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Harran, la "torre degli astrologi", la imponente torre astronomica che si alza al centro delle rovine della città ermetica, nel probabile sito del tempio di Sin. Alta più di 50 metri, fu secondo diversi autori all'origine della carta della Torre negli arcani maggiori.
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran, le rovine della città si estendono per più di un chilometro in tutte le direzioni intorno alla torre centrale.
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran, la grande fortezza di epoca bizantina e omayyade, poggia su fondamenta risalenti al II millennio a.C. Le strane torri ottagonali sono quanto resta di un probabile luogo di culto dei Sabei dedicato ai pianeti
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Le due colonne che dominano l'acropoli di Urfa (l'antica Edessa) vennero ricostruite nel I secolo sul luogo dove la leggenda riferisce che Nimrod avesse innalzato due pilastri contenenti la sintesi di tutta la scienza di prima del diluvio. Si tratta quasi certamente delle stesse colonne che secondo Giuseppe Flavio vennero erette per tramandare la scienza dei cieli e ricordano i due pilastri posti di fronte al tempio di Gerusalemme.
Urfa columns di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr
Harran di Horus Neo Ikon Epifanes, su Flickr.