Leggendo qua e la'...

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  1. maia
     
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    da focus

    l'appartamento immaginario di Cicerone.
    "RICORDARSI UNA CONVERSAZIONE SENZA ESSERE PICO DELLA MIRANDOLA NON ERA FACILE.COSA SI ERA ESCOGITATO CICERO?"
    un trucco straordinario.quando preparava un discorso immaginava di percorrere le stanze di un palazzo o di una casa.poi associava ad ogni stanza un concetto o una parola chiave dell'orazione che voleva pronunciare.infine memorizzava tutto strutturando il discorso per stanze.la tecnica si chiama associativa e spiega anche la presenza nelle orazioni che ci sono pervenute,in tutto 58 di locuzioni tipo"in primo luogo...." "...in secondo luogo".poi entrate nel linguaggio comune

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    Edited by maia - 27/9/2008, 06:31
     
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  2. maia
     
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    nelle conchiglie si sente il rumore del mare appoggiando la conchiglia sull'orecchio..questo fenomeno si spiega con il fatto che i rumori provenienti dall'ambiente esterno fanno vibrare l'aria contenuta nella conchiglia alle sue frequenze di risonanza.l'aumentare e il diminuire dell'intensita' di queste frequenze da' all'ascoltatore l'illusione acustica di udire il rumore del mare
     
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  3. maia
     
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    "figlio di mignota"

    deriverebbe dalla scritta latina m.ignota,madre ignota,apposta dalle suore sopra la culla dei bambini abbandonati davanti al convento di Roma.l'espressione solo col tempo ha preso un significato negativo...
     
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  4. maia
     
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    Chrysler Norseman: la concept in fondo al mare
    Costruita da Ghia, affondò con l'Andrea Doria nel 1956


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    La storia della Chrysler Norseman è quella di una concept nata nel 1956 e mai apparsa in nessun salone dell'auto; lo sfortunato prototipo di cui vi parliamo è rimasto infatti coinvolto il 26 luglio 1956 nel tragico affondamento del transatlantico italiano Andrea Doria.

    Voluta dalla Chrysler per le esposizioni del '57, la Norseman era stata sviluppata internamente dallo stilista americano Virgil Exner, allora membro dell'Advanced Styling Group Chrysler, e la sua costruzione era stata commissionata alla torinese Ghia. Le grandi capacità artigianali e la perizia della manodopera torinese nella costruzione dei prototipi era nota da tempo negli USA e lo stesso Exner aveva collaborato con Ghia.

    Il progetto di una grande coupé sperimentale a quattro posti era stato avviato nell'ottobre del 1954 e un modellino in scala 1:4 era stato inviato in Italia affinché la carrozzeria Ghia ne traesse un esemplare marciante da esposizione. La complessità delle forme, delle soluzioni tecniche e stilistiche impegnarono per quasi 15 mesi le maestranze che lavoravano in Corso Unione Sovietica; è verosimile pensare che Pietro Frua, allora a capo del centro stile Ghia, si sia tenuto fuori dall'operazione.

    Il risultato finale fu un qualcosa di effettivamente innovativo e particolare, visto che la Norseman vantava soluzioni ardite come il grande tetto "a mensola" privo di montanti anteriori e centrali, il parabrezza totalmente apribile e scorrevole sotto il cielo, oltre ai fari a scomparsa automatici e il sottoscocca interamente carenato per una migliore aerodinamica.

    Lunga 5,8 metri, larga 2 e alta 1,4, la Chrysler Norseman non vantava grosse innovazioni meccaniche, essendo dotata di un classico V8 Hemi di 5.4 litri e 235 CV abbinato al cambio automatico Power-Flite con comandi al volante. Il tema avveniristico e futuribile degli esterni era riportato anche nell'abitacolo, dove i sedili a regolazione elettrica rivestiti in pelle metallizzata si abbinavano a strane cinture di sicurezza nelle portiere e ad una strumentazione "spaziale" di stile molto Fifties.

    Di questa concept Chrysler ci restano ormai solo foto d'epoca e qualche testimonianza di chi lavorò al progetto, visto che il 17 luglio del '56 venne imbarcata dal porto di Genova (destinazione New York) dentro un apposito container di legno e da allora nessuno ha più avuto modo di vederla o toccarla. Sfortuna vuole che a farle fare qual viaggio transatlantico fosse proprio quella Andrea Doria che, otto giorni dopo, fu speronata e affondata in prossimità della costa americana dalla nave svedese Stockholm, in una delle ultime grandi tragedie del mare (46 vittime) prima dell'avvento dell'aviazione di massa.

    A distanza di quasi 52 anni la Norseman è probabilmente ancora lì, sotto 75 metri d'acqua sul fondo dell'Atlantico di fronte alle coste del Massachusetts (40°30′N 69°53′E / 40,5 -69,883), racchiusa nella sua cassa ad arrugginire fra i rottami dell'imbarcazione. Neppure le numerose spedizioni di recupero dei supposti tesori della nave organizzate dagli anni Ottanta, coinvolgendo anche il noto cacciatore di relitti Robert Ballard, hanno potuto individuare o riportare in superficie i resti di questa che rimane una delle meno note (e sicuramente meno importante) vittime dell'Andrea Doria.

