Programma Spaziale Taurus

Astronauti americani già sulla Luna nel 1966? Tre anni prima dell'allunaggio ufficiale?

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    © L. Scantamburlo - www.angelismarriti.it
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    Articolo di Luca Scantamburlo.

    Una missione spaziale militare precedette di tre anni la missione Apollo 11, che fu soltanto una messinscena?

    Anni fa (2011) divulgai al pubblico un comunicato stampa inerente l'esistenza del cosiddetto Progetto SoleRosso ("Project RedSun"): un classificato progetto militare di colonizzazione di Marte che sarebbe stato portato a compimento da Stati Uniti d'America ed Unione Sovietica nell'ambito di una cooperazione internazionale, negli anni '70 del secolo scorso, in piena Guerra Fredda e lontano da occhi indiscreti. Cooperazione internazionale a livello scientifico già nota a suo tempo, ma che avrebbe avuto dunque un secondo livello (segretissimo) oltre a quello di dominio pubblico che condusse al noto Apollo Soyuz Test Project del luglio 1975 (pochi sanno che tale test nello Spazio era conosciuto come Apollo 18 in alcuni ambienti NASA). Nell'ultimo messaggio di corrispondenza elettronica (e-mail) che ebbi nell'estate 2010 con il mio privilegiato interlocutore europeo, prima fonte delle mie informazioni, oltre a fornirmi informazioni su tale progetto di esplorazione e conquista spaziale del Pianeta rosso (Marte), mi confermò anche i nomi dell'equipaggio della missione lunare Apollo 19 (ricordo che Apollo 19, stando alle testimonianze da me raccolte e analizzate sin dall'anno 2007, fu una missione riprogrammata dopo la sua cancellazione per motivi di budget, e che divenne una segreta missione "Orange", NASA-DoD (una "Missione Arancione", NASA-Dipartimento della Difesa), sotto l'egida americano-sovietica, e che ebbe un drammatico incidente nello Spazio nel febbraio 1976 nel tentativo di raggiungere la Luna per allunare sul lato nascosto). Il mio interlocutore europeo - con il quale da anni ho perso i contatti - mi confermò anche la presunta identità del Comandante di Apollo 19, da me già nota a causa della ammissione dello stesso protagonista.

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    Tale mia fonte da me denominata "bravoxsierra24", mi espresse anche alcune perplessità sui video diffusi in Rete nel 2007 e 2008 dal discusso individuo chiamato "retiredafb". Video e documenti in relazione alla missione Apollo 20 dell'agosto 1976 (poiché alcuni filmati erano stati, a suo dire, "pesantemente manipolati digitalmente"), ma mi confermò che le due missioni spaziali Apollo 19 e 20 erano avvenute realmente e segretamente nel febbraio ed agosto 1976. Egli mi diede anche ulteriori informazioni sulle già note e precedenti missioni Apollo della NASA, dando ragione ai sospetti già espressi da molti ricercatori e giornalisti di tutto il mondo (ricordo fra i più noti William "Bill" Kaysing attivo nei decenni precedenti - autore di Non siamo mai andati sulla Luna. Una beffa da 30 miliardi di dollari, Cult Media Net edizioni, 1997, traduzione di We Never Went to the Moon, sulla edizione USA 1987, ma pubblicato per la prima volta in USA nel 1976 - e più recentemente con le interviste ed indagini condotte dall'incalzante ed arrembante Bart Sibrel). Il mio interlocutore europeo definì la prima storica missione lunare come "la grande farsa dell'Apollo 11", a suo dire portata a termine con grande maestria da un "gruppo di scienziati, astronauti e strateghi militari" (questo, commentai io già allora, non implica necessariamente che gli Americani non abbiano messo piede sulla Luna in tempi e luoghi diversi da quelli dichiarati). Alcuni cenni da egli fatti alla sua vita lavorativa sembrarono indicare un trascorso di uomo in divisa, con le stellette, al servizio del Ministero della Difesa di uno Stato europeo (che omisi per limitare al massimo i dettagli sulla sua identità).

