Cosa ne pensate di Julian Assange e le rivelazioni su Wikileaks?
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Cosa ne pensate di Julian Assange e le rivelazioni su Wikileaks?

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    Tutti sanno che Julian Paul Assange è un giornalista, programmatore e attivista di internet australiano, noto principalmente per la sua collaborazione al sito WikiLeaks.

    Tratto da Wikipedia:
    Assange nasce a Townsville, nel Queensland, nel 1971. Verso la fine degli anni '80, diviene membro di un gruppo di hacker noto come "International Subversives" (Sovversivi Internazionali), utilizzando lo pseudonimo di "Mendax". Dopo essere riuscito ad accedere via modem a vari computer appartenenti ad una università australiana e ad entrare nel sistema informatico dello United States Department of Defense. Nel 1992 gli vengono imputati 24 capi di accusa di hacking, viene condannato ma in seguito rilasciato per buona condotta dopo aver pagato una multa. 18 novembre 2010 il Tribunale di Stoccolma spicca un mandato di arresto in contumacia nei suoi confronti con l'accusa, da parte di due donne, per stupro, molestie e coercizione illegale. Molti hanno sollevato dubbi sulla natura del provvedimento, mettendo in rilievo la coincidenza temporale con l'avvento di nuove rivelazioni che (a detta del Pentagono) sono "un tentativo irresponsabile di destabilizzare la sicurezza globale". Il 20 novembre è stato istituito un mandato di arresto internazionale tramite Interpol dalla forza di polizia svedese. In aggiunta è stato diramato un mandato di arresto nell'Unione Europea tramite il Sistema di Informazione Schengen. "Abbiamo voluto assicurarci che fosse visibile da tutte le forze di polizia del mondo", ha affermato un portavoce della polizia nazionale svedese.
    Il 28 novembre, WikiLeaks rilascia oltre 251.000 documenti diplomatici statunitensi, molti dei quali etichettati come "confidenziali" o "segreti". Il giorno seguente, l'Attorney general dell'Australia, Robert McClelland, dichiara alla stampa che l'Australia è intenzionata a investigare sulle attività di Assange e di Wikileaks. Afferma inoltre che, "dal punto di vista dell'Australia, ci potrebbe essere un buon numero di leggi violate con il rilascio di queste informazioni. La polizia federale australiana lo sta verificando." McClelland non esclude la possibilità del ritiro del passaporto australiano di Assange.
    Adesso Assange si sente minacciato di morte, perseguitato da un'accusa di stupro che egli giudica una vera montatura per incastrarlo e giura che in caso di morte tutti i documenti verranno rivelati comunque, anche quelli sugli UFO, momentaneamente assenti, ma che verranno presto pubblicati.

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    ^_^
     
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  2. x-files
     
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    Parecchi paladini della liberta' scompaiono in tragici incidenti o in circostanze strane.Spero non capiti lo stesso destino ad Assange.
    Per assurdo forse e' piu' sicuro farsi arrestare e stare in carcere,oramai e' sulla lista nera di parecchi paesi...
     
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  3. AlieNiko
     
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    CITAZIONE (x-files @ 5/12/2010, 00:34) 
    Per assurdo forse e' piu' sicuro farsi arrestare e stare in carcere,oramai e' sulla lista nera di parecchi paesi...

    In carcere resisterebbe comunque poco
     
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  4. FoxMulder91
     
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    Se è vero che finora le rivelazioni non sembrano essere molto diverse da tanti "segreti di Pulcinella", va anche sottolineato il suo sforzo nel rendere pubblica a tutti la verità, qualunque essa sia e a scapito della sua stessa vita. Non posso che essere favorevole alla libertà d'informazione, sperando però che non esca fuori qualcosa di veramente grosso e in grado di compromettere la sicurezza mondiale. Dubito comunque che possa venire ucciso alla luce del giorno, sarebbe una cosa troppo evidente.
     
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    Sai bene, come tutti del resto, che nel corso dei tempi, i vari governi mondiali ( e non sto discutendo di complottismo) hanno voluto tacere, depistare, denigrare, nascondere e negare sempre e a tutti i costi delle verita a dir poco "scottanti" che sicuramente metterebbero a serio rischio la "sicurezza mondiale", ma io mi chiedo, se venisse fuori una verità "scomoda", perchè non renderla nota ai comuni mortali? Io sono convinto che la verità, la vera libertà e non quella che ci propinano ogni giorno sia un bene comune da dover essere condiviso con tutti, a tutti i costi e con tutte le conseguenze che si possono immaginare.

    Edited by The Old Man - 7/12/2010, 15:11
     
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  6. FoxMulder91
     
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    Da un punto di vista strettamente democratico hai sicuramente ragione Old. D'altronde non si puo' considerare libero un popolo che vive nella menzogna e che non è correttamente informato da chi di dovere...resta però da fare un'altra considerazione. E se tra quei file ci fosse qualcosa di tanto grave da poter ledere i rapporti internazionali e causare un conflitto di proporzioni globali? Chi è che ci guadagnerebbe in questo caso? La libera informazione senz'altro, ma il costo sarebbe probabilmente troppo alto...tutta la verità è buona, ma non tutta la verità è buona da condividere.
     
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  7. LoganGR
     
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    anche io la penso come old, la verità va detta, e si ci sarà destabilizzazione, ma ora sapendo che esiste un gruppo di persone che non teme niente e preferisce essere distrutto mediaticamente o ucciso piuttosto di non portare alla luce la verità,chi pensa di nascondere o manipolare le informazioni ci penserà bene prima di farlo.
    Una notizia bella o brutta che sia viene recepita diversamente di persona in persona, le reazioni sono diverse, ma come in tutte le cose c'è modo e modo per dire una cosa, da quello dipende la reazione.
     