    Autore: Fabio Gemelli



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    L'Andrea Doria

    http://uwex.us/ADwreck.htm
     
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  5. maia
     
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    quando il corpo parla.

    si leggono le mani,i piedi,la schiena,la fronte,i nei.che dire del "SEDERE?"
    si chiama rumpologia,ovvero l'arte di prevedere il futuro amoroso,economico e lavorativo attraverso la lettura del sedere :*shock:.di questa tecnica e' esperta la mamma di Silvester Stallone,l'attore per intenderci,,che si diletta nella lettura dei piu' belli del mondo

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  6. maia
     
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    PERCHE' SI CHIAMA BUGIARDINO IL FOGLIETTODEI FARMACI?
    Lo chiamarono così, molti, ma molti anni fa, i propagandisti dei farmaci (ora informatori medico-scientifici o similia). Era un ironica descrizione di quei bigliettini ripiegati, dove si vantavano miracolosi esiti terapeutici del farmaco: Allora non comparivano controindicazioni ed avvertenze, divenute in seguito obbligatorie. Solo descrizioni fantasmagoriche dei poteri taumaturgici.
     
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  7. maia
     
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    sui gatti...

    GATTO IN CASA DORME MA UCCIDE 16 VOLTE L'ANNO

    ROMA - In casa il vostro gatto dorme sornione o sollecita le vostre attenzioni ma appena fuori si trasforma in uno spietato killer. Uno studio calcola che il carniere medio annuale di un gatto sia di 16 prede, dal che si desume che nei territori dove regna Elisabetta II, sono almeno 145 milioni gli animali che ogni anno muoiono sotto gli artigli dei tanto amati mici.

    I ricercatori di un'università britannica - secondo quanto riporta oggi l'Observer nella sua edizione online - hanno fatto uno studio avvalendosi della collaborazione (involontaria) di 200 gatti di famiglia equipaggiati con trasmettitori elettronici.

    Sono stati reclutati per scoprire quanta parte di distruzione di vita selvatica è imputabile a questi felini. Alcuni esperti ritengono che i circa 9 milioni di gatti britannici possano ogni anno far fuori, spesso solo per il gusto di farlo, più di 150 milioni tra uccelli, topi, conigli, talpe e altre creature. Così, per specie come il passero comune, il cui numero è in progressivo calo, il gatto rappresenta una vera minaccia.

    Il progetto della Reading University, diretto dalla biologa Rebecca Dulieu, ha cercato una risposta avvalendosi di tracciati elettronici e di analisi computerizzate per monitorare i gatti, quando vanno fuori di casa, con una precisione senza precedenti.

    "Noi sappiamo cosa fanno gatti quando sono a casa nostra: dormono. - dice la Dulieu - Ma praticamente non abbiamo idea di cosa fanno fuori, soprattutto di notte. Ora possiamo saperlo". La percentuale di uccisioni riscontrata dalla Dulieu nel campione in esame porta a ritenere che i gatti britannici portano a casa ogni anno circa 40 milioni di prede. Precedenti studi ipotizzavano però che i gatti riportano a casa solo il 30% delle loro vittime".
     
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  8. maia
     
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    La lana sul corpo delle pecore non si restringe poiche’ esso e’ coperto da uno strato di grasso e di cera(la lanolina)che rappresenta circa il 60%della massa della lana che protegge dalla pioggia e dalla neve.la maggior parte degli animali(compresi gli uomini)ha del grasso sui peli(anche se meno delle pecore)proprio per proteggerli.la lana usata dall’uomo e’ pero’ privata di gran parte della lanolina,e l’acqua puo’ penetrare nelle fibre,facendole gonfiare e sollevando le “microsquame”che ricoprono i peli:in tal modo il tessuto si ritira e sembra indurito.se si usa acqua fredda,pero’,il fenomeno e’ temporaneo.in presenza di calore invece,la cheratina delle squame si deforma,contraendosi,e questa alterazione e’ permanente.ecco perche’ lavare un maglione in acqua calda causa il cosi’ detto infiltremento:le squame si contraggono e le fibbre si avvicinano tra loro creando una massa compatta.

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    La lana sul corpo delle pecore non si restringe poiche’ esso e’ coperto da uno strato di grasso e di cera(la lanolina)che rappresenta circa il 60%della massa della lana che protegge dalla pioggia e dalla neve.la maggior parte degli animali(compresi gli uomini)ha del grasso sui peli(anche se meno delle pecore)proprio per proteggerli.la lana usata dall’uomo e’ pero’ privata di gran parte della lanolina,e l’acqua puo’ penetrare nelle fibre,facendole gonfiare e sollevando le “microsquame”che ricoprono i peli:in tal modo il tessuto si ritira e sembra indurito.se si usa acqua fredda,pero’,il fenomeno e’ temporaneo.in presenza di calore invece,la cheratina delle squame si deforma,contraendosi,e questa alterazione e’ permanente.ecco perche’ lavare un maglione in acqua calda causa il cosi’ detto infiltremento:le squame si contraggono e le fibbre si avvicinano tra loro creando una massa compatta.

