La tazza del mistero

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  1. maia
     
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    "per Cristo Mago":la scritta incisa in greco su una tazza rituale in terracotta ritrovata nel 2008 sui fondali dell'antico porto di Alessandria d'egitto,sta facendo discutere gli studiosi.Cristo in greco significa "l'unto",ma potrebbe essere realmente collegata a Gesu'.

    Il team di archeologi, guidati, dall'archeologo marino Frank Goddio, ha ritrovato presso l'antica Alessandria d'Egitto un vaso con un'enigmatica iscrizione in greco. Sulla coppa è scritto: DIA CHRESTOU OGOISTAIS a cui il team si riferisce quale, forse, il più antico riferimento a Gesù il Cristo e traducendolo come "Da Cristo il Mago" oppure "La Magia dal Cristo".

    Potrebbe dunque essere stato scoperto il primo riferimento al Cristo quale Mago, un ruolo avanzato per primo dallo scomparso prof. Morton Smith (e di cui condivido il pensiero)?

    Per quanto interessante, essendo la coppa datata tra il II sec a.C. e il I sec. d.C., la traduzione e il riferimento al Cristo potrebbero essere errati. E' infatti scritto CHRESTOU e non CHRISTOU. Inoltre, April DeConick, Professoressa di Studi Biblici presso la Rice University (USA) ha affermato che il nome CHRESTOU era un titolo che la setta gnostica dei Sethiani impiegava per un Arconte, ATHOTH , che significa "L'ECCELLENTE". «È stato trovato in diversi vangeli, compreso quello di Giuda», ha affermato. «Non so cosa significhi OGOISTAIS ma ci sto lavorando. In ogni caso non significa "IL MAGO". Potrebbe trattarsi di un vaso rituale appartenuto a degli gnostici Sethiani con un'invocazione ad ATHOTH e dunque nulla ha a che fare con Cristo. In ogni caso è una scoperta sensazionale essendo il primo vaso rituale appartenuto a questa setta gnostica ad essere ritrovato». Ha concluso la DeConick.

    La seconda parte del testo iscritto, vale a dire OGOISTATIS è stato invece interpretato da Jared Callaway, Candidato al Dipartimento di Religione della Columbia University, come derivante dal sostantivo GOES oppure GOATES o GOETES e dunque potrebbe significare "INCANTATORE" oppure "LAMENTATORE".

    foto qui sotto

    http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.3671.12



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    - www.nbcnews.com/id/26972493/ns/tech...n/#.Xp8Ldv0zYdU
    - https://news.softpedia.com/news/Christ-the...Cup-94996.shtml
    - www.franckgoddio.org/

    CITAZIONE
    Nell’ottobre del 2008, Discovery News riportava che un team di scienziati guidati dal celebre archeologo Franck Goddio, ha scoperto una tazza, datata tra il II° SECOLO A.C. ed il I° SECOLO D.C. che, secondo un esperto epigrafo, avrebbe inciso sulla superficie esterna il primo riferimento a Cristo storicamente noto.

    Se il termine “Cristo” fosse riferito alla figura biblica di Gesù, come è stato ipotizzato, la scoperta potrebbe fornire una prova di come cristianità e paganesimo fossero profondamente intrecciati nel mondo antico. L’incisione sulla coppa riporta: “DIA CHRSTOU O GOISTAIS”, che è stato tradotto da Andre Bernand, archeologo francese e professore emerito, in “da Cristo il mago“.

    “Potrebbe essere un riferimento e Gesù Cristo, dato che fu una volta l’esponente primario della magia bianca” sostiene Goddio, co-fondatore dell’ Oxford Center of Maritime Archaeology. Goddio ed i suoi colleghi hanno rinvenuto la tazza durante uno scavo marino nei pressi dell’antico porto di Alessandria. L’egittologo David Fabre, un membro dell’ European Instituto of Submarine Archaeology, ritiene che un “magio” abbia utilizzato la coppa per predire il futuro attraverso rituali magici.

    Il Libro di Matteo nella Bibbia fa riferimento a “saggi”, o Magi, che si ritiene fossero diffusi nel mondo antico. Secondo Fabre, la coppa è inoltre molto simile ad una raffigurata in due statuette di terracotta egizie che si pensa siano state utilizzate in un rituale di preveggenza. “E’ noto che in Mesopotamia, probabilmente fin dal III° millennio a.C.” afferma Fabre “i preveggenti interpretavano la forma presa dall’olio versato in una coppa d’acqua, guidati da manuali d’interpretazione”.

    Dopo l’analisi dell’olio nella coppa, si è anche scoperto che questi “medium” cadevano in una sorte di trance allucinatoria. “Vedevano le divinità, o esseri sovrannaturali, apparire per rispondere alle loro domande sul futuro” continua Fabre. Il magio a cui sarebbe appartenuta la coppa avrebbe potuto legittimare i suoi poteri supernaturali grazie all’iscrizione che riporta un’invocazione del nome di Cristo.

    “E’ molto probabile che ad Alessandria fosse nota l’esistenza di Gesù e dei suoi miracoli leggendari” dice Goddio. Altri ricercatori però offrono interpretazioni alternative per spiegare l’iscrizione della coppa. Bert Smith, professore di archeologia classica alla Oxford University, suggerisce che l’incisione possa essere una dedica, o un dono, fatto da un certo “Chrestos” ad un affiliato religioso chiamato “Ogoistais”.

    Klaus Hallof, direttore dell’Istituto di Iscrizioni Greche dell’Accademia di Berlino-Brandeburgo, aggiunge inoltre che se l’interpretazione di Smith si dimostrasse valida, la parola “Ogoistais” potrebbe essere connessa con un noto gruppo religioso che venerava divinità greche ed egizie, come Hermes, Atena e Isis.

    “Dovrebbe essere ricordato che in Alessandria il paganesimo, il Giudaismo ed il Cristianesimo non si sono mai evoluti isolati. Tutte queste forme di religione hanno sviluppato pratiche magiche che hanno fatto presa sia sulla popolazione che sulla classi sociali di alto rango” afferma Fabre. Ed aggiunge: “E’ stato ad Alessandria che nuovi concetti religiosi sono stati creati per proporre soluzioni ai problemi dell’uomo. Il culto di Isis, i misteri di Mitra, e la Cristianità primordiale hanno prodotto testimonianze di tutto questo”.

    Link: https://tempiodiolimpia.wordpress.com/2010...isto-come-mago/

    Edited by X-Files 2 - 21/4/2020, 20:06
     
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