Agarthi, il Regno di Sotto

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    La capitale di Agarthi è Shambhalla, mitica “Città di Smeraldo”.
    Il cuore di Agharti ha sede sotto l’Asia Centrale, nel vasto territorio che va dal deserto del Gobi alle impervie montagne del Tibet e del Nepal; il Regno si estende per vie sotterranee nel mondo intero fino alle caverne dell’America, ancora abitate dall’antico popolo che disparve sotto terra.

    Clicca li link qui



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    Edited by The Old Man - 1/1/2012, 22:16
     
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  2. maia
     
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    Dottrine esoteriche assai fantasiose

    fanno risalire la sua fondazione addirittura a quindici milioni di anni fa; gli

    abitanti di Agharti proverrebbero dal continente di Gondwana, ora scomparso;

    grazie alla misurazione delle maree effettuata per mezzo del Candelabro delle

    Ande, essi avevano compreso che una catastrofe stava per abbattersi sulla loro terra,

    e si erano rifugiati in vaste gallerie sotterranee illuminate da una luce particolare

    che fa germogliare le sementi, portando con sé il loro bagaglio di antichissime conoscenze.

    Agharti esiste simultaneamente sia sul piano fisico, sia in un elevatissima

    dimensione mistica, e solo pochissimi Arhat (illuminati) hanno la possibilità

    di accedervi. Per evitare che il male vi penetri, essa è tenuta isolata dal

    mondo della superficie da vibrazioni che offuscano la mente e rendono invisibili

    le porte di accesso: per questo i non iniziati che l'hanno cercata (tra cui

    Ferdinand Ossendowski e Sven Hedin) non sono mai riusciti a trovarla.

    Meglio per loro: i comuni mortali che, per una ragione o per l'altra,

    riuscissero a varcare uno dei suoi ingressi (ce ne sono in India, in Nepal, nel

    Borneo e nella Comunità di Stati Indipendenti) incontrerebbero lo stesso destino

    di un re della dinastia dei Malla, che si perse con tutto il suo seguito nelle

    immense gallerie, o di un cacciatore che riuscì a entrarvi e uscirne, ed ebbe la

    lingua tagliata dai Lama affinché non raccontasse cosa aveva visto. Esiste solo

    un popolo che è nato nelle profondità di Agharti e ora vive in superficie: è

    quello degli Zingari, che furono cacciati dal Regno sotterraneo.

    Vita quotidiana ad Agharti.



    Gli abitanti di Agharti si esprimono in Vatannan , il linguaggio sacro da cui

    deriva la primitiva lingua Indo-europea, e vivono in edifici di luce

    materializzata, simili alle astronavi di Incontri ravvicinati del Terzo Tipo.

    Saint-Yves d'Alveydre spiega che nel Regno Sotterraneo non esistono carceri né

    polizia: chi commette un crimine è punito dalla coscienza di averlo commesso.

    Nei templi di Agharti si trovano oggetti dagli straordinari poteri - tra cui,

    forse, il Graal - e immense biblioteche analoghe a quella di Babele descritta da

    Jorge Luis Borges. In una di esse è conservato l'originale delle "Stanze di

    Dzyan", il testo che racconta le vere origini dell'universo. È impossibile

    portare libri fuori da Agharti: chi ne esce deve contare soltanto sulla propria memoria.

    Ad Agharti - scrive Ossendowski - la scienza si è sviluppata indisturbata;

    poiché nulla, laggiù, è minacciato di distruzione, il popolo sotterraneo - che

    ora conta milioni di anime -ha raggiunto il più alto grado di conoscenza. A

    bordo dei Vimana, essi volano per le anguste spaccature all'interno del globo, e

    a volte anche all'esterno. Su vette mai calcate da piede umano, si possono

    trovare iscrizioni scolpite nella roccia e solchi di ruote lasciate dagli

    Aghartiani in perlustrazione. Forse i misteriosi UFO sono proprio i loro

    veicoli; anziché dallo spazio, essi provengono dalle profondità della Terra.

    https://digilander.libero.it/Tenebre1974/misteri/agarti.htm
     
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  3. iGod.
     
