro neppure quanto siano grandi. Le città note sembra non potessero ospitare più di 60.000 unità. Tuttavia, sembra che le più grandi, come Agharta avessero una capienza superiore al milione di persone. Non è un caso che già negli anni '30 i primi esploratori della regione del Gobi, dove si troverebbero gli accessi per Agharta e Shambala, parlassero di ripetuti avvistamenti di oggetti volanti e di strani fenomeni, come misteriose luci viste circondare le montagne o emergere da grotte e caverne.
     
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  6. maia
     
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    da quello che ho trovato ,in italia ci sono molte gallerie.che si estendono anche fino a 5 km,ma sono relativamente recenti.forse i terremoti hanno fatto crollare questi antichi complessi e sara' impossibile trovarli.o forse bisognerebbe iniziare ad indagare sulle antiche leggende..........
     
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  7. NSAx9000
     
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    Non tutte le gallerie "recenti" lo sono effettivamente. Una larga parte dei cunicoli attribuiti a civiltà storiche, generalmente agli etruschi, sono in realtà molto più anitchi. Generalmente, le gallerie più antiche presentano tracce compatibili con lavorazioni meccaniche o trivellazione.
    Questa è un'immagine di una trivella meccanica. Notare che i segni circolari lasciati sulla pietra sono del tutto identici rispetto a quelli che si riscontrano in molte gallerie generalmente attribuite agli etruschi e del tutto incompatibili con una lavorazione convenzionale a scalpello.
    http://www.acam.it/images/ipo 5.jpg
    Queste sono invece gallerie "etrusche":
    http://www.acam.it/images/ipo 8.jpg
    http://www.acam.it/images/ipo 14.jpg
    La foto sotto è invece una comune lavorazione a scalpello, per meglio apprezzare la differenza:
    http://www.acam.it/images/ipo 13.jpg

    Edited by NSAx9000 - 31/5/2005, 16:38
     
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  9. maia
     
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    si ma il fatto che l'italia sia una zona sismica puo' aver creato non pochi problemi(o no?)
     
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  10. NSAx9000
     
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    http://www.acam.it/ipogea.htm
    http://www.acam.it/ipogea2.htm
    Questi link dovrebbero andare. Quanto ai terremoti, salvo eventi catastrofici, comunque abbastanza rari, gli effetti su strutture nel sottosuolo sono relativamente modesti.
     
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    CITAZIONE (maia @ 31/5/2005, 18:24)
    si ma il fatto che l'italia sia una zona sismica puo' aver creato non pochi problemi(o no?)

    Certamente..
     
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  12. maia
     
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    riesumato :*occhiolino:
     
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  13. gigiastrolo
     
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    Vi consiglio di dare un'occhiata a questo video relativo all'argomento:



     
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