le origini dell'uomo di Neanderthal

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  1. arcano
     
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    I ricercatori spagnoli credono di aver trovato la prova che i Neanderthal abbiano raggiunto l’Europa non solo attraverso il Medioriente, ma anche per mare, attraversando lo Stretto di Gibilterra, a nuoto o con zattere. I resti di una comunità preistorica rinvenuti nel sito di La Cabililla de Benzú, nell’enclave spagnolo in Nordafrica di Ceuta, sono notevolmente simili a quelli trovati nel sud della Spagna. Gli utensili di pietra scoperti corrispondono al periodo paleolitico medio, quando emerse l’Uomo di Neanderthal, e somigliano molto a tutti quelli trovati nel sud della Spagna. -Ciò potrebbe spezzare uno dei dogmi accettati da molti ricercatori che si rifiutano di accettare qualsiasi contatto in epoca paleolitica tra l’Europa e il Nordafrica-, ha spiegato il ricercatore José Ramos nella rivista scientifica dell’Università di Cadice. Anche se gli scienziati non sono ancora arrivati a una conclusione definitiva, l’ipotesi che l’Uomo abbia creato una tecnica primitiva per attraversare il Mediterraneo alla volta dell’Europa dalla costa nei pressi di Ceuta sembrerebbe promettente. Se la teoria potrà essere provata e l’arrivo dei Neanderthal su due fronti potrà essere accettato, aiuterà a risolvere alcuni dei misteri creati dai siti preistorici di tutta l’Europa. Durante l’Era Glaciale, che ha riguardato gran parte d’Europa, la distanza tra l’Africa e Gibilterra doveva essere molto più breve di 13 km.
     
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    Novembre 2013. "Uno studio comparso sulla rivista scientifica "Nature" rivela che il nostro corredo genetico è il frutto dell'incrocio tra esseri umani moderni, neanderthal, Denisova e di una quarta misteriosa stirpe arcaica completamente sconosciuta. I risultati del nuovo studio sono stati divulgati lo scorso 18 novembre nel corso di una riunione tenuta presso la Royal Society di Londra, alla quale hanno partecipato genetisti di tutto il mondo. Le analisi suggeriscono che il nostro corredo genetico è il frutto di incroci avvenuti in Europa e in Asia circa 30 mila anni fa tra quattro stirpi umane, di cui una, oltre a quella degli esseri umani moderni, dei neanderthal e dei Denisova, è completamente sconosciuta agli esperti. "Comincia ad emergere un mondo passato molto simile a quello del Signore degli Anelli, con molte popolazioni di ominidi differenti", spiega Mark Thomas, genetista evolutivo dell'University College di Londra, presente alla riunione ma non coinvolto nello studio. I neanderthal sono un gruppo estinto di esseri umani vissuti tra i 130 mila e i 30 mila anni fa. Nonostante la loro reputazione di cavernicoli rozzi e primitivi, recenti scoperte hanno dimostrato che si trattava di umani dotati di una cultura molto raffinata e di capacità avanzate in alcuni settori al pari degli esseri umani moderni, come la fabbricazione di utensili, anche se forse avevano una vita sociale meno articolata. I Denisova, invece, sono un gruppo umano molto più misterioso. Questi primi esseri umani vivevano in Siberia e probabilmente derivano da un distaccamento indipendente dall'albero genealogico che generò i neanderthal circa 300 mila anni fa. Comunque, si sa veramente poco sul loro aspetto e su come vivevano. Come riporta l'estratto di Nature, lo studio suggerisce che questi tre gruppi umani si siano incontrati e accoppiati, generando una prole frutto dell'incrocio tra le tre stirpi. I geni dei denisoviani compaiono nel corredo genetico delle popolazioni delle moderne isole del Pacifico e delle popolazioni provenienti dal Sudest asiatico e dalla Cina meridionale. I geni dei neanderthal, invece, appaiono nel 4% circa dei moderni euroasiatici, suggerendo che le due specie si siano incrociate dopo che i moderni esseri umani hanno lasciato l'Africa. Per ragioni del tutto sconosciute l'Homo Sapiens è l'unico sopravvissuto tra le stirpi umane. A questo mosaico genetico si aggiunge una misteriosa quarta stirpe di umani che ha lasciato la propria firma nel DNA degli esseri umani".

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    Edited by Ultron1986 - 15/6/2016, 06:44
     
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    Hanno scoperto un'opera architettonica dei Neanderthal?

