Il primo dente di gigante

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  1. maia
     
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    Dona è attivamente impegnato per provare la presenza di antichi giganti nel passato. La sua mostra ha già tra i reperti esposti alcuni frammenti di ossa umane di straordinaria grandezza, che indicano l’esistenza di uomini di circa 9 metri di altezza. La sua ricerca si svolge in Bolivia, dove ha contatti con alcuni custodi della tradizione che gli hanno idicato il luogo di sepoltura di giganti integri e che il ricercatore austriaco ha intenzione di scavare. Intanto gli è stato consegnato come prova un molare di enormi dimensioni (nelle foto), di circa 12 cm di lunghezza, radice compresa, sebbene incompleta, che alcuni dentisti hanno già identificato come umano ma «troppo grande per esserlo». Le foto che osservate in questa pagina sono le prime al mondo ad essere pubblicate. I suoi contatti in Bolivia, alla ricerca di antichi giganti, lo hanno messo in contatto con gli eredi di Padre Vaca, i quali gli hanno fornito un liquido giallastro che il sacerdote affermava trattarsi del famoso "PITO", il liquido che secondo le leggende gli Incas impiegavano per sciogliere le rocce. Dona ne sta facendo analizzare qualche campione.
    Le Foto sono © Adriano Forgione. E' vietata la riproduzione senza consenso



    http://ilblogdiadrianoforgione.myblog.it/a...di-gigante.html
     
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  2. Terra Incognita
     
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    Il 24 gennaio si è tenuta a Roma l'ultima, in ordine cronologico, conferenza del ciclo Ultraterrestre, il tour di convegni organizzato dalle riviste Fenix ed X-Times. Tra i tanti ed interessantissimi interventi c'è stato anche quello di Klaus Dona, che ha parlato degli Ooparts (oggetti fuori dal tempo) soffermandosi sui vari continenti, sulle popolazioni e sui reperti che sono in stretta relazione con la razza dei giganti. Al termine del suo fantastico intervento ha anche mostrato al pubblico un osso del collo, un tallone e proprio un molare, credo sia lo stesso che Maia ha postato nel suo intervento precedente. Abbiamo avuto anche la possibilità di prenderlo in mano e devo dire che è effettivamente impressionante. Abbiamo avuto la possibilità di riprendere tutta la conferenza, magari in futuro potremmo postare qualche estratto del video. Comunque un articolo sulla conferenza lo potete già trovare nel blog di Adriano Forgione e fra qualche giorno anche nel nostro sito. Vi faremo sapere se sarà possibile mettere su youtube qualche video tratto dalla giornata.

    Nella foto, io ho in mano il molare mentre Dona ha in mano il tallone, enorme, di un piede umano.

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  3. keiji85
     
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    ma alla fine è un dente o no? hanno fatto analisi?
     
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  4. Freeanimals
     
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    E’ notorio che a dare origine alla leggende dei ciclopi furono i ritrovamenti, in Sicilia, dei teschi di elefante, vissuti sull’isola nel pleistocene. Avendo un grosso foro sul davanti, in quella che è la radice della proboscide, gli scopritori pensarono si trattasse dell’orbita di un unico occhio, il famoso occhio di Polifemo.
    Nel caso del dente mostrato in foto, come pure dell’osso del collo e del tallone, vanno tenute presenti almeno due possibilità:
    1) potrebbero essere dei falsi, dato che il Brasile è famoso a livello mondiale nella produzione di fossili artefatti e, anche se la Bolivia non è il Brasile, nel momento in cui c’è un uomo bianco che cerca reperti strani, ecco che saltano immediatamente fuori molti artigiani che lo accontentano, vendendogli l’oggetto cercato come autentico;
    2) potrebbero essere fossili di quella fauna sudamericana che ancora in tempi storici calcava la terra delle vaste praterie argentine, come per esempio il megaterio o altre specie di formichieri giganti. Non dimentichiamo che Bruce Chatwin trovò coproliti e addirittura lembi di pelle, oltre a mucchi d’ossa di megaterio, proprio da quelle parti.
    Non va tuttavia dimenticato che il Vecchio Testamento, ovvero la Genesi, parla della progenie degli angeli accoppiatisi con le figlie degli uomini e li definisce uomini potenti. Non sarei del tutto sicuro che si trattasse di ibridi di alta statura perché il bacino di quelle povere ragazze forse non era in grado di partorire bambini di quelle misure.
    E’ vero che, sempre nel Vecchio Testamento, si parla di Sansone e di Golia, ma potrebbe trattarsi solo di guerrieri alti due metri e più, che agli occhi del mingherlino Davide e degli altri ebrei apparivano come dei giganti.
    Vi sono poi leggende come quella dei giganti dell’isola di Guam, che dovrebbero vivere tuttora in profonde caverne dell’isola, ma fino a che non viene fornita la prova irrefutabile della loro presenza, devono essere prese per quello che sono, leggende appunto. Ecco un sito con una foto chiaramente falsa. O almeno a me sembra tale.

