Joseph Ratzinger denunciato per crimini contro l’umanità

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  1. maia
     
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    joseph ratzinger-R.P.- 14 febbraio 2013- Quali sono le vere motivazioni che hanno indotto Joseph Ratzinger a dimettersi? Solo ragioni di salute, stanchezza dovuta all’età?

    Forse non solo. Due avvocati tedeschi hanno presentato una denuncia contro Papa Benedetto XVI presso la Corte penale internazionale, per crimini contro l’umanità. Christian Sailer e Gert-Joachim Hetzel.

    La denuncia parla di tre crimini mondiali che secondo i due avvocati “fino ad ora non sono stati denunciati solo perché la riverenza tradizionale verso l’autorità ecclesiastica’ha offuscato il senso di “giusto e sbagliato”. Sailer e Hetzel sostengono il Papa “è responsabile del mantenimento della leadership di un regime totalitario di coercizione in tutto il mondo che soggioga i suoi membri con minacce terrificanti e nocive per la salute”.

    Essi sostengono che è anche responsabile per “l’adesione ad un fatale proibizione dell’uso del preservativo, anche quando il pericolo di infezione da HIV-AIDS esiste” e per “l’istituzione e il mantenimento di un sistema mondiale di copertura dei crimini sessuali commessi da preti cattolici e il loro trattamento preferenziale, che agevola nuovi crimini “.

    Non solo. I due tedeschi sostengono che la Chiesa cattolica “acquista i suoi membri attraverso un atto obbligatorio, cioè attraverso il battesimo dei bambini che ancora non hanno una volontà propria”. Questo atto è “irrevocabile” ed è difeso con le minacce di scomunica e delle fiamme dell’inferno.

    La denuncia sottolinea anche il “forte sospetto che Joseph Ratzinger, sia come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede sia da Papa, abbia fino ad oggi sistematicamente coperto gli abusi sessuali su bambini e giovani e protetto i responsabili, in tal modo favorendo ulteriori atti di violenza sessuale verso i giovani “.

    Ma c’è altro.

    Secondo altre fonti Benedetto XVI si sarebbe dimesso, costretto dal cardinale Tarcisio Bertone a seguito di un mandato d’arresto notificatogli dal ITCCS, Tribunale internazionale sui crimini di Chiesa e Stato.

    Ecco il comunicato diffuso.

    Bruxelles:

    Le dimissioni senza precedenti nella storia di Joseph Ratzinger da Papa di questa settimana sono state forzate da un’azione imminente da parte un governo europeo di emettere un mandato di arresto contro Ratzinger e un pegno pubblico contro la proprietà del Vaticano e delle sue attività per la Pasqua.

    L’Ufficio dell’ITCCS centrale a Bruxelles è stato costretto dall’abdicazione improvvisa di Papa Benedetto XVI a rivelare i dettagli seguenti:

    1. Il Venerdì, 1 Febbraio 2013, sulla base delle prove fornite dalla nostra Corte di giustizia affiliata si Common Law (itccs.org), il nostro Ufficio ha concluso un accordo con i rappresentanti di una nazione europea e dei suoi giudici a garanzia di un mandato di arresto contro Joseph Ratzinger , aka Papa Benedetto XVI, per crimini contro l’umanità e l’ordinazione di un associazione a delinquere.

    2. Questo mandato d’arresto doveva essere consegnato all’ufficio della “Santa Sede” a Roma il Venerdì 15 febbraio 2013. Ha permesso la nazione in questione di trattenere Ratzinger come sospetto di crimine se fosse entrato nel suo territorio sovrano.

    3. Una nota diplomatica è stata emessa dal governo del suddetto paese al Segretario del Vaticano di Stato, il cardinale Tarcisio Bertone, Lunedi, February 4, 2013, informando Bertone del mandato di arresto imminente e invitando il suo ufficio a rispettarlo. Nessuna risposta a questa nota è stata ricevuta dal cardinal Bertone o dal suo ufficio, ma sei giorni più tardi, Papa Benedetto si è dimesso.

    4. L’accordo tra il nostro Tribunale e la detta nazione ha incluso una seconda disposizione di emettere un lien (sequestro conservativo) commerciale attraverso i tribunali di quella nazione contro le proprietà e le ricchezze della Chiesa Cattolica a cominciare dalla giornata di Pasqua Domenica 31 MARZO 2013. Questo lien doveva essere accompagnato da un pubblico e globale “Campagna di bonifica di Pasqua” in base al quale le proprietà della chiesa cattolica dovevano essere occupate e rivendicata dai cittadini come beni pubblici incamerati ai sensi del diritto internazionale e lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale.

    5. E’ decisione del nostro Tribunale e del governo della detta nazione di procedere con l’arresto di Joseph Ratzinger al suo sgombero dall’ufficio del Romano Pontefice, con l’accusa di crimini contro l’umanità e associazione a delinquere.

    6. E’ nostra nuova decisione di procedere anche con l’incriminazione e l’arresto del successore di Joseph Ratzinger come Papa con le stesse accuse e di imporre il vincolo commerciale e la ”Campagna Bonifica di pasqua” contro la Chiesa cattolica romana, come previsto.

    In chiusura, il nostro Tribunale riconosce che la complicità di Papa Benedetto nelle attività criminali della Banca Vaticana (IOR) è stato complice del suo licenziamento eventuale dai più alti funzionari del Vaticano. Ma secondo le nostre fonti, il Segretario di Stato Tarcisio Bertone ha costretto alle dimissioni Joseph Ratzinger immediatamente, e in risposta diretta alla nota diplomatica relativa al mandato d’arresto che è stato rilasciato a lui da parte del governo del paese ha detto il 4 febbraio 2013.

    Facciamo appello a tutti i cittadini e ai governi per aiutare i nostri sforzi per demolire legalmente e direttamente la corporazione del Vaticano e arrestare i suoi ufficiali principali e del clero che sono complici di crimini contro l’umanità e cospirazione criminale in corso per aiutare e proteggere la tortura e il traffico di bambini.
     
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