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  8. staipa
     
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    Non mi sono ancora fatto un opinione precisa su io sia a favore o contro tuttavia mi fa riflettere questo:

    Il terrorismo è una forma di lotta politica che consiste in una successione di azioni clamorose, violente e premeditate come attentati, omicidi, stragi, sequestri, sabotaggi, ai danni di enti quali nazioni, governi, gruppi etnici o fedi religiose. Generalmente i gruppi terroristici sono organizzazioni segrete costituite da un numero ridotto di individui: a volte i terroristi si considerano l'avanguardia di un costituendo esercito, dei guerriglieri che combattono per i diritti o i privilegi di un gruppo o pro/contro i predetti enti.

    Gli atti terroristici hanno per concreto scopo principale, spesso, non tanto gli effetti diretti derivanti dai danni a persone o cose, morti e feriti inclusi, quanto quello delle loro ricadute indirette. Queste sono la modifica di linea politica dei destinatari finali delle azioni o la risonanza mediatica che le stesse azioni conseguono. Si sfruttano ad esempio i mezzi di comunicazione di massa come cassa di risonanza che, amplificando e diffondendo la notizia del gesto. Scopo finale delle azioni può essere una modifica, anche radicale di uno status quo, così come paradossalmente il suo mantenimento terroristico, richiamano attenzione, apportando eventualmente nuovi aderenti alla causa.
    Questa è la sintesi, mediata, di una voce per cui non esiste una definizione universalmente condivisa, da cui origina il reiterato aforisma in inglese: One man's terrorist is another man's freedom fighter.
     
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  9. LoganGR
     
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    davvero interessante, e quindi la volontà di portare in luce la verità, fregandosi delle conseguenze, farebbe di tale gruppo di persone dei fanatici. Questo giustificherebbe quindi la scelta di chi governa, di nascondere e manipolare l'informazione, di gestire altre informazioni internamente e limitarle a poche persone per controllarne la fuga. Mi fa riflettere questo punto di vista, con la mia affermazione "la verità va detta", ora rileggendola, mi sento ottuso e limitato nella visione d'insieme, mi sono sentito un fanatico. mi sento combattuto tra il volere la verità a tutti i costi, e il non voler sentirmi un fanatico. Forse però l'esigenza della verità è dovuta alla mancanza di buonsenso e di onore che c'è nella politica e in chi ci governa, ma chi siamo noi per giudicare persone che ci bazzicano dentro da trent'anni ? Forse è un circolo vizioso, dove se entri in politica perdi devi perdere pelo sullo stomaco per sopravvivere, e a lungo andare la tua visione iniziale si corrode dall'ambiente che stai vivendo, o si muta in merito a esigenze diplomatiche.
     
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  10. staipa
     
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    Per questo sono indeciso.
    Da un lato trovo corretta la liberà di sapere, dall'altro mi chiedo se non sia il caso appunto di tenere nascoste determinate cose per la sicurezza mondiale.
    Un esempio?

    Le ultime notizie uscite sulle industrie strategiche che gli USA proteggono. A che pro dirlo? Cosa ci si guadagna? Ora ci sono molti più obiettivi interessanti per i terroristi qualora non ci avessero pensato.
    E se io abito in quella zona devo essere a rischio bombardamento perché un tizio ha deciso di pubblicare questa informazione?

    Mentre per altre cose tipo i legami politici fatti con sotterfugi per l'economia posso essere d'accordo sul fatto che possa essere cosa buona metterle in piazza.
     
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  11. LoganGR
     
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    ma quindi chi ha il diritto di decidere per noi ? e se la divulgazione di certe notizie provocasse la morte di una persona per salvarne 100 ? cosa direbbe quella persona ?
     
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  12. staipa
     
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    Dubito che la notizia sui punti strategici faccia bene a nessuno se non agli eventuali terroristi internazionali i quali non credo facciano del bene.

    Credo che il discriminante dovrebbe essere semplicemente se c'è uno scopo che possa essere positivo per l'umanità o meno.
    Indipendentemente dalla salvezza di casi singoli.
     
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  13. gigiastrolo
     
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    Ho votato "non mi interessa" anche se in verità mi sarebbe piaciuto aggiungere una opzione E alle risposte e dire che "è tutto un bluff". Dall'idea che mi sono fatto sembra di vivere all'interno di un gigantesco Truman-show le notizie top-secret sono e resteranno tali ancora per lungo tempo.
    La figura di questo Julian Assange mi sembra una mascherata a regola d'arte per distogliere l'attenzione delle masse sui temi davvero scottanti.
    Viviamo in un'epoca che definirei il trionfo dell'inganno.
     
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  14. cocogordonmoore
     
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    CITAZIONE (gigiastrolo @ 13/12/2010, 20:50) 
    Ho votato "non mi interessa" anche se in verità mi sarebbe piaciuto aggiungere una opzione E alle risposte e dire che "è tutto un bluff". Dall'idea che mi sono fatto sembra di vivere all'interno di un gigantesco Truman-show le notizie top-secret sono e resteranno tali ancora per lungo tempo.
    La figura di questo Julian Assange mi sembra una mascherata a regola d'arte per distogliere l'attenzione delle masse sui temi davvero scottanti.
    Viviamo in un'epoca che definirei il trionfo dell'inganno.

    già anche a me sembra più questo! ormai non si parla d'altro... la cosa è scoppiata troppo all'improvviso e ormai ci si concentra solo su questo, a parte che alcune fra le rivelazioni non mi sembrano niente di che, non tutte ma alcune, tanto per far numero
    ho la vaga sensazione che sta succedendo qualcosa e non ce ne possiamo rendere conto a pieno :rolleyes:
     
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13 replies since 3/12/2010, 17:32   197 views
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