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    "Quattrocento pezzi di stalagmiti assemblati in modo da formare due anelli imponenti. E' la struttura costruita in una grotta 176 mila anni fa dai nostri cugini, gli unici allora a popolare l'Europa. "Una scoperta molto interessante, che può farci riconsiderare ciò che sapevamo dei nostri progenitori più antichi". Francesco D'Errico, archeologo e direttore di ricerca del CNRS francese a Bordeaux, commenta così l'annuncio dato ieri da alcuni suoi colleghi che per anni hanno studiato una misteriosa struttura all'interno di una grotta nella Francia meridionale. Anelli imponenti, al centro dei quali venivano forse accesi dei fuochi: a costruirli, molto probabilmente, gli uomini di Neanderthal, che erano dunque capaci di realizzare progetti complessi di architettura. Descritto sulla rivista Nature, lo studio è stato coordinato da Jacques Jaubert, dell'università di Bordeaux. Scoperti nelle profondità della caverna di Bruniquel, nel sud della Francia, nel 1992, questi anelli sono stati studiati solo ora, dimostrando che i Neanderthaliani erano in realtà meno "semplici" di quanto finora pensato. Gli uomini di Neanderthal vissero in Europa tra i 400 mila e i 40 mila anni fa. Fino all'arrivo dall'Africa degli Homo Sapiens, nostri progenitori diretti, furono gli unici esseri umani a popolare il continente. Della loro esistenza e del loro aspetto sappiamo soprattutto grazie ai frammenti di scheletri rinvenuti dai paleontologi. In Italia uno degli esemplari meglio studiati è l'Uomo di Altamura, un Neanderthal caduto nella grotta di Lamalunga (Bari) e lì rimasto intrappolato fino al suo ritrovamento, venti anni fa, da un gruppo di speleologi. Ora però gli studiosi della preistoria potrebbero avere a disposizione qualcosa di più per capire come vivevano quei nostri cugini. Gli anelli della grotta di Bruniquel sono composti da circa 400 pezzi di stalagmiti, con dimensioni che vanno dai 2 ai quasi 7 metri, e risalgono a 176 mila anni fa. Il che fa di questa costruzione la più antica finora conosciuta realizzata dall'uomo. "La nostra ricerca dimostra che la nostra società aveva già degli elementi di modernità che ora possono essere dimostrati e che sono emersi prima del previsto, come l'organizzazione dello spazio, l'uso del fuoco e l'occupazione delle caverne". La loro presenza, a 366 metri dall'entrata della grotta, dimostra infatti che questi antenati dell'uomo avevano già dominato l'ambiente sotterraneo, un comportamento dell'uomo moderno che potrebbe quindi essere emerso prima di quanto teorizzato. Inoltre, il fatto che gli anelli siano stati costruiti con pezzi di dimensioni simili indica che la loro costruzione è stata progettata attentamente, anche se la funzione non è del tutto chiara. Le ipotesi formulate vanno dal rifugio al significato simbolico, ma serviranno ulteriori studi per dimostrarlo. Secondo D'Errico, la scoperta è importante anche dal punto di vista metodologico. Si sapeva dal 1992 delle strutture fatte con stalagmiti, ma non si conosceva la data di realizzazione. L'equipe di Jaubert è riuscita a datare la polvere che ha 'saldato' tra loro le stalagmiti dopo che erano state deposte. E questo ci permette di attribuire l'opera a Neanderthal. Ma non è possibile che, al contrario di quanto ritenuto finora, 175 mila anni fa ci fossero in Europa altre specie di Homo, magari più evolute? "Tutti gli elementi che abbiamo ce lo fanno escludere", risponde D'Errico. "Forse, se non di Neanderthal, potrebbe trattarsi dell'Homo di Denisova, lo stesso delle grotte di Atapuerca, in Spagna".

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    Edited by Ultron1986 - 15/6/2016, 06:59
     
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    Una ricerca pubblicata sulla rivista Reviews of Geophysics afferma che un cambiamento del campo geomagnetico - http://roma2.rm.ingv.it/it/aree_di_ricerca...etico_terrestre - sarebbe all'origine dell'estinzione dei Neanderthal.

    www.cnr.it/it/comunicato-stampa/875...altri-mammiferi, www.ilmessaggero.it/abruzzo/lo_scie...al-4530374.html, www.panorama.it/news/scienza/uomo-n...ampo-magnetico/, www.cnr.it/sites/default/files/publ...gliotti2019.pdf, www.repubblica.it/scienze/2019/05/2...ico_-227488046/, www.wired.it/scienza/ecologia/2019/...cciso-raggi-uv/, www.galileonet.it/estinzione-dei-ne...-ultravioletti/

    Come si vede, la tesi di Luigi Vigliotti e Jim Channel sta raccogliendo varie critiche dal mondo degli esperti di paleoantropologia.

    Edited by X-Files 2 - 6/6/2019, 16:43
     
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  5. Batman23
     
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    CITAZIONE (X-Files 2 @ 5/6/2019, 19:58) 
    Una ricerca pubblicata sulla rivista Reviews of Geophysics afferma che un cambiamento del campo geomagnetico - http://roma2.rm.ingv.it/it/aree_di_ricerca...etico_terrestre - sarebbe all'origine dell'estinzione dei Neanderthal.
    Come si vede, la tesi di Luigi Vigliotti e Jim Channel sta raccogliendo varie critiche dal mondo degli esperti di paleoantropologia.

    "Un cambiamento del campo geomagnetico" ... appena letto ho avuto un lampo: c'è di mezzo la storia dell'inversione dei poli ... mi è bastato cercare su Google (link) per avere conferma ... però non è sicuro che la causa della scomparsa siano i raggi Uv ... no?
     
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4 replies since 13/3/2006, 15:40   160 views
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