Ingannati dalla scienza?

bufale e contro bufale

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  1. Al Rami
     
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    Nessuno scienziato accetterebbe di nascondere qualcosa di sensazionale, anche a costo di scardinare il sapere costituito. Pensare il contrario significa credere che tutti gli scienziati sono in cattiva fede, e che solo quelli che parlano di cose alternative sono quelli seri. Questo è un pregiudizio. Quella dello scienziato o dei governi che nascondo la verità è una bufala, cioè una moda moderna nata sul web.

    Se esistono prove a supporto di una data cosa, non c'è trippa per gatti nemmeno per il più autorevole degli scienziati. È chiaro che ci sono scienziati che dicono un mucchio di sciocchezze quando parlano di un argomento che non gli compete, come per esempio l'astrofisico che parla di astrologia. Che cavolo ne sa? Su cosa basa i suoi giudizi? Su quel che sa della materia; e a meno che non sia un astrologo, non sa nulla.

    La storia ci insegna che la scienza è in continua evoluzione ed è per questo che è insostenibile l'idea di chi dice che la gente non accetta le nuove nozioni. Non siamo ai tempi del medioevo, siamo ai tempi di Kuhn, di Feyerabend, di Popper, dove il metodo scientifico della falsificazione nasce apposta per aiutarci il più possibile all'individuazione della verità, e non a nasconderla. Ciò che si nasconde non sono le verità scientifiche. Se fosse così allora saremmo ancora ai tempi del geocentrismo.

    I libri di storia e di scienza sono stati riscritti centinaia di volte. Ma il cospirazionista non prende in considerazione questa cosa.

    La gente potrà accettare qualcosa di diverso da quel che dice il sapere scientifico accademico? Certo che sì, se il nuovo sapere trova conferme e prove. Lo abbiamo fatto sempre nel corso della storia! Ci vuole del tempo per scardinare i vecchi paradigmi; ma alla fine ci si arriva.

    Questa storia che la verità ci è stata nascosta, è una moda di facebook perché fa piacere, a chi non ha mai aperto un libro, credere di saperne di più di chi invece studia da anni. Dal punto di vista psicologico, penso si tratti di un fenomeno che nasca dalla necessità di ristabilire una sorta di equità cancellando le gerarchie: tutti sono sullo stesso livello, cioè vorrebbero esserlo.

    Le prove devono essere veramente valide e convincenti per far cambiare idea. Naturalmente, dall'altra parte ci deve essere pure una persona veramente preparata che conosca almeno le basi della ricerca scientifica. Se uno studioso non cambia idea è perché le prove sono deboli, scarse o non ci sono affatto, anche se per gli inesperti possono sembrare assolutamente convincenti. Può essere che chi riceve l'informazione non ha studiato abbastanza e quindi il suo giudizio valutativo non fa testo. Ma non è di sicuro il semplice lettore di Facebook che può avere voce in capitolo per decidere ciò che è convincente o no dal punto di vista scientifico. Questo sarebbe di un'arroganza mostruosa.

    Certe cose bizzarre possono convincere gli utenti su facebook che non hanno una laurea o che non sanno abbastanza di una certa tematica. È molto facile influenzare l'opinione pubblica se si parla di cospirazione, segreti, misteri. Questo non significa che parlare di mistero significhi imbrogliare; anzi! Come detto prima, la scienza si nutre di misteri da svelare; ma quel che dico è che ci sono anche i ciarlatani che vogliono ingannare la gente, appunto parlando di cose che affascinano. Ce ne sono tanti altri invece più onesti; ma è difficile riconoscere il ciarlatano dagli altri più seri.

    Senza una laurea, cioè senza una specifica competenza riconosciuta, non si può trattare un certo argomento. La laurea attesta che si sono apprese certe competenze. Chi non ha la laurea non può provare di aver appreso gli strumenti utili per poter fare ricerca, e quindi potrebbe credere di fare le cose per bene mentre sbaglia tutto. Certo, esistono laureati che non capiscono nulla; ma queste sono eccezioni. In realtà, se parliamo di ricerca, ogni laureato avrà gli strumenti per farla; mentre chi non ha mai aperto un libro non si può improvvisare ricercatore. Ma gli utenti di Facebook e del web fanno molta fatica a comprendere questa cosa così semplice.

    Chi non ha la laurea su che cosa basa la sua conoscenza? Su qualcosa che egli stesso reputa valido? Ma senza una formazione adeguata come fa a riconoscere ciò che è valido da ciò che non è valido? Qualcuno ha già pronta la risposta: c'è chi ha una razionalità innata e quindi, anche senza studiare può capire tutto. La risposta è di una tale ingenuità che mi lascia sconcertato. Nonostante una certa predisposizione a essere razionali, ogni essere umano commette errori di ragionamento che spesso avvengono inconsapevolmente; le cosiddette fallacie logiche. Per questo, anche se si disponesse di una ferrea logica razionalità, non sarebbe sufficiente senza un'adeguata preparazione.