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    Mah...Ci vorrei tanto credere, ma credo proprio che non ci sia niente in questo fantomatico "mondo sotterraneo".
    Con le possibilità tecnologiche dell'uomo mi viene assai difficile credere che un popolo sottoterraneo di cui si conoscerebbe una fantasiosa esistenza non possa essere scoperto in quanto vi sono vibrazioni che offuscano la mente .-.
     
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  4. iGod.
     
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    Interessante articolo inerente al topico :*esatto:


    LINK ARTICOLO

     
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  5. gigiastrolo
     
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    Gli articoli che avete postato sono troppo fantasiosi e ricchi di inesattezze. Personalmente non credo alla teoria della terra cava, il modello scientifico tradizionale è sufficientemente solido per non essere messo in discussione. L'inesattezza di questa teoria è stata provata tramite la propagazione delle onde che si registrano muovendosi in un mezzo a densita' diversa. Dopo questa doverosa premessa vale comunque la pena di analizzare ugualmente la teoria della possibile esistenza di uomini che vivrebbero in città sotterranee.
    Per quanto nella premessa sia stato categorco, personalmente credo che qualcosa di vero come in tutte le leggende ci sia, basta soltanto avere un pò di elasticità per collegare il mito di Agharti ad altri argomenti come l'uso antropico delle grotte e la costruzione di strutture ipogee da parte dell'uomo.
    Abitare il sottosuolo è un uso antico come il genere umano: i nostri antenati colonizzarono le grotte naturali e successivamente svilupparono nel corso del tempo l'abilità di "costruire in negativo".
    Pochi lo sanno ma grosso modo in tutto il mondo daagli Stati Uniti al Messico, dall'Italia al Nord Africa le strutture sotterranee furono finalizzate agli usi più disparati: abitazioni, depositi, luoghi di culto, città sotterranee.
    Il caso forse più emblematico è costituito dalle città sotterranee della Cappadocia.
    Nel 1963 in Turchia Omer Demir scoprì casualmente una profonda buca (derinkuyu in turco). La leggenda vuole che se ne fosse accorto perchè uno dei suoi polli era improvvisamente sparito in una fenditura del terreno Nonostante con il passare del tempo alcuni passaggi fossero ostruiti si scoprì ben presto che là sotto si celava ben più di una semplice cavità sotterranea.
    Venne così alla luce una intera città sotterranea creata su più livelli con pozzi e pedarole e passaggi che conducevano sempre più in profondità.
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    Alcune immagini dei sotterranei di Deinkuyu i passaggi erano riforniti d'aria corrente tramite un complesso sistema di pozzi di aereazione.

    image

    Pozzo a Derenkuyu

    Come si può facilmente intuire un tale tipo di città necessita di conoscenze scientifiche abbastanza evolute. Considerata la vastità della superficie terrestre forse non è così folle azzardare che all'interno di regioni montuose e già di per sè quasi inaccessibili all'uomo si siano sviluppate città come quella della Cappadocia. Se riesci ti invito a dare un'occhiata ai vecchi thread presenti nel forum, se leggi con attenzione troverai delle discussioni molto interessanti su questa tematica. Ciao
     
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  6. LoganGR
     
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    concordo con gigi, ricordiamoci che su mystero in genere riportiamo gli articoli di pari passo da altre fonti l'idea sarebbe discuterne insieme ;)

    il blog/sito sarà diverso :)
     
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  7. maia
     
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    https://mystero.forumcommunity.net/?t=1508179

    nessuno meglio di Nsa per aprofondimenti.e' che lui non ci vuole dire tutto e va a puntate :*mah:
     
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  8. gigiastrolo
     
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    CITAZIONE (maia @ 24/4/2009, 08:13)
    https://mystero.forumcommunity.net/?t=1508179

    nessuno meglio di Nsa per aprofondimenti.e' che lui non ci vuole dire tutto e va a puntate :*mah:

    Ognuno và preso per come è (in senso buono ovviamente) :*jump: , vedrai che prima o poi tornerà, è un pò come l'araba fenice...

