1993: Costa d'Avorio: bambino teletrasportato

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  1. AlieNiko
     
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    Il 18 Agosto del 1993 un esile bambino di nove anni di nome N'Doua Kouamé Serge, giunge non si sa come alla Chiesa Cattolica di Sant'Agostino in Yamoussoukro in Costa d' Avorio dove viene ricevuto dal seminarista Koumoué Kauadio J. Clement, che lo vede soppraggiungere poco prima di pranzo.
    Clemente poco dopo dirà a Kambiré Elie del giornale "Ivoir' Soir" che hanno visto il ragazzo a pochi metri dal loro edificio e che gli hanno chiesto da dove venisse ma questi non ha risposto.
    Così inizia la storia riportata dalla rivista dell'insolito "Fortean Times" circa i teletrasporti multipli di cui il bambino sarebbe stato testimone involontario.
    Fin dall'inizio ritroviamo una serie di elementi a noi familiari, che ho riportato in maniera più analitica in altre pagine, lasciando a voi per il momento di analizzare il racconto liberamente, visto anche i pochi dati a nostra disposizione.
    Il seminarista Clement, visto che il bambino non risponde alle sue domande, consulta il padre superiore Emile Kouakio che suggerisce di dar da mangiare un pò di pane e latte al bambino, ma "segretamente corretto con un pò di acqua santa".
    Di questa strana procedura non viene data alcuna spiegazione, resta di fatto che con molto senso del dovere Clement esegue gli ordini ricevuti.
    Il ragazzo mangia il cibo e poi se ne va, ma fa ritorno la sera stessa.
    Essendo "buoni cristiani" gli offrono nuovamente da mangiare ed un letto in cui dormire.
    Lo alloggiano perciò nel negozio-spaccio della Chiesa, ma prima di chiuderlo a chiave per la notte, padre Kouakio gli mette al collo una croce ed un rosario. Altro atto che nel racconto non ha una spiegazione apparente.
    Dice Clement: "Il padre ha benedetto la croce ma non il rosario, ed il mattino dopo i risultati furono inesplicabili. Al mattino presto Serge era scomparso e non era più nel suo letto".
    Infatti è impossibile trovare il ragazzo da qualche parte.
    Forse ha trovato la chiave, si domanda incredulo il seminarista Clement.
    I missionari interrogano il ragazzo, che confessa che mentre stava dormendo uno "strano essere dalla faccia bruciata", gli è apparso verso le due di mattina e lo ha portato lontano in una casa molto grande.
    Qui un'altra entità alata è venuta in suo aiuto.
    Le due creature si sono combattute, ed infine l'essere alato ha vinto sulla creatura dal volto bruciato.
    Finito il racconto il ragazzo viene fatto salire in auto dove gli viene unta la fronte con un unguento e poi, una volta immerso il suo rosario nell'acqua gli viene rimesso attorno al collo.
    In effetti il racconto di Serge è stato interpretato da padre Kouakio come una battaglia tra un angelo ed un demonio, avvenuta a causa del fatto che egli non ha benedetto il rosario la notte precedente.
    In quell'occasione il guardiano aveva detto di essere stato svegliato alle due dal suono del clacson dell'auto del prete.
    Ma aveva trovato l'auto vuota con le luci accese.
    Il giorno seguente il 19 Agosto, Clement domanda al guardiano di controllare il ragazzo mentre fa colazione. Poco dopo accorre dicendo che il ragazzo è di nuovo miracolosamente scomparso.
    Dice che ha voltato un'attimo la schiena e che quando si è rigirato il ragazzo non c'è più.
    Più tardi quando ritrovano l'ostinato Serge, gli chiedono spiegazioni della sua nuova scomparsa.
    Dice che appena finita la colazione ha udito voci di bambini provenire da fuori.
    Mentre passa davanti alla chiesa, alla ricerca di questi bambini per giocare con loro, una forza misteriosa lo spinge all'interno.
    Qui vede "una luce rossa che lo ipnotizza per diversi minuti inchiodandolo sul posto". Ascolta poi delle voci che forse gli parlano in arabo o ebraico.
    La forza misteriosa infine lo abbandona e può così uscire dalla chiesa.
    Questi sono gli eventi che attirano l'attenzione di padre Kouakio sul ragazzo e che lo conducono a scoprire altri fatti della straordinaria giornata che ha preceduto il suo arrivo alla chiesa di Sant'Agostino.
    Con l'aiuto del reporter Kambiré Elie, il padre scopre infatti che l'ultimo luogo di Serge è stato la casa del commissario Kassi Edgard Eloh di Yamoussourko dove è stato per due settimane.
    Il commmissario racconta che Serge giungeva da Duékoué a 250 chilometri di distanza.
    E' stato trovato in stato confusionale in strada e condotto alla stazione di polizia.
