La verità su Tunguska

Mi ero ripromesso di intervenire su questo argomento appena finivo di leggere “Il fuoco venuto dal cielo”, di Baxter e Atkins (Sperling & Kupfer editori, 1978) ma questo mistero mi….brucia troppo. Dunque, 19 anni dopo, nel 1927, Leonid Kulik va, una prima volta, sul posto alla ricerca del cratere: non trova niente. Venti anni più tardi, nel 1947, Aleksander Kazantsev va anche lui sul posto, dopo essere passato per Hiroshima ed aver constatato gli effetti della famigerata bomba atomica. Di ritorno dal Giappone, ha un’illuminazione: il disastro di Tunguska è stato prodotto da un’esplosione nucleare! Il mondo accademico e la classe politica russi non potevano accusare gli americani, non avendone le prove. Inoltre, non potendo immaginare che la cosa esplosa nel 1908 fosse di origine terrestre, Kazantsev, che era più uno scrittore di fantascienza che uno scienziato, avanzò l’ipotesi che si fosse trattato di un’astronave aliena venuta sulla Terra per cercare acqua, dopo averla individuata nel lago Baikal. Astronave poi esplosa in volo per qualche misteriosa ragione. La teoria aliena di Kazantsev, accettata dalle autorità politiche, viene divulgata nel 1947, guarda caso lo stesso anno degli avvistamenti di dischi volanti sui cieli degli Stati Uniti. Siccome subito dopo la seconda guerra mondiale, con l’inizio della Guerra Fredda, le due superpotenze vincitrici cominciarono a rivaleggiare sul piano della tecnologia militare e spaziale, mi viene da pensare che il riferimento all’esistenza degli extraterrestri, da parte di U.R.S.S. e U.S.A, sia stato come un elemento di contorno, quasi folcloristico, alla più seria corsa allo spazio. Come se avessero voluto accattivarsi le rispettive opinioni pubbliche, mettendoci un po’ di pepe, rendendo lo spazio ancora più intrigante e misterioso per distogliere l’attenzione della gente dalla fornace in cui bruciavano immense somme di denaro pubblico. Questa strategia non è mai terminata, di modo che, se ci può essere qualche pacifista che contesta le spese militari, perché la guerra non piace a nessuno, ben difficilmente qualcuno oserà contestare le spese per i voli spaziali, soprattutto americane, perché per i contestatori russi c’è sempre…l’accogliente Siberia. Ultimamente, anche i cinesi si sono buttati nella mischia. E pure Iran e Corea del nord non vogliono essere da meno. Le spese per i voli spaziali, è proprio il caso di dirlo, sono astronomiche, ma chi potrebbe sollevare obiezioni, con tanti bei marzianini da scoprire là fuori, nello spazio profondo?

sekondo me a tugunska gli alieni,ammesso ke esistono, nn c'entrano assolutamente nulla! sikuramente si sn fatte delle ipotesi fantasiose ke poi hanno influito sulla guerra fredda!

Se invece l'umanità avesse subito un attacco da parte di alieni ostili e i russi fossero riusciti a sventarlo, allora non ha senso coprire l'avvenimento e anzi i russi avrebbero un motivo di vanto per aver salvato il mondo, in questo ponendosi sullo stesso piano degli americani, che si considerano paladini della libertà, dell'Occidente e di altri valori della razza bianca. Sarebbe un bello schiaffo morale per i loro storici, arroganti, nemici.

E' però vero che se c'è qualcosa che va contro i loro interessi, le autorità civili o militari, comuniste o meno, lo insabbiano.

[...] Siccome è fuor di dubbio che si è trattato di esplosione nucleare [...]