Esseri di terriccio in Italia

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    ESSERI DI TERRICCIO IN ITALIA
    Nei libri sacri di tutto il mondo si parla dei creatori dell'Umanità, descritti come creature misteriose, ed in seguito divinizzati. Nel Popul Vuh, il libro sacro dei Quichè del Guatemala, viene descritta la creazione dell'uomo dal fango. Fatto analogo è riportato: 1) nel mito greco di Deucalione, 2) nella mitologia nipponica dei guerrieri Haniwa, 3) nella tradizione ebraica, dove il dio creatore Ghnum modella i corpi umani con la creta, 4) nella tradizione dell'antico Egitto dei Faraoni, dove gli "Ushbeti", esseri umani e animali fatti con la creta, si animano, 5) nella genesi biblica, dove troviamo il dio Yahweh degli Eloim che plasma il primo uomo d'argilla e gli soffia nelle narici per dargli vita. Da sottolineare il fatto che la radice della parola latina Homo, uomo, derivi dal termine Humus, terra. E' da tener presente anche il fatto che i Nefilim biblici (dall'ebraico NAFAL = caduti) crearono in laboratorio il primo uomo, un essere ibrido chiamato ADAMO - che deriva dall'accadico ADAMAH = terra o essere fatto di terra. Ora andremo ad esaminare un mysterioso avvenimento che ci fa presumere che esseri di terriccio siano apparsi nel XX secolo in Italia. Il n. del 4 maggio 1974 del settimanale "Settimana Extra" riportava la notizia secondo la quale due strani esseri sarebbero stati catturati in un punto imprecisato del Piemonte, agli inizi del 1974, e sarebbero stati trasferiti presso una base segreta situata sulle alture alle spalle della cittadina ligure di Albenga (Savona). I due strani esseri vi sarebbero stati trasferiti e ivi esaminati da un gruppo di scienziati appartenenti alla NASA; ma oggi, con molta probabilità, si sa che appartenevano al famigerato "Project Aquarius" (in merito si veda il box "Base del mistero:Remondo", pubblicato sul n. 15 - VIII/2001 di Mystero). I due esseri, sottoposti ad autopsia, non sarebbero sopravvissuti, in quanto, appena liberati dalle tute e dagli scafandri, si sarebbero consumati del tutto fino a ridursi ad una sostanza non del tutto identificabile simile a terriccio, e questo perché, a detta degli scienziati lì presenti, i loro corpi erano costituiti da una sostanza molto meno compatta di quella umana. Ebbene dopo varie ricerche possiamo affermare che nel periodo considerato vi era una base militare USA oggi smantellata e posta sul monte Pian dei Corsi, una vetta alta 1.028 m.s.l.m., situata a 15
    km dalla costa, a poca distanza dal colle di Melogno. Sembra che all'epoca la base celasse misteriosi missili in installazioni sotterranee e che la zona di cielo posta sopra di essa era interdetta al sorvolo di qualsiasi velivolo, inoltre nei suoi pressi, numerosi testimoni affermarono di aver notato
    grossi furgoni recanti la scritta "US Missile Command", organismo che gestiva la base quale supporto di orecchio elettronico integrato nella NATO, con compiti di sorveglianza e disturbo del sistema di comando e controllo di un ipotetico avversario. E presso un vicino eliporto sarebbero stati osservati, più volte, atterrare e decollare pesanti elicotteri da trasporto "CH - 34". Si è venuto poi a sapere che la data dello smantellamento sarebbe avvenuto agli inizi degli anni ' 90 del XX secolo, per effetto della riduzione della presenza militare statunitense in Europa. Inoltre in località Settepani, nel comune di Calizzano, sempre sull'altipiano Pian dei Corsi, aveva sede un nucleo del "509th Signal Battalion", un'unità del Genio-Trasmissioni dell'US Army. E non solo, infatti potrebbe essere che vi abbiano soggiornati delle truppe speciali appartenenti ai fantomatici e famigerati "Blue-Berrets". Gli esseri che si riducono in terriccio ricorda The Invaders del 1967-68, un serial TV di 43 episodi, dove si raccontano le peripezie dell'architetto David Vincent - interpretato dall'attore Roy Thinnnes - che scopriva la presenza sul nostro pianeta di strani esseri alieni i quali quando morivano scomparivano totalmente lasciando sul suolo e come unica traccia della loro presenza una specie di sostanza simile a terriccio. E nel 1996 è stato ripreso come film, con lo stesso titolo, per una durata di ben 166 minuti.

    IL GOLEM
    Ai rabbini si attribuiva, nel medioevo, la capacità di saper costruire i Golem, dei giganti di argilla preposti come domestici, e realizzati, così racconta il folklore esoterico, con lo stesso procedimento con cui Dio aveva creato Adamo nell'Eden. Infatti plasmando la terra e recitando determinate formule magiche contenute nel "Sepher Jetzirah" o "Libro della Vita", il rabbino creava la sagoma umana, dove, sulla fronte, veniva inciso il nome segreto di Dio. Quindi creava la vita da materia inerte. Tali lettere che venivano incise sulla fronte erano quelli che componevano il nome Adamo: alif, mem e thaw. Il primo di questi golem venne costruito nel 1058 dal rabbino Sholomon ibn Gabirol, vissuto in Spagna. Un paio di secoli dopo, un altro rabbino, Elia di Chem, avrebbe distrutto un golem sfuggito tempi addietro al rabbino Elia, cancellandogli dalla fronte la lettera alif, che davano la parola meth, morte. Comunque il golem diventato più famoso fu quello costruito nel 1580 dal kabbalista Jeuda Loew Ben Becalam - la cui storia verrà raccontata nel 1915 nel romanzo di Gustav Meyrinck "Der GOLEM" il quale ispirerà tre omonimi film: una del 1920, diretto dai registi Paul Wegener e Carl Boese, l'altra del 1936, diretto da Julien Duvivier, e l'ultimo, del 1991, diretto da Amos Gitai. Comunque una delle ultime voci sull'esistenza del Golem viene da Grodno, in Russia, dove, nel 1805, lo avrebbe costruito lo studioso David Jaffe.

    IL DEMONIO DI MANFREDO SETTALA

    Nel "Museo di Scienze Naturali di Milano", in via Palestro, si troverebbe un manichino in legno di ciliegio, costruito nella prima metà del ' 600 dal milanese Manfredo Settala. Questo eclettico inventore, noto per la realizzazione di strumenti di precisione e giocattoli meccanici, avrebbe acquisito tali facoltà così strabilianti durante i suoi viaggi in Oriente, quando entrò in contatto con gli alchimisti ebraici e musulmani. Il suo golem era una specie di schiavo alto 60 cm, con viso umano, con le orecchie a punta, gli occhi sbarrati e il corpo muscoloso. Azionato da strani meccanismi, l'automa era in grado di: girarsi, ruotare su se stesso, muovere gli occhi e la lingua, di grugnire sinistramente, e veniva usato dall'inventore per spaventare gli amici inopportuni che lo andavano a disturbare a casa.


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  2. maia
     
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    IL DEMONIO DI MANFREDO SETTALA

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