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    L'interlocutore della Rete chiamato "moonwalker1966delta" (Youtube, Google) con cui io rimasi in contatto per alcuni anni, dal 12 maggio 2008 fino al 30 luglio 2012 - poi ridenominato "John Moonwalker" nella comunità di YouTube e dichiarato Comandante di Apollo 19, ed ex astronauta dei Programmi Gemini ed Apollo - mi confermò, da me interpellato in proposito, le straordinarie rivelazioni di questa gola profonda europea che mi passò informazioni sul "Progetto SoleRosso". Anzi, molto stupito che io possessedessi tali informazioni molto riservate, egli volle aggiungere alcune cose sul programma spaziale americano. Decido finalmente di rivelarle al pubblico con il presente comunicato, giudicando che i tempi siano oramai maturi per una migliore comprensione delle zone d'ombra della storia della conquista lunare, e della conquista spaziale avvenuta sotto egida militare, avvenuta parallelamente a quella civile e scientifica. Sottolineo anche che John Moonwalker - alcuni mesi dopo le nostre comunicazioni a proposito delle missioni segrete su Marte - caricò in Rete nel 2012 un filmato in 16 mm che documenterebbe la seconda missione RedSun inviata su Marte (risalente al 1973, ed intitolata "ISV Columbus", cfr. canale YouTube di "John Moonwalker").

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    Decido oggi di uscire allo scoperto con le informazioni di cui sono stato messo al corrente anni addietro anche perché dall'estate 2012 ho perso qualunque contatto con "moonwalker1966delta" / alias "John Moonwalker". Se egli è realmente l'ex astronauta dei Programmi Apollo e Gemini che ha ammesso di essere con me - si avvicina oramai all'ombra del viale dei cipressi per ragioni anagrafiche (essendo più che ottantenne), anche se mi auguro viva ancora anni felici con la sua famiglia ed i suoi amici.
    Si tratta di informazioni che potrebbero davvero mettere a posto numerosi tasselli di un mosaico storico estremamente complesso, che vide a suo tempo interessi geopolitici, economici, militari e di prestigio nazionale ed ideologico, sovrapporsi ed intrecciarsi in un groviglio difficile da dipanare. Vittima più o meno consapevole - come sempre accade in questioni di politica estera e di conflitto bellico "freddo" o "caldo" esso sia - fu ed è ancora oggi la verità storica. Il principale motivo per cui ho ritardato la loro divulgazione è dovuto ad una mia estrema prudenza, in quanto non solo vi ho riflettutto a lungo, ma ho anche atteso di meglio comprendere la validità o meno di altre informazioni di cui sono stato destinatario negli ultimi anni, e fornitemi da altri insider, alcuni dei quali ho anche incontrato di persona e che sembrerebbero - ma solo in parte - confermare il tutto. Alcuni di tali personaggi sono stati mossi da buona fede, altri probabilmente sono invece stati spinti da scopi non meglio identiticati, ma in ogni caso con l'obiettivo di depistarmi e screditarmi. In entrambe le possibilità, è evidente che la storia di Apollo 19 e 20, e del Progetto SoleRosso, ha a che fare con questioni di sicurezza militare, di pagine nascoste della storia dell'astronautica e di scoperte scientifiche rivoluzionarie, rimaste ancora inedite.