    Ogni scienziato sa già che il suo percorso è in evoluzione e c'è sempre da migliorare le conoscenze apprese. C'è un'idea comune che gli scienziati siano persone che si fissano su cose che non valgono e non si evolvono. È una visione distorta della realtà. Non sono tutti come Cecchi Paone che si limitano a ripetere certe nozioni e che vivono di certezze assolute, senza un minimo di elasticità mentale.

    Hanno plagiato e manipolato facendo vedere gli scienziati come creduloni che si fissano a ripetere a pappagallo quello che c'è scritto sui libri. E allora quali libri bisognerebbe studiare se tanto è tutto una bugia? Per fortuna voi non siete tutti plagiati e manipolati dalla disinformazione... Per fortuna c'è chi ha gli occhi aperti alla consapevolezza della realtà.

    Un soggetto che non è laureato o che non ha una certa cultura, come fa a sapere che sta facendo le cose nel modo giusto? Si autoproclama razionale? Non funziona così cari amici.

    Einstein, che oggi è ritenuto l'esempio di genialità da tutti, o quasi, per raggiungere certi risultati ha dovuto laurearsi, studiare quei testi che la gente condanna come falsi e inutili, ha dovuto studiare la logica della ricerca scientifica per imparare a divenire più razionale e per aumentare la sua predisposizione a capire le cose più velocemente. Infine ha prodotto qualcosa di nuovo che è entrato nei libri di scienza. Allo stesso modo, le teorie di Einstein, Plank, etc. etc. hanno mutato anche la filosofia, e i filosofi ed epistemologi, cioè i filosofi della scienza, hanno dovuto rivedere le vecchie concezioni filosofiche e ricostruire il tutto, così è venuto Popper e Feyerabend, Derrida etc. etc.

    La scienza progredisce e non c'è nessuno che nasconde la verità. Non esiste nulla che possa scioccare la mente comune dato che non c'è alcun freno al progresso della scienza. Se ci fosse stato un freno, allora pure Einstein sarebbe stato frenato e ancora ci troveremmo al medioevo. Quindi, in conclusione, stanno INGANNANDO la gente facendogli credere che c'è qualcuno che vuole nascondere la verità.

    Quel che voglio spiegare è che è inutile negare il valore della scienza se nemmeno la si conosce!!! Per accettare o non accettare qualcosa bisogna prima conoscere. Senza conoscenze, cosa criticare? Come si può essere veramente obbiettivi senza conoscere????
    Boooooooooooooo!

    Senza uno studio delle metodologie di ricerca, senza lo studio della logica e della filosofia della scienza, come si può essere veramente obbiettivi a riguardo di una data tematica? Come si pretende di giungere alla verità?

    Nessuno che non sia onesto mi risponderà, perché nessuno vuole veramente studiare, perché in partenza si esclude la validità di certe nozioni. Questo è antiscientifico: è solo il pregiudizio degli utenti del web, pigri e arroganti. Fortunatamente non tutti siete così! Siete abbastanza saggi e maturi da osservare le cose con maggiore intelligenza, consapevolezza.

    IN SINTESI:


    1) Naturalmente, dall'altra parte ci deve essere pure una persona veramente preparata che conosca almeno le basi della ricerca scientifica. (LA LAUREA E' UNA CREDENZIALE IN PIU' PER AVERE FIDUCIA MA NON E' LA CONDIZIONE SUFFICIENTE; VICEVERSA NON AVERE LA LAUREA E' UNA CREDENZIALE IN MENO PER DARE FIDUCIA).

    2)Certe cose bizzarre possono convincere gli utenti su facebook che non hanno una laurea O CHE NON SANNO ABBASTANZA DI UNA CERTA TEMATICA. (IL FATTO DI SAPERNE ABBASTANZA PUO' ESSERE VALUTATO DAGLI ESPERTI, MA PURTROPPO NO DA CHI NON HA COMPETENZE)

    3)Chi non ha la laurea non può provare di aver appreso gli strumenti utili per poter fare ricerca, e quindi potrebbe credere di fare le cose per bene mentre sbaglia tutto. Certo, esistono laureati che non capiscono nulla; ma queste sono eccezioni (E NON LAUREATI CHE POSSONO SAPERE, E ANCHE QUESTE SONO RARISSIME ECCEZIONI)

    4)Molto dipende dal modo con cui si afferma qualcosa. Un non laureato che afferma di essere esperto di psicologia, per esempio, dovrebbe dimostrarlo a chi è esperto; ma non può dimostrarlo a chi non ha le competenze per valutare, ossia il lettore medio del web. Per questo è necessaria la Laurea che pure non è condizione sufficiente per dimostrare di aver appreso certe nozioni. PERTANTO, IL NON LAUREATO DOVREBBE AVERE L'UMILTA' DI TACERE O DI CITARE o di richiedere la supervisione di un laureato.

    Questo è in conclusione il mio vademecum dell'onestà per far progredire la vera conoscenza e per affrontare le tematiche del mistero con maggiore consapevolezza e intelligenza: studiare, studiare e ancora studiare la scienza per EVOLVERLA.

    Edited by Al Rami - 24/10/2016, 14:31
     
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