Mystero

Posts written by Ultron1986

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    Per ciò che riguarda il primo caso: "Alcuni ricercatori ipotizzano che la testimone [la signora Whiteland] possa aver osservato [escludendo la falsa testimonianza] una cabina sospesa a un dirigibile-spia militare, usato dai tedeschi [...] sebbene la sue dimensioni e il numero di persone osservate all'interno siano molto improbabili [...] Ma altri ricercatori sostengono la possibilità che si sia trattato di un prototipo tedesco, sconosciuto al momento dell'osservazione" (tratto da Caravaca.blogspot.it).

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    flying-platform

    La seconda vicenda: "Un certo Jonathan M. Caplan ha riportato nel Flying Saucer Review, del maggio 1969, che a West Hampstead, in Inghilterra, il 18 ottobre 1955, da un treno che si era fermato a un segnale, il reverendo Pitt-Kehtly ha notato una "piattaforma volante" bruno-rossastra e grigia, delle dimensioni di un piccolo autobus, volare silenziosamente in linea retta e lentamente, a 30 chilometri orari, ad un'altitudine di 40 metri. La piattaforma, che ha osservato per tre o quattro minuti, trasportava circa 30 figure umane immobili in uniforme kaki. Alcuni di loro erano seduti e guardavano fissi in avanti "come robot" (tratto da ufologie.patrickgross.org).

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    Edited by Ultron1986 - 16/6/2016, 10:07
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    Naturali o artificiali?
    E se sono artificiali, CHI le ha costruite? E Quando?

    Video 1


    (Video 2)

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    Edited by Ultron1986 - 28/9/2016, 18:30
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    19/05/2012. "7 Stanze sotterranee e segrete sono state trovate sotto il Duomo di Milano: il cuore di Milano, quel salotto meneghino all'ombra della Madonnina, si rivela ancora pieno di misteri. Tutto è iniziato lo scorso gennaio, per la precisione sotto la statua equestre in mezzo alla piazza che rappresenta Vittorio Emanuele II a cavallo (opera di Ercole Rosa, che la realizzò nel 1896): cioè sotto uno dei classici punti di ritrovo nella sempre affollata Piazza Duomo, punto di riferimento per ritrovarsi in caso di cortei, manifestazioni o concerti ("Ci vediamo sotto la statua" è un grande classico). Statua che, bisognosa di restauri, a inizio anno è stata sottoposta a un'endoscopia da parte dei tecnici del comune, che hanno ritrovato un tunnel, dimenticato da un secolo, utilizzato dagli operai originari per installare il monumento equestre. Si tratta di una galleria di un metro per tre che scende nel sottosuolo per 14 metri: i tecnici si sono dichiarati entusiasti della sua scoperta, perché riprendendo le tecniche di intervento di moda nell'800, sarà possibile restaurare la statua equestre senza intervenire sull'ambiente esterno. Anche perché Piazza Duomo è la più famosa delle attrazioni di Milano, fotografata e visitata da milioni di turisti. Ma le scoperte non si fermano al tunnel sotterraneo, come all'inizio si era creduto: sono state ritrovate altre 7 stanze sotterranee che, secondo il Comune di Milano, non risultano registrate in alcun archivio. Quindi un immenso spazio vuoto sotto la piazza, ignoto a tutti e individuato grazie al georadar: le stanze sono tutte collegate tra loro e vi si accede dalla statua equestre spostando uno dei lastroni del lato nord. Da un punto di vista tecnico, non sono altro che 'vani fondazionali' utilizzati proprio per la costruzione della statua; da un punto di vista economico, invece, si tratta dell'opportunità, per il Comune, di abbattere notevolmente i costi di restauro della statua equestre, riducendoli di circa due terzi".

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    Edited by Francesco Z. - 17/9/2015, 15:56
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    CITAZIONE (alpha & omega @ 22/12/2004, 18:13) 
    www.ingv.it/~roma/frames/frame-archivio.html
    di poca intensita o grossa ultimamente se ne verificano molti e non in zone annesse fra loro... può voler dire qualcosa?

    Normali attività sismiche.

    "Per la situazione geodinamica il territorio italiano è frequentemente soggetto a terremoti [...] l'analisi dei movimenti focali indicano che essi sono per lo più distribuiti lungo le aree interessate dalla tettonica alpina e appenninica, dove sono causati rispettivamente da movimenti lungo faglie".

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    "Tra foche, elefanti di mare ed albatros ... nell'immensità dell'Oceano, troviamo delle indescrivibili stravaganze geologiche: i Moeki Boulders, meglio noti come "Massi di Moeraki". Sulla spiaggia di Koehoke, poco distante da Moeraki, un piccolo villaggio di pescatori sulla costa di Otago, nell'isola Sud (Nuova Zelanda), in uno scenario da sogno, intorno al quale ruotano numerose leggende della popolazione aborigena dei Maori, si trovano più di 50 enormi sfere di pietra, alcune integre, altre frantumate; di color grigio, che variano dai 0,5 metri ai 2,2 metri di diametro e possono pesare fino a 7 tonnellate. Si tratta di accumuli di strati concentrici di sostanze depositate dall'acqua, protetti per legge tramite una serie di divieti (danneggiamenti, rimozione, campeggio ecc.). La componente rocciosa dei Massi Moeraki è interrotta da grandi crepe che si snodano dal loro centro verso l'esterno, riempite per lo più da uno strato di calcite marrone e in seguito giallastra. Essi appaiono misteriosi, simili a gigantesche uova o a enormi gusci di tartarughe, paragonabili a biglie emesse dagli abissi oceanici. Il gruppo di Ngai Tahu, che viveva nell'area limitrofa, associa i Massi al naufragio della grande canoa Arai Te Uru a seguito di una tempesta, mentre navigava verso sud. Le enormi sfere sarebbero la trasfigurazione di parte del suo carico, come cesti tondi di cibo e zucche; ma altri elementi dell'evento tragico sono stati cristallizzati nel paesaggio circostante: lo scafo sarebbe diventato la scogliera che si estende fino a Shang Point, e la grande roccia, Hipo, il navigatore. Molte delle colline tra Moeraki e Palmerston portano i nomi dei membri dell'equipaggio e una quello dell'onda che sommerse l'imbarcazione. Da studi scientifici effettuati sulla composizione dei Massi, in particolare dal contenuto di magnesio e ferro e dagli isotopi stabili di ossigeno e carbonio, è emerso che la loro struttura principale ha iniziato a formarsi nel fango situato in prossimità del fondale marino e la loro forma sferica indica che la quantità di calcio era maggiore rispetto al contenuto di acqua. Le conchiglie, le ossa e i frammenti di piante agiscono come nuclei di condensazione intorno ai quali i minerali disciolti nell'acqua iniziano gradualmente a cristallizzare. I massi più