    Con questo mio comunicato non voglio esprimere alcun giudizio morale, né accusare di essere menzogneri astronauti e cosmonauti, autorità civili e militari statunitensi e sovietiche, e dunque di aver mentito all'opinione pubblica mondiale. Come si vedrà dalle informazioni che presenterò nel contesto della testimonianza che mi è stata offerta, il quadro che emerge è complesso, e non necessariamente la probabile farsa dell'allunaggio di Apollo 11 fu soltanto una mera e colossale menzogna propinata ai mass media e ad oltre un miliardo di telespettatori degli anni '60 del secolo scorso. Il buon senso suggerisce che difficilmente i Sovietici avrebbero taciuto la cosa: evidentemente, un fondo di verità sull'allunaggio del modulo lunare Eagle, nel luglio 1969, doveva esserci. Ed infatti c'è ma in maniera davvero inaspettata, come vedremo.
    Rilascio le seguenti informazioni anche alla luce della mia testimonianza offerta per il documentario video intitolato Packing for Mars (USA, 2015, Producer/Executive Producer Tonia Madenford, info: www.PackingForMarsMovie.com), diretto dal regista canadese Frank Jacob, in cui ho anticipato per sommi capi, e per la prima volta pubblicamente, quanto sto per divulgare.
    Ecco le informazioni che "moonwalker1966delta" mi fornì nel marzo 2011 attraverso i nostri contatti di messaggistica YouTube, e che rivelo in dettaglio qui per la prima volta, usando il condizionale in quanto sono ovviamente necessari altri riscontri, testimonianze e controlli incrociati prima di - eventualmente - avvalorarne il contenuto:
    - il "Programma Spaziale Taurus" ("Taurus Space Program") sarebbe il nome originale del programma spaziale lunare sotto egida militare USA che per primo approdò sulla Luna con un equipaggio umano, e che fu approntato parallelamente a quello ufficiale chiamato Apollo; Taurus fu portato avanti sin dall'anno 1962, e fu coronato con successo nel 1966;
    - il razzo vettore della missione Taurus che avrebbe portato al primo sbarco lunare umano nell'anno 1966, fu un razzo denominato "Apollo D-2", della General Electric; tale razzo vettore diventò successivamente il celebre Saturno V, ma esso era già stato testato 4 volte prima di essere usato nel programma Apollo della NASA;
    - l'allunaggio della missione Taurus del 1966 non avvenne nella cosiddetta "Base Tranquillità" (nel Mare Tranquillitatis, faccia visibile della Luna), ma in un altro sito di allunaggio (ignoro quale sarebbe stato prescelto);
    - le ragioni di tale classificato programma spaziale militare, sarebbero da cercarsi nella "Space Race", la corsa allo Spazio delle due superpotenze USA ed Unione Sovietica: gli Americani erano spaventati da un possibile fallimento in diretta televisiva della missione spaziale Apollo, pertanto avrebbero deciso - con la complicità e con il consenso dei vertici istituzionali governativi - di presentare all'opinione pubblica un colossale inganno mediatico, una farsa, forti anche del fatto che vi sarebbe stato un allunaggio segreto statunitense ben prima che partisse la missione di conquista lunare Apollo 11 (datata, come noto, 16-24 luglio 1969);
    - le immagini televisive di Neil Armstrong e Buzz Aldrin che toccano il suolo lunare il 20 luglio 1969, dopo lo sbarco del modulo LM chiamato Eagle (Aquila) della missione Apollo 11, non sarebbero state immagini di riprese effettuate e trasmesse in diretta, né ritrarrebbero il primo passo sulla Luna, né la discesa dalla scaletta del LM dei due celebri astronauti, ma sarebbero in realtà immagini di registrazioni video del reale primo sbarco sulla Luna, avvenuto nel 1966 da parte di 2 astronauti militari statunitensi (sulla cui identità non è mi è stato rivelato nulla), membri del suddetto Programma Taurus;
    - Aldrin ed Armstrong partirono - assieme a Mike Collins - realmente per andare in orbita con Apollo 11, ma non avrebbero raggiunto la Luna e sarebbero rimasti in orbita fornendo comunicazioni radio e video false dalla loro navicella spaziale, e tutto ciò in accordo con i Russi, che furono informati della cosa, stando alla mia fonte;

