Asce giganti al museo di Herakleion

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  1. maia
     
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    al museo archeologico di Herakleion,capitale di Creta,sono conservate delle enormi asce bipenne del primo periodo minoico,molto piu' grandi di un essere umano.le loro dimensioni non provano necessariamente che siano state costruite da giganti,ma qualcuno avanza questa ipotesi.forse,come dichiarano il museo e le altre fonti,,esse erano oggetti votivi e rituali.

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    tale museo contiene una collezione unica di antichi oggetti provenienti da scavi di ogni parte di creta,inclusi i siti di Knosso,Phaistos,Gortyn e molti altri.
    e' costituito da 20 gallerie contenenti ritrovamenti effettuati in tombe,palazzi,case,grotte,divisi in gruppi di provenienza,dal periodo neolitico a quello pre-romano,comprendendo ceramiche,incisioni in pietra,sigilli,raffinati lavori in oro e in metallo,nonche' affreschi.

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    la doppia ascia a creta era lo strumento utilizzato per il sacrificio del toro sacro,simbolo della religione cretese e,spesso,raffigurata insieme alla testa del toro.il nome minoico per l'ascia bipenne e' labrys,da cui deriva la parola labirinto,che significa "casa della doppia ascia".le doppie asce di bronzo,provenienti dal sito del Nirou e presenti nel museo di Herakleion risalgono ai periodi del secondo palazzo e del post palazzo(1700-1300 a.C.).altre armi giganti sono state trovate in Marocco e nel deserto del Kalahari(risalenti a 66.000 anni fa!)
     
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  2. Freeanimals
     
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    Normalmente, i paleontologi, quando sentono parlare di giganti, vanno su tutte le furie. Hanno ragione quando denti di gonfoteride, che è una specie estinta di elefante, vengono spacciati per denti umani, come fece l’austriaco Dona insieme ad Adriano Forgione, ma quando si trovano femori giganti come quelli mostrati nel sito dell’ Associazione Culturale Archeologia e Misteri, i paleontologi forse si trovano un po’ in difficoltà. A meno che non si tratti di qualche femore di gigantopiteco, su cui studiava Ralph von koenigswald.

    www.acam.it/giganti.htm

    Nel caso delle asce giganti, dire, come fa il museo, che si tratta di oggetti votivi e rituali, mi lascia un po’ perplesso. Già Kolosimo, ai suoi tempi, aveva notato che sulle didascalie di molti reperti esposti nei musei, si metteva questa spiegazione quando non si sapeva che altro fare, ovvero la definizione “oggetto di culto” era usata come una specie di “passe-partout”, che si adattava a qualsiasi cosa.
    Tuttavia, oggetti anatomicamente superiori alle possibilità d’uso di un comune essere umano, non bastano di per sé a fornire la prova dell’esistenza, in passato, dei giganti, perché si potrebbe commettere l’errore opposto. Per capirci, presso alcune tribù di indiani d’America, è nata la leggenda dell’esistenza di castori giganti, e questo solo perché vedevano che i tronchi degli alberi venivano rosicchiati a due metri d’altezza. Naturalmente, nessun indiano aveva mai visto un castoro gigante all’opera e infatti il tronco rosicchiato a due metri era dovuto a qualche castoro normale che usciva dal letargo, camminava sulla neve alta, che arrivava a un’altezza di due metri, e faceva quello che tutti i castori del mondo fanno: rosicchiava tronchi. Poi, con la neve che si scioglieva, restava il tronco rosicchiato a due metri d’altezza, che per gli indiani, stranamente, era un fatto inspiegabile, se non con l’idea del castoro gigante.
    Sui giganti umani, io personalmente vorrei vederle, queste ossa strepitose, ma, per il momento, credo che dovrò accontentarmi di leggere l’ultimo libro di Zaccaria Sitchin, “Quando i giganti popolavano la terra”.

     
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  3. maia
     
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    chi si accontenta gode
     
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  4. maia
     
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    www.damiduck.it/GIGANTI.htm

    gig2
     
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  5. maia
     
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    :wub: :wub:
     
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    sono conservate delle enormi asce bipenne del primo periodo minoico

    labrys2

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5 replies since 8/9/2010, 07:48   711 views
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