    http://it.toluna.com/opinions/369554/Cosa-...ani-giganti.htm
     
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  5. Freeanimals
     
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    Interpellato su questioni riguardanti i ritrovamenti di ossa, nella fattispecie il dente del signor Dona, il curatore del dipartimento di paleontologia del museo di storia naturale di Milano, con cui sono in contatto, mi ha fatto sapere cosa ne pensa del dente del gigante mostrato dal ricercatore austriaco.
    Riassumo la sua lettera, che mi sembra decisamente ragionevole, riportando anche gli esempi che lui fa, riguardo agli errori in cui incorrono le persone che non conoscono bene la storia naturale.
    Il primo esempio è quello classico del cranio di elefante trovato secoli fa in Sicilia, con un foro centrale laddove nel pachiderma s’innesta la proboscide, che ha dato origine alla leggenda dei ciclopi monocoli, tra cui il famosissimo Polifemo. E questo è un dato che s’insegna alle elementari.
    Un altro esempio è quello delle impronte di dinosauro della Val Brembana, in Comune di Cusio (Bergamo), credute dai valligiani appartenere al diavolo, che se n’era andato arrabbiato dopo che un contadino lo aveva gabbato. Oggi nessuno crede più a una leggenda del genere.
    Vi è poi un caso analogo, capitato al paleontologo milanese in Niger, mentre rilevava le impronte di un celurosauro, allorquando un Tuareg gli disse che appartenevano a uno struzzo gigante scappato dalla gabbia di uno sceicco del posto. Il particolare che lo struzzo abbia due dita e il celurosauro tre, non cambia le convinzioni di chi ha sentito una certa storia dai suoi antenati e si è convinto che perciò deve per forza essere vera.
    Nell’antichità, travisamenti come questi erano la norma. Tanto è vero, dice sempre il paleontologo, sembra sia stato Aiace Telamonio, nel Dodicesimo secolo avanti Cristo, il primo a dire che i fulmini erano la manifestazione dell’ira di Zeus, o almeno a lui viene attribuita questa affermazione.
    Dire, come fa Dona, che in sud America vivevano esseri umani alti nove metri, perché così gli è stato riferito dagli indios, non è diverso dal dire che i fulmini sono scagliati dal dio Giove. Con la differenza che tra le due affermazioni ci sono più di tremila anni di storia. Ed è da duecento anni che il naturalista Cuvier ha fondato l’anatomia comparata, che permette di confrontare le parti del corpo umano a quelle degli altri animali.
    A quale animale, dunque, il dente mostrato dal signor Dona appartiene? Per il paleontologo di Milano molto probabilmente è di un Gonfoteride,

    http://it.wikipedia.org/wiki/Gonfoteridi

    cioè un elefante che era diffuso nel periodo pleistocenico sia in sud America, che in Europa, con la specie Gonphoterium.
    Vi sono anche pubblicazioni sugli equivoci ingenerati dalla commistione di reperti strani, fantasia e immaginazione. Uno è quello di Adrienne Mayor, intitolato “The First Fossil Hunters”. Ma siccome è stato pubblicato nel 2000 dalla Princeton University, presumo che in Italia sia di difficile reperimento.
     
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4 replies since 25/7/2009, 17:10   245 views
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