Cina, internet-dipendenti

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  1. maia
     
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    Mentre la popolazione online cinese raggiunge quota 100 milioni, il governo di Pechino apre una clinica specializzata per curare la dipendenza da Internet. Il direttore del “nosocomio”, Tao Ran, afferma di avere già curato con successo molti giovani. Il parere condiviso dalla comunità medica cinese è che l'abuso delle nuove tecnologie causi gravi problemi psicologici gravemente debilitanti: chi passa intere giornate su Internet rischia di sviluppare sintomi peculiari come apatia, depressione ed attacchi di panico.

    Intervistato da Reuters, Tao ha affermato che il boom tecnologico cinese ha creato un problema da non sottovalutare. Le cifre ufficiali pubblicate dai media governativi parlano di circa quattro milioni di adolescenti che non riescono più ad avere una normale vita sociale. “I ragazzi che soffrono di Internet dipendenza non vanno più a scuola”, afferma il responsabile della clinica di Pechino, “perché passano tutto il giorno in chat oppure sui videogiochi online”.

    L'equipe di Tao, composta da 10 medici psichiatri, è sicura di eliminare il desiderio di Internet nel corso di appena due settimane: il trattamento riservato ai giovani pazienti ha un costo di circa 40 euro al giorno - una cifra accessibile solo a pochi. La clinica è attrezzata per una ventina di ragazzi ed offre terapie di gruppo a base di psicanalisi e sport all'aria aperta.

    I pazienti sono inoltre curati con agopuntura tradizionale ed elettrostimolazione, unita ad un cocktail di psicofarmaci somministrati per via endovenosa. Il problema fondamentale della Repubblica Popolare Cinese, come ribadito dal quotidiano “China Daily”, è che la Rete sembra sfaldare la moralità delle giovani leve. L'ubiquità dei computer pare insidiare la leggendaria lena dei lavoratori cinesi, ben inquadrati all'interno di una società ben strutturata.

    Infatti, i cybercafè si diffondono a macchia d'olio, conquistando porzioni della popolazione sempre più consistenti: sempre più cittadini amano costruirsi una vita parallela completamente digitalizzata per fuggire la noia della vita quotidiana. Qualche paziende del Dott. Tao ha ammesso di “non dormire o mangiare” a costo di poter passare fino a dieci ore dentro un cybercafé - giocando online e chiacchierando con i coetanei.

    Il Prof. Kuang Wenbo, sociologo dei massmedia ed insegnante all'Università del Popolo di Pechino, getta acqua sul fuoco: “i giovani hanno già troppi problemi legati alla loro età”. La sua opinione cozza con quella del Governo: “anche senza Internet, gli adolescenti rischiano di sviluppare dipendenze verso altre cose”. Questa notizia è stata pubblicata dal periodico “Punto Informatico”.


     
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  2. LoganGR
     
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    Una delle cose peggiori oltre la chat, sono gli mmorpg, vera droga per le utenze dell'est, soprattutto cina e korea. Multiruolo massivo online gioco di ruolo, estraendo le parole italianizzandole dall'acronimo inglese. Di fatto sono i giochi come Wow (world of warcraft)
    che impiegano ore e ore di gioco per aumentare il livello di opotenza del proprio personaggio. Inoltre la versatilità del gioco che permette di creare veri e porpi mondi virtuali persistenti, con fatti tipo guerre di orde o eventi storici, senza contare la possibilità di fare matrimoni, avere una propria casa simulando uno stile di vita.. portano via tempo agli utenti, e spingono gli stessi a giocare ore e ore consecutive.
    Secondo me l'unico problema superficialmente è la mancanza di socializzazione. In eraltà considerando buona parte degli utenti che giocano a questa tipologia di game, sono nerd sfigati pseudo associali tecnodipendenti (non voglietemente, e se anche non sembra se dicessero a me questo lo prenderei come un complimento ndL) che probabilmente non saranno mai in grado di parlare ad una ragazza conosciuta al bar, molto probabilmente perchè puzzano di ascella pezzata, e sono maledettamente timidi e gli puzza l'alito.
    Giocando di ruolo su internet riescono ad avere un altro corpo, pur restando con la loro mente, e sono psicologiamente piu predisposti per essere socialmente vincenti e positivi.

    :)

    ovviamente è un parere personale.
     
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  3. gian89
     
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    quello che dici puo' essere vero, ma e' un messaggio comunque cattivo.
    siamo tutti di mentalita aperta in questo forum, quindi anche tu penso.
    di conseguenza socializzare online non la trovo una cosa sbagliata. nemmeno se una persona vuola farsi una vita su internet, e' una scelta sua.
    io personalmente gioco ad un gioco online e ci passo molte ore, xke mi diverte stare con amici conosciuti in game e cmq parlare con persone di molte altre nazioni e culture.
    cio' non vuol dire che sono uno sfigato sociopatico, solo che e' un mio modo di divertirmi, come per qualcun'altro puo' essere giocare a calcio.

    poi diciamolo, questo mondo fa proprio schifo, per fortuna che si riescono a creare paesaggi bellissimi e colorati, almeno riescono a farci viaggiare con la fantasia, dove per fortuna, abbiamo ancora piena libertà.
     