    Con l'assistenza del ragazzo riescono a stabilire anche se in modo incerto gli itinerari dei suoi viaggi, ma la sequenza degli eventi non è del tutto chiara.
    Il primo "volo misterioso", come li chiama Serge, è avvenuto nel 1989, a soli 5 anni di età, a Tiassalé dove vive col padre.
    Giocando a pallone con gli amici cade, si ferisce e viene quindi trasportato all'ospedale, ma improvvisamente si ritrova a San Pedro a 320 chilometri di strada.
    E' il padre che va a recuperarlo, ma il ragazzo "salta" ancora , questa volta a ben 660 chilometri, lontano dalla città di Odienné.
    Da quel momento Serge contro la sua volontà diviene un "nomade teleportato" che appare in diverse città tra cui Duékoué, Arrah, Dimbokro, Séguéla e Abidjan.
    Ad Arrah , Serge accompagnato da Adou Kouamé, direttore del Collegio Paolo VI, dice agli inquirenti il nome del padre del ragazzo, e chiede loro di studiare il ragazzo alla ricerca di una conferma dello strano racconto dell'incidente.
    Kambirè Elie dell' "Ivory Soir" menziona il fatto che gli sia stata effettivamente riscontrata una distorsione.
    Il ragazzo indica ai due inquirenti un numero di telefono attraverso il quale contattano il prefetto Djabia di Séguéla, con il quale rimettono poi insieme i pezzi della giornata di Serge.
    Precedentemente al suo arrivo a Séguéla il ragazzo era stato presso i coniugi Bilé, entrambi membri della setta del Rinnovo Carismatico, nella città di Dimbokro a 360 chilometri, oppure 275 chilometri in linea d'aria, se si vuole considerare il "volo" del ragazzo.
    La signora Bilé decide di riaccompagnare il ragazzo, ma durante il tragitto ha un'incidente durante il quale muore. Ovviamente non viene riscontrata nessuna traccia del ragazzo sul luogo dell'incidente.
    Non sappiamo come mai Serge viene in seguito visto su un'auto vicino ad Abidjan a 235 chilometri dal luogo.
    Alcuni testimoni affermano che Serge ha rovesciato un auto in un garage di Riviera, prima di essere fermato.
    Serge afferma che era fuori di sé come posseduto da uno spirito o da una forza soprannaturale.
    Certo anche la rivista Fortean Times non manca di rilevare come sia la giornata con la signora Bilé, che le sue successive apparizioni ad Abidjan, sono assai poco chiare.
    I commenti del ragazzo all'accaduto sono molto semplici: "Non lo so. Un attimo sono qui, e subito dopo mi ritrovo in un'altra città. Devo chiedere dove sono."
    Comunque ora ha almeno un piano chiaro: vuole restare lì col prete ed un giorno farsi prete lui stesso.
    Da parte sua padre Kouakio esprime un punto di vista tradizionale circa i teletrasporti del ragazzo: "Credo sia posseduto da un Demonio, uno spirito malvagio che subito lo teletrasporta. Un potere al servizio del Malvagio. Prova ne è la storia della morte della signora che lo riportava a casa, e gli auspici di malattia nella vita di questo ragazzo".
    Di questi "auspici di malattia" a cui accenna non abbiamo alcun dato preciso riportato dal giornalista Elie.
    Per ora il prete sembra aver evitato la scomunica al ragazzo: bontà sua.

     
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    Wow!!! Fantastico, sarà il teletrasporto il mezzo di locomozione del futuro?

    Scherzo, è allucinante, non vorrei trovarmi nei panni di quel povero ragazzo......
     
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  3. Mr.O
     
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    Strana storia,povero ragazzo.
     
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  4. Sandopep
     
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    CITAZIONE (Mr.O @ 7/6/2004, 18:54)
    Strana storia,povero ragazzo.

     
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  5. Natale3
     
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    È tutto vero io lo conosciuto a Arrah, in quel tempo poverino che non si ricordava proprio nulla
    Un giorno era andato con la bicicletta di uno dei bambini di Adou e poi non è più tornato ma la bicicletta c'era ...un mondo davvero strano...
     
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  6. Sputnik 1
     
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    CITAZIONE (Natale3 @ 29/3/2017, 20:06) 
    È tutto vero io lo conosciuto a Arrah, in quel tempo poverino che non si ricordava proprio nulla
    Un giorno era andato con la bicicletta di uno dei bambini di Adou e poi non è più tornato ma la bicicletta c'era ...un mondo davvero strano...

    Come, scusa? Non ho mica capito.
     
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5 replies since 6/6/2004, 23:29   237 views
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