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La notizia ha del sensazionale: in Vaticano verrebbe tenuta gelosamente nascosta una macchina capace di vedere il passato, attraverso una sorta di televisore. Uno strumento scientifico portentoso e fantastico, che potrebbe divenire pericoloso per l'intera umanità: il "cronovisore”, così si chiama la scoperta, captando gli eventi del passato, li farebbe vedere come si sono realmente svolti, svelando anche rischiosi segreti. La macchina sarebbe stata inventata da un ricercatore italiano, padre Pellegrino Alfredo Maria Ernetti, monaco benedettino, conosciutissimo esorcista, musicologo di fama internazionale e scienziato, vissuto a Venezia, nel convento benedettino dell'isola di San Giorgio Maggiore, dove è morto ventidue anni fa, nel 1994.
A rivelare la scoperta è un libro "bomba" appena pubblicato in Francia, a Parigi, dalle Edizioni Albin Michel: "Le noveau mystère du Vatican" (Il nuovo mistero del Vaticano") del teologo francese padre Francois Brune. Brune è un personaggio assai noto in Francia: professore di teologia, ha pubblicato libri di notevole impegno, accolti sempre con grande interesse anche dalla stampa laica. Il suo nome, come quello della casa editrice, sono una garanzia di serietà scientifica e per questo il volume che ha dedicato al cronovisore ha riaperto congetture e discussioni infuocate, diventando una miscela esplosiva.
Della sconvolgente apparecchiatura aveva già parlato intorno agli anni '70 lo stesso padre Ernetti in numerose interviste e pubblicazioni, e ai suoi allievi di prepolifonia al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. La scoperta aveva suscitato un putiferio. Da una parte c'erano infatti sostenitori entusiasti: se era possibile rivedere il passato, la macchina avrebbe sciolto definitivamente tutti i dubbi restanti su eventi fondamentali che avevano cambiato la storia del mondo.
Dall'altra c'erano le persone spaventate: il cronovisore poteva rivelarsi uno strumento pericoloso per carpire segreti e mettere a rischio la sicurezza dell'umanità.
Le discussioni non finivano mai ed erano soprattutto gli uomini di Chiesa i più coinvolti.
Poi improvvisamente il benedettino si trincerò in un rigoroso silenzio, spiegando che aveva ricevuto ordini in proposito dal Vaticano, l'interesse andò lentamente scemando e dopo qualche anno della “macchina del tempo" non si parlò più.
Il libro di padre Brune rivela fatti inediti, retroscena incredibili, dettagli sconcertanti, indica nomi di personalità al di sopra di ogni sospetto, di scienziati famosi, indica date, circostanze precise, riporta documenti straordinari, lunghe conversazioni con padre Ernetti e il tutto, cucito insieme, diventa una valanga documentale cui è difficile fare opposizione.
Il volume dimostra con dovizia di prove che il cronovisore è realmente esistito, anche se l’argomento è, a detta dello stesso autore, ai limiti della fantascienza.
Negli anni '60 un gruppo di scienziati, tra cui padre Pellegrino, sarebbe riuscito a captare le onde visive e sonore del passato concreto ter¬restre, con una macchina che sa¬rebbe in grado di ricostruire non solo i fatti e i detti della vita di cia¬scuno, ma addi¬rittura la storia.
La scoperta parte da un principio di alta fisica: ciascuno dì noi, a mano a mano che passano i secondi, nelle ore, nei giorni, nei mesi e negli anni della vita presente, lascia dietro di sé come una doppia scia, "visiva e sonora", poiché ogni uomo altro non è che energia visiva e sonora. «Tutta la nostra ''fisionomia" -spiega Ernetti nel saggio "Bibbia, teologia; magia e scienza" del 1987- è energia visiva che si sprigiona da noi, dalla nostra epidermide, e tutte le parole che noi diciamo sono energia sonora.
Ora, ogni energia, una volta emessa, non si distrugge più semmai si trasforma, però resta eterna nello spazio aereo. Occorrono strumenti che captino queste energie e le ricostruiscano in maniera tale da ridarci la persona o l'evento storico ricercato: quindi noi avremo tutto il presente nel tempo e nello spazio». Con il cronovisore, racconta Brune, il gruppo di scienziati guidato dal monaco benedettino fece ricerche dapprima su Mussolini, poi su Napoleone, quindi passò ad avvenimenti dell'età romana e assistette alla rappresentazione di alcune famose tragedie. Di una di queste, scritta da Quinto Ennio, che si intitolava "Thiestes" della quale si conosceva solo qualche breve citazione, trascrisse l'intero testo come venne recitato a Roma nel 169 a.C., durante i giochi pubblici in onore di Apollo. Padre Ernetti raccontò a padre Brune di aver visto anche tutto lo svolgimento della Passione, della morte e della Resurrezione di Cristo.
Nel suo libro Brune afferma che la macchina, composta da tre gruppi di elementi, si trova “sequestrata" in Vaticano. Padre Ernetti, spaventato dall'importanza incredibile della sua scoperta, si era confidato con i propri superiori e con le autorità vaticane C'era stata una riunione segreta con il papa e poi, di comune accordo, la macchina era stata ritirata e nascosta in Vaticano. A padre Ernetti era stato imposto di non fare più pubbliche dichiarazioni su quell'argomento, ma non gli era stato proibito di parlarne con gli amici in privato. E così aveva confidato tutto all'amico teologo francese.
Chi scrive ha conosciuto personalmente padre Ernetti, era un sacerdote dotato di grande carisma e umanità. Una persona semplice e onesta, tutta dedita ai sudi studi sulla prepolifonia, sulla pneumofonia e all’attività di esorcista della diocesi di Venezia, carica che ha ricoperto per quasi trent'anni. Non mi ha mai parlato della macchina del tempo. Del resto oggi nessuno ne sa più niente e tutta la vicenda ha assunto un aspetto davvero misterioso. Forse il volume di Brune porterà finalmente alla luce la realtà.