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  4. LoganGR
     
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    CITAZIONE (gian89 @ 15/3/2008, 01:43)
    quello che dici puo' essere vero, ma e' un messaggio comunque cattivo.
    siamo tutti di mentalita aperta in questo forum, quindi anche tu penso.
    di conseguenza socializzare online non la trovo una cosa sbagliata. nemmeno se una persona vuola farsi una vita su internet, e' una scelta sua.
    io personalmente gioco ad un gioco online e ci passo molte ore, xke mi diverte stare con amici conosciuti in game e cmq parlare con persone di molte altre nazioni e culture.
    cio' non vuol dire che sono uno sfigato sociopatico, solo che e' un mio modo di divertirmi, come per qualcun'altro puo' essere giocare a calcio.

    poi diciamolo, questo mondo fa proprio schifo, per fortuna che si riescono a creare paesaggi bellissimi e colorati, almeno riescono a farci viaggiare con la fantasia, dove per fortuna, abbiamo ancora piena libertà.

    come ho scritto generalizzando. Acnhe io ho fatto il mio periodo di mmorpg, dal quale sono uscito quando mi sono reso conto che mi portava via troppo temo.

    wow non lo tocco perchè se no ci ricasco asd
     
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  5. kondrad
     
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    anche io quando sono a casa amo stare su internet anche per molte ore a chattare e girare per forum ma precisiamo: quando sono a casa...nel senso che se devo uscire esco mica resto a casa per chattare poi certo ci sono quelle volte che magari piove o che ne so mi annoio ad andare in un certo posto allora resto a casa e sto su internet però giusto perchè a casa non ho da fare niente
     
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    il governo di Pechino apre una clinica specializzata per curare la dipendenza da internet

    Attenzione a non confondere il fenomeno degli hiklikomori, tipico del vicino Giappone, con la dipendenza da internet:

    CITAZIONE
    Sempre più spesso l'hikikomori viene confuso con la dipendenza da internwet.
    Ho riscontrato questo errore in tantissimi articoli comparsi sul web (anche su testate prestigiose) [...]
    Innanzitutto, è importante precisare che solo una minoranza degli hikikomori utilizza internet.
    Alcuni dati parlano del 30% circa.
    Inoltre, utilizzare internet non significa necessariamente sviluppare con esso una relazione di dipendenza.
    La maggior parte degli hikikomori utilizza questo strumento come passatempo o come semplice mezzo di evasione.
    Da un certo punto di vista, internet rappresenta un vantaggio per gli hikikomori perchè permette loro di mantenere delle relazioni (seppur virtuali) con altre persone.
    Infatti, gli hikikomori che scelgono di non usare internet vivono in uno stato di isolamento totale.
    Perchè la maggior parte degli hikikomori non usa internet?
    Isolandosi nella propria stanza l'hikikomori vuole allontanarsi da tutte quelle dinamiche che dominano il mondo sociale al di fuori della propria abitazione.
    Dunque anche l'utilizzo di chat, forum e social network rappresenta comunque un contatto con il mondo esterno e per molti hikikomori ciò comporta un'enorme difficoltà.
    Inoltre, è importante sottolineare che il fenomeno degli hikikomori nasce in modo completamente autonomo rispetto allo sviluppo delle nuove tecnologie.
    Infatti, negli anni '80, quando il fenomeno degli hikikomori esplose in Giappone, il computer e internet non facevano ancora parte della nostra vita quotidiana.
    Se hikikomori e dipendenza da internet sono la stessa cosa, era davvero necessario coniare un nuovo termine? [...]
    In Italia, a causa della cattiva informazione, la parola "hikikomori" rischia di diventare un sinonimo di "Dipendenza da Internet"e di perdere così completamente le sue peculiarità e il suo significato originale.
    In definitiva, quali sono i legami tra hikikomori e Dipendenza da Internet?
    Hikikomori e Dipendenza da Internet sono due cose diverse.
    Questo non esclude però che le due condizioni possano in qualche modo sovrapporsi e favorirsi a vicenda.
    E' infatti possibile che lo stato d'isolamento spinga l'hikikomori a rifugiarsi nella rete e a utilizzarla come mezzo di contatto con il mondo esterno.
    In questo caso, tuttavia, l'uso di internet rappresenta una conseguenza e non una causa dell'isolamento.

    Link: www.hikikomoriitalia.it/2013/04/hik...ali-sono-i.html

    http://it.wikipedia.org/wiki/Hikikomori, http://it.wikipedia.org/wiki/Dipendenza_da_Internet

    Edited by X-Files 2 - 1/2/2017, 09:11
     
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5 replies since 23/2/2008, 12:37   148 views
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