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    - la mia fonte mi scrisse che esistono numerosi video in Rete che smontano le testimonianze video ed audio di Apollo 11: stando a quanto da egli confidatomi, il 95 % delle foto che attesterebbero la missione Apollo 11 sulla Luna, sarebbero state realizzate in uno studio/set fotografico e cinematografico, e l'audio degli astronauti dalla Luna sarebbe stato pre-registrato;
    - sempre la mia fonte nordamericana e protagonista di Apollo 19 - "moonwalker1966delta", oggi solo "John Moonwalker" - mi confermò nel luglio 2012 quanto già avevo sospettato a riguardo della identità di "retiredafb", rivelandomi il suo nome e cognome autentici (Rutledge è il corretto cognome, mentre il "first name" differisce da quello divulgato in Rete da "retiredafb"), i quali si riferiscono ad un personaggio dalla ricca biografia militare, un veterano di guerra pluridecorato; ciò che non avevo compreso del tutto fu il ruolo giocato dall'individuo "retiredafb" utente di YouTube con cui mi confrontai per alcuni mesi in un serrato scambio di messagi privati; egli sarebbe stato una sorta di attore/impostore, il quale avrebbe recitato in Rete per alcuni anni la parte di un sedicente ex pilota di test di volo ed astronauta dell'USAF, forse in collegamento dall'Africa proprio come asseriva, e ciò facendo avrebbe così deliberatamente allontanato l'attenzione dal personaggio storico di nome Rutledge, residente invece negli USA, ed autentico Comandante della missione Apollo 20. Infatti il 6 luglio 2012 il Comandante di Apollo 19 mi confermò quanto sospettavo: "retiredafb" è stato una specie di attore che vive in Ruanda, e ciò è stato fatto per evitare fughe di informazioni non necessarie, per manipolare le reali informazioni esistenti e celate da decenni, secondo quanto stabilito nel progettare la fuga di informazioni (ignoro chi abbia concertato questa rivelazione di Apollo 19 e 20), mentre l'autentico Rutledge - Com.te di Apollo 20 - vive tuttora negli Stati Uniti D'America, da pensionato.
    Naturalmente quest'ultimo dettaglio e rivelazione spiega anche alcune contraddizioni biografiche, dati fuorvianti, materiale video sospetto e contaminato con vecchie riprese di altre missioni, e gli aspetti linguistici sgrammaticati e non coerenti con un madrelingua angloamericano, tutte caratteristiche di "retiredafb" che dall'aprile 2007 sono state palesi a tutti, screditandolo sin da subito agli occhi della opinione pubblica.

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    Tornando invece alla presunta prima conquista lunare (programma spaziale "Taurus"), questi sono aspetti di contro-informazione difficili da digerire, che potrebbero essere liquidati come frutti di un complottismo di bassa lega. Ad esempio, rilevo come l'informazione secondo cui i 2 astronauti militari del Programma Taurus non allunarono nel Mare Tranquillitatis ma altrove, è in contraddizione non solo con la storia ufficiale, ma anche con le evidenze fotografiche prodotte nell'anno 2009 dalla sonda statunitense della NASA chiamata Lunar Reconnaissance Orbiter, in breve LRO, ed in orbita attorno alla Luna. Infatti La Lunar Reconnaissance Orbiter Camera fotografò con una risoluzione di 4 piedi per pixel proprio i siti di allunaggio delle missioni Apollo, e fra questi anche quello di Apollo 11 (luglio 2009), foto in cui è chiaramente visibile un oggetto metallico, abbandonato sulla superficie lunare, simile ad uno stadio di discesa del LM, e coerente con l'abbandono dello stesso alla partenza degli astronauti per fare rientro sulla Terra. Potrebbe darsi che - ammesso e non concesso che sia possibile - solo in un secondo momento qualcuno abbia deliberatamente lasciato cadere o schiantare sulla superficie lunare ammassi di metallo simili agli stadi di discesa dei moduli lunari impiegati nelle missioni Apollo fra il 1969 ed il 1972, e lì rimasti dopo il decollo degli stadi ascensionali del LM? Il tutto allo scopo di dare sostanza alla versione ufficiale della storia astronautica?