Il Gazzettino del 3 agosto 2002
Articolo di Daniela Ghio
Un link interessantissimo da leggere assolutamente: fisicaquantistica.it
Fonte: contactoparanormal.org
Fonte: unsurcoenlasombra.com
Edited by The Old Man - 29/5/2016, 08:09. -
giancly75.
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Volevo chiedervi, chi sarebbe secondo voi quello con la barba bianca.. . -
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Bella domanda. Tu hai qualche idea? . -
Divilinux.
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Il cronovisore, una macchina portentosa che addirittura capta l`energia "visiva" del passato...ma le immagini sono in bianco e nero. Ma per favore.... . -
Antonia De Cesare.
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@ Divilinux - Hanno scritto che fece delle foto per conservare delle immagini prese dal cronovisore, quindi e normale che siano in B/N dato che l' apparecchio fù inventato nel 1956 ( data presa facendo una ricerca su internet riguardo a questa notizia e vi sono molte fonti ) . -
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Crederci o non crederci? Al di la del semplice dubbio amletico, che fra l'altro è d'obbligo, nelle nostre mani, intendo come conoscenza reale, non v'è nulla. Solo sbiadite considerazioni raccattate qua e la sul web. Certo è che però, la vicenda desta ancora oggi molte curiosità. Tra i fatti reali che accaddero all'epoca, quando P.Ernetti annunciò la sua fantastica invenzione, non si deve dimenticare che la macchina fu presentata da Padre Ernetti nel 1987, durante il Congresso di Riva del Garda, e c'è da dire, fra l'altro che la stessa, con tutto il filmato, in un’udienza privata, fu mostrata al Presidente della Repubblica dell’epoca: Giovanni Gronchi, al Papa Pio XII e ai membri dell’Accademia Pontificia. Da questo momento in poi tutto cadde nell'oblio e lo stesso Ernetti, dopo un iniziale momento di entusiasmo, a cui si permise di rilasciare anche interviste a vari quotidiani, il Vaticano intervenne, costringendo Ernetti al silenzio assoluto su questa vicenda, in quanto poteva rappresentare un vero e proprio “terremoto” all’interno delle Alte Sfere di potere. Il Padre, obbediente a quanto gli venne imposto, si portò dentro la tomba tutti i segreti legati al fantascientifico strumento.
Questo è un altro link davvero molto interessante, con particolari ancora inediti. Vi consiglio di leggerlo. LINK
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gianni8.
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Una cosa sola posso dire a proposito di questa vicenda e cioe' che TUTTI quelli che hanno conosciuto personalmente Padre Ernetti sono concordi nel dire che era un uomo serissimo, di enorme cultura e alieno da ogni forma di mitomania. Ho conosciuto alcuni musicisti che sono stati suoi allievi al conservatorio di Venezia e tutti concordano nel ricordarlo uomo umile nonostante una enciclopedica cultura: mi risulta personalmente strano e abbastanza inquietante questo accostamento fra la sua persona e la notizia del poco credibile cronovisore.... Comunque, sicuramente una vicenda da approfondire. Il celebre esorcista Padre Amorth ne parla spesso e sempre con grande stima: forse si potrebbe iniziare proprio da lui che lo ha frequentato a saperne qualcosa in piu'. . -
dvb.
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Giusto un inciso. Cristo, e i suoi discepoli, se avessero avuto barba folta e capelli lunghi, sarebbero dovuti vivere in un'altra epoca.
Essendo comunque di origini ebraiche, ai tempi non poteva portare la barba. Tant'è che la raffigurazione classica con, appunto, barba e capelli lunghi, viene iniziata ad essere utilizzata tra il IV e il V secolo dopo cristo.
Così, giusto per dire che le foto pubblicate sono di quanto più ridicolo possa esistere.. -
giancly75.
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ci sono altre fonti (Vangeli apocrifi e scritti ispirati..) che possono testimoniare se avessero barba folta o meno. Mi documenterò in tal senso
Di sicuro, né Simone (più basso e tarchiato di Gesù) né Luca (che non conobbe Gesù personalmente). -
Florixia Betelgeuse Ixiaflor.
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Ho la foto da molti anni ,mi hanno detto che e' Pietro...😉 . -
giancly75.
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Ho la foto da molti anni ,mi hanno detto che e' Pietro...😉
Come immaginavo..allora è un Fake. O hanno sbagliato persona... -
fabrizio4.
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cioè non solo state dibattendo su un'assurdità dl genere, ma date anche per scontato che tale Gesù sia esistito quando non vi è mai stata prova alcuna. fantastico. . -
atgbve.
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..trascurate un paio di dettagli: apparte gesù, gli altri dovrebbero essere nati in medioriente. non mi sembra però di notare lineamenti tipici nei due a destra e sx. in più la prospettiva di vita in quegli anni era piuttosto bassa, avere una persona anziana e con la barba.. non sono sicuro fosse possibile . -
Nicola6.
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Guarda caso Gesù è esattamente come lo immaginavamo. . -
G. Bruno.
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Ma scusate, se si parla di residui eterei di energia (quindi non soggetti a forza di gravità) e fino a prova contraria la terra si muove con più moti contemporaneamente, quante probabilità ci sono che usando tale apparecchio, un determinato giorno, in un determinato luogo, si riesca a ritrovare esattamente l'evento che si è svolto in tale luogo (prendendo non più come sistema di riferimento la terra, bensì l'universo nel suo insieme) ed esattamente nel periodo a cui siamo interessati?
Si astengano dal rispondere le persone che non capiscono nemmeno il ragionamento seguito..