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    Edited by AlieNiko - 24/4/2009, 19:51
     
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  9. maia
     
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    "ZOCCOLA" ha due significati.significa prostituta ma anche sorcio.femmina del topo di fogna.deriva dal latino sorex.tale bestiolina vive appunto nelle fogne,e' territorialista ed esce solo la notte.col tempo ha assunto un significato dispregiativo

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  10. AlieNiko
     
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    CITAZIONE (maia @ 24/4/2009, 09:15)
    femmina del topo di fogna

    pensavo che fosse un termine pugliese :*mmm:
     
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  11. maia
     
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    :*asd: e' sempre li vicino
     
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  12. maia
     
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    presso i vichinghi,se un guerriero veniva ferito alla pancia,per prima cosa lo si rimpinzava con una zuppa di cipolle.se dalla ferita usciva l'inconfondibile odore,si deduceva che il suo stomaco era bucato e il ferito spacciato..quando era curabile,invece,si prediligevano le erbe,ma si credeva anche al potere magico delle rune.
    secondo gli inglesi poi i vichinghi si lavavano troppo(una sauna alla settimana).nel timore di imboscate invece,alla toilette fuori casa,toccava ad andarci muniti di spada
    :*happy:
     
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  13. maia
     
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    a proposito di aerei...questo non l'ho letto ma vissuto di persona.ryan air non imbarca cani,ma...mi pare uccelli e gatti,meridiana inmbarca cani ma non...serpenti...alitalia...c'e' ancora alitalia? :*sospettoso: insomma...ogni compagnia ha una sua specie...
     
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  14. maia
     
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    mare della Nuova Zelanda alcuni delfini hanno protetto inermi bagnanti dall'attacco, altrimenti inevitabile, di un grande squalo bianco. I sette delfini hanno circondato un bagnino che si trovava in compagnia della figlia e di una sua amica a circa 100 metri dalla riva di Ocean Beach, sulla costa nord-est. Il branco creando una barriera ha costretto i nuotatori a stare uniti tra loro in modo da non essere bersaglio dello squalo.


    Quando Rob Howes, il bagnino, ha cercato di allontanarsi dal gruppo, due dei delfini per proteggerlo lo hanno respinto indietro e l'uomo ha capito cosa stava succedendo: si stava avvicinando uno squalo bianco di quasi tre metri di lunghezza.

    Howe ancora scosso dall'accaduto ha dichiarato:"Sono rimasto impietrito. Era ad appena due metri da me. L'acqua era cristallina e lo squalo era chiaro con il naso sulla mia faccia. Allora ho capito che i delfini avevano formato una barriera di protezione attorno a noi"

    Nel frattempo un altro bagnino, Matt Fleet, che stava facendo un giro di ricognizione a bordo di un gommone di salvataggio, ha notato subito il comportamento alquanto inconsueto del branco di delfini. Tuffandosi per raggiungere il gruppo ha visto lo squalo bianco e ha raggiunto velocemente a nuoto gli altri malcapitati dietro la "barriera"

    La protezione dei delfini contro lo squalo è andata avanti oltre 40 minuti, battendo in continuazione la coda sulla superficie dell'acqua. Solo tornati a riva, sani e salvi, i due uomini hanno rivelato alle ragazze cosa era successo: le due amiche non si erano accorte della presenza dello squalo.

    Rochelle Costantine, studiosa di mammiferi marini dell'università di Auckland, ha definito la reazione dei delfini del tutto normale: "Amano aiutare gli indifesi, e sono sempre all'erta in presenza di squali. Battere la coda sull'acqua è la loro maniera di comunicare e potrebbe essere stata una funzione di gruppo per mantenere la barriera protettiva"

    Non è il primo caso al mondo in cui dei delfini hanno protetto dei nuotatori, secondo un'esperta del gruppo ambientalista Orca Research, gli animali hanno percepito il pericolo che stavano correndo i quattro bagnanti e sono intervenuti immediatamente per difenderli. Spesso accade che i delfini attacchino gli squali per protteggere se stessi e la prole e in questo caso hanno protetto degli uomini indifesi. TGCOM

    L'ho sempre detto che le bestie son meglio degli umani

    la coda dei delfini e' fortissima.la battono nell'acqua per scoraggiare o spaventare il nemico.anche gli squali :*happy:
     
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  15. maia
     
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    Una delle notissime Cabbage Patch Kid Dolls, un tipo di bambola che conobbe un vero boom mediatico e di vendite negli anni novanta, quella chiamata Snack-Time, era dotata di mandibola funzionante.
    Nel 1996 una di queste bambole cominciò a divorare i capelli di una bambina arrivando quindi al cuoi capelluto.
    Ci vollero degli infermieri, chiamati sul posto, per staccare la bambola dal cranio della bambina
     
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144 replies since 2/10/2005, 10:28   2175 views
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