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    Nondimeno chiunque voglia esercitare il libero pensiero ed una critica onesta, non potrà esimersi dal riconoscere che una tale ricostruzione storica alternativa a quella ufficiale - per quanto difficile da accettare per ora senza altri riscontri, testimonianze e prove documentali - è in grado di mettere d'accordo sia chi afferma che siamo stati sulla Luna nei termini e nei tempi raccontati dalla NASA, sia chi contesta questa verità storica ufficiale, affermando che le missioni spaziali, ed in particolare la Apollo 11, non siano mai avvenute realmente con uno sbarco lunare. Tutto ciò spiegherebbe anche la strana uscita di scena di Aldrin ed Armstrong, i principali protagonisti dell'allunaggio di Apollo 11, i quali dopo pochi anni si ritirarono a vita quasi privata, concedendo raramente interviste, ed affrontarono sul piano personale numerosi problemi (in particolare Buzz Aldrin, alle prese con depressione ed alcolismo, poi fortunatamente risolti).
    Il fatto che esista del materiale fotografico della NASA dubbio, non significa però che gli astronauti USA non siano sbarcati sulla Luna in tempi e luoghi diversi rispetto alla versione ufficiale (come molti ricercatori da anni sospettano). Come già da me sottolineato in passato, ritengo - viste le conferme indirette raccolte - che tale controversa testimonianza del Programma Spaziale Taurus sia degna di essere presentata al pubblico, e sia nel supremo interesse dell'opinione pubblica mondiale conoscerla, anche qualora vi siano soltanto alcuni fondamenti di verità. Per quanto sconcertante, non penso che essa possa mettere a repentaglio delle vite, né la sicurezza nazionale di alcun Stato coinvolto, essendo oramai trascorsi più di quarant'anni dai fatti di allora.
    Naturalmente per salvaguardare le mie fonti, mantengo ancora il riserbo sia sul presunto Comandante di Apollo 20 (l'autentico Rutledge, non l'attore "retiredafb", che comunque è venuto in contatto con materiale ed informazioni che sembrano classificate ai massimi livelli), sia sul presunto Comandante di Apollo 19 (il quale ha già comunque fornito al pubblico più attento e preparato nell'ambito della storia dell'astronautica, sufficienti indizi ed elementi per comprendere di chi si tratti); mantengo anche riserbo - sempre per motivi legati alla deontologia ed alla protezione della fonte - sull'individuo europeo da me chiamato "bravoxsierra24".
    Le parole del Comandante di Apollo 19 ("moonwalker1966delta") da me lette per il già menzionato documentario video di Frank Jacob (Packing for Mars, USA, 2015), ben esprimono i sentimenti ed i pensieri di un tale complesso quadro storico, soprattutto dei protagonisti di allora:
    "There was a time when the persons who deserves the highest honors remained hidden to serve their country while the persons who were just actors got the best and high honors. We cant' blame'em obviously, that was their duty"
    "moonwalker1966delta", Apollo 19 CMDR,
    Messaggio YouTube a Luca Scantamburlo, 24 gennaio 2009
    Questo mi fu anticipato da "moonwalker1966delta" addirittura il 24 gennaio 2009 (e già allora intuii qualcosa di importante, in relazione al primo sbarco sulla Luna), e confermato in dettaglio soltanto nell'anno 2011, nel corso dei nostri contatti di messaggistica di YouTube. Il Comandante di Apollo 19 mi confidò allora che questa potrebbe essere un'altra grande rivelazione per "everyone who deserves to know the truth".
    Per quanto riguarda il presunto ruolo della General Electric nella costruzione del razzo vettore che avrebbe portato astronauti militari sulla Luna già nel 1966, in gran segreto, faccio notare che nella letteratura dedicata alla missilistica ed all'astronautica, la General Electric è menzionata più volte: ad esempio fu una delle prime aziende dell'industria aerospaziale coinvolte nei progetti della corsa allo Spazio e nei programmi missilistici della Difesa americana: alla fine degli anni'50 viene citata come la società incaricata della costruzione degli ordigni di propulsione del primo satellite artificiale americano (cfr. pag. 269, Missili e satelliti. prime tappe dell'astronautica, di C. Mennella, Sansoni, Firenze, I edizione novembre 1957, III edizione aggiornata, febbraio 1962). La farsa dell'Apollo 11 - narrata con una rappresentazione mediatica che avrebbe mescolato immagini autentiche (Programma Taurus, 1966) con immagini provenienti da un set cinematografico - si ricollega coerentemente con la "Simulazione Progetto Apollo", l'ASP (l'Apollo Simulation Project, NASA-DIA) di cui parlò Bill Kaysing nel suo libro. A mio avviso, mentre io non ho dubbi che gli equipaggi delle missioni Apollo 12, 14, 15, 16 e 17 raggiunsero la superficie lunare e vi misero piede - sebbene esistano delle mie riserve sui reali obiettivi di tali missioni e su quanto realmente fotografarono e filmarono - credo che la storia di Apollo 11 come una sofisticata messinscena recitata e trasmessa in mondovisione, sia una ipotesi più che plausibile.