    Edited by gigiastrolo - 24/4/2009, 22:00
     
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    "Alexandre Saint-Yves d'Alveydre, un occultista francese del diciannovesimo secolo, pubblicò un racconto dove citata il "regno di Agartha". Secondo quanto qui scritto, questo mondo segreto e tutta la sua saggezza e ricchezza, sarebbero divenuti "accessibile a tutta l'umanità, quando il cristianesimo sarà all'altezza dei comandamenti che erano stati redatti da Mosè". Saint-Yves fornisce una descrizione di questo regno come se fosse un luogo reale, situato in Himalaya in Tibet. L'esploratore Ferdynand Ossendowski scrisse un libro nel 1922, Beasts, Men and Gods, nel quale racconta una storia che gli sarebbe stata raccontata riguardo a un regno sotterraneo che esiste all'interno della Terra e noto come Agharti.
    Non esistono parole tibetane o sanscrite che siano simili ad Agarthi e che significhino "inaccessibile", come vorrebbero i teorici della sua esistenza. Agarthi è un nome spesso usato per definire una civiltà nascosta all'interno dell'Asia centrale. Nel tantra Kalachakra del buddhismo tibetano viene descritto un regno simile, col nome di Shambhala. Nelle interpretazioni moderne, vi è una identificazione tra Shambhala e Agarthi. È un regno separato da una cintura di alte montagne e suddiviso in otto parti, e in esso vi sono settantasei regni. Kalapa è la capitale di Shambhala-Agartha in cui ha sede il palazzo del sacerdote-re e questo regno è situato in India e coincidente col Monte Meru o Polo Nord prima dello spostamento dell'asse terrestre, centro del mondo e terra originaria dell'umanità. Sarebbe situata in India nello stato di Orissa o vicino Benares. Il suo primo capo fu Suchandra, il capo attuale è Anirudda e il prossimo sarà Drag-po chor lo chan o Rudra chakrin, il corrucciato con la ruota.Secondo la profezia il Mahdi della tradizione islamica, discendente di Maometto, che viene definito l'"ottavo" dopo Adamo, Noè, Abramo, Mosè, Gesù, Mani e Maometto, ingaggerà la guerra mondiale per il dominio planetario e instaurerà un impero mondiale. Così facendo si scontrerà con Shambhala e il suo sacerdote-re Rudra chakrin. Questi lo spazzerà via con l'aiuto delle forze soprannaturali e inizierà l'età dell'oro. Il Kalachakra tantra profetizza una guerra tra Shambhala e la Mecca e parla del pericolo per il buddhismo costituito dall'islam. Ma la battaglia finale avverrà in Iran tra Kalki e il leader musulmano [...] La fortuna occidentale di Agarthi nasce con Ossendowky e il suo libro BESTIE, UOMINI E DEI, Alexandre Saint-Yves d'Alveydre e il libro MISSIONE DELL'INDIA e Rene Guenon con il RE DEL MONDO [...]" (tratto da Wikipedia).

    Di seguito, alcuni links interessanti.

    Ferdynand Ossendowski (1876-1945) : http://it.wikipedia.org/wiki/Ferdynand_Ossendowski .

    Il Re del Mondo, Sambhala (Shambala) e Agarthi: http://it.wikipedia.org/wiki/Re_del_mondo, www.acam.it/agarthi-il-regno-del-mi...i-della-storia/, http://oltrelalinea.news/2017/03/22/in-via...gno-che-non-ce/, http://it.wikipedia.org/wiki/Sambhala, http://en.wikipedia.org/wiki/Agartha, http://immagineperduta.it/i-nazisti-la-ter...gno-di-agarthi/, http://axismundi.blog/2016/04/18/il-regno-...tie-uomini-dei/, http://immagineperduta.it/bestie-uomini-de...ro-dei-misteri/, www.centrostudilaruna.it/bestie-uom...esoterismo.html, https://storiadossier.jimdofree.com/archivio/agharti/.

    Bestie, uomini, dei. Il mistero del Re del mondo" di Ferdinand A. Ossendowski: www.docdroid.net/i74EwAk/ossendowski...e-del-mondo.pdf, http://books.google.it/books?id=haXLCQAAQBAJ&dq= .