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    Questa verità storica alternativa a quella ufficiale, potrebbe ben spiegare le enigmatiche parole pronunciate pubblicamente nell'anno 1994 dal Neil Armstrong (già astronauta con Gemini 8, prima di Apollo 11), durante una cerimonia commemorativa nel venticinquesimo anniversario dell'allunaggio di Apollo 11:
    "[...] There are great ideas undiscovered, breakthroughs available to those who can remove one of the truth's protective layers"
    Neil Armstrong
    USA, 1994, NBC News, archivi video
    A cosa ed a chi si riferiva Neil Armstrong quando parlava di "grandi idee non scoperte", e di clamorose scoperte disponibili a "coloro che sono capaci di rimuovere uno degli strati protettivi della verità"? Nella mia opinione le sue criptiche affermazioni, evidentemente nascevano da un obbligo morale che provava nell'intimo, e da un peso che si portava sulla coscienza da troppo tempo: in quanto uomo fedele ai giuramenti prestati ed alla bandiera sotto la quale aveva servito, era tuttavia consapevole che qualche importante verità storica veniva celata ingiustamente al pubblico, ed egli si sentiva pertanto in dovere di dare qualche indizio senza rompere il suo giuramento di segretezza. Forse proprio perché ne era stato diretto protagonista? I cittadini - specialmente statunitensi ma non solo essi - potranno se lo vorranno, rivolgere delle richieste formali tramite il FOIA americano (formulando una "FOIA request", cfr. Legge "Freedom of Information Act") alle agenzie federali ed agli enti governativi più opportuni, cercando informazioni su questi presunti programmi spaziali classificati del Dipartimento della Difesa USA: "Taurus Space Program" e "Project RedSun", rispettivamente aventi come obiettivo la Luna e Marte. Naturalmente io non garantisco che trovino qualcosa, né che vi sia qualcosa di interessante e che corrobori le sconcertanti rivelazioni da me divulgate; ma se anche un singolo documento cartaceo che confermi i programmi "RedSun" e "Taurus" - seppur censurato, magari al 99 % - dovesse emergere dagli archivi governativi e venisse ufficialmente rilasciato a seguito di formale domanda FOIA, sarebbe già un piccolo traguardo ed una vittoria per stampa libera e per quanti fra il pubblico desiderano conoscere la verità.

    Luca Scantamburlo
    10 aprile 2016
    curatore ed Autore del sito
    www.angelismarriti.it
    saggista freelance membro delle associazioni: Free Lance International Press (Roma, FLIP);
    International Association of Press Photographers (Miami, IAPP), Reporters sans frontières (Parigi)

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    http://wikileaks.org/plusd/cables/P790011-1247_e.html

    Un documento recentemente pubblicato da Wikileaks parla di una base segreta degli Stati Uniti sulla Luna. I sovietici avrebbero distrutto questo impianto sul finire degli anni Settanta. Purtroppo il documento "non è un documento elettronico, quindi il contenuto completo non è disponibile online".

    https://notiziein.it/wikileaks-unione-sovi...lla-luna-230859

    Edited by X-Files 2 - 7/6/2023, 15:41
     
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