    CITAZIONE
    Nel 1927 l'esoterista e pensatore tradizionalista francese René Guénon diede alle stampe "Il Re del Mondo", che risultò una tra le sue opere più conosciute e apprezzate. Per tale libro, Guenon prese spunto da "Bestie, uomini e dèi" di Ferdinand Ossendowski, un libro pubblicato nel 1924 in cui lo scrittore sosteneva di essere venuto a contatto con un misterioso centro iniziatico durante un viaggio in Asia, e il capo supremo di tale centro era noto come il "Re Del Mondo".

    Ossendowski, ingegnere e ministro delle finanze sotto il governo dell'ammiraglio Kolchak, aveva combattuto contro l'esercito bolscevico nella Divisione asiatica di cavalleria del barone Roman Fiodorovic von Ungern-Sternberg, e nell'ultimo rapporto ai suoi ufficiali dell'agosto del 1921, li aveva informati che invece di dirigersi verso Est intendeva proseguire verso il Tibet per raggiungere una fortezza spirituale dove riteneva che si manteneva viva la fiaccola della liberazione del mondo dalle forze del male, una cui incarnazione Ossendowski vedeva nella rivoluzione bolscevica.

    In "Il Re del Mondo" Guenon cita diversi miti e dottrine incentrati sull'esistenza di "centri spirituali universali", a partire da Agarthi o Agartha, citando "Mission de l'Inde", l'opera del 1910 di Saint-Yves d'Alveydre in cui si parla della misteriosa civiltà sotterranea e del Re Del Mondo. Per aprire un piccolo excursus, è opportuno sottolineare che il mito di Agarthi è stato di primaria importanza nella letteratura esoterica occidentale di fine Ottocento e inizio Novecento, ed esso va a ricollegarsi nella credenza di Shambala, importante elemento del buddhismo tibetano.

    Tornando all'opera di Guenon, molto interessante risulta il suo mettere in relazione il mito di Agarthi con quello di altri "centri spirituali universali" presenti nelle tradizioni orientali, come Paradˆsha o occidentali come Tula messicana e atlantidea, e Thule greca e iperborea. Inoltre, Guenon mette anche in relazione la funzione di "Re Del Mondo" con quella di Melki-Tsedeq, che secondo l'autore svolge la stessa funzione del primo in ambito giudeo-cristiano.

    Lo scrittore francese cita, a pagina 14, un passo della Bibbia in cui si parla dello stesso Melki-Tsedeq: «E "Melki-Tsedeq", re di "Salem", fece portare del pane e del vino; egli era sacerdote dell'Altissimo ("El Elion"): E benedisse Abramo, dicendo: Benedetto sia Abramo dall'Altissimo, signore dei Cieli e della Terra; e benedetto sia l'Altissimo, che ha messo i tuoi nemici nelle tue mani. E Abramo gli diede le decime di tutto ciò che aveva preso».

    Guenon scrive anche che "Melki-Tsedeq è dunque re e sacerdote insieme; il suo nome significa «re di Giustizia», e nello stesso tempo è re di "Salem", cioè della «Pace»; ritroviamo dunque qui, innanzitutto, la «Giustizia» e la «Pace», cioè proprio i due attributi fondamentali del Re del Mondo", e che Salem "contrariamente all'opinione comune, in realtà non ha mai designato una città, ma che, se la si prende quale nome simbolico della residenza di "Melki-Tsedeq", può essere considerata come un equivalente del termine Agartha".

    Indubbiamente, l'opera di Guenon risulta assai interessante e fondamentale per chi vuole occuparsi della tematica relativa ad Agarthi e alla presunta esistenza di "centri spirituali universali" (simbolici o meno), di cui parlano diverse tradizioni orientali e occidentali".

    Link: http://ghiandolapineale.blogspot.com/2016/...e-i-centri.html

    Edited by X-Files 2 - 6/10/2020, 15:43
     
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8 replies since 13/7/2004, 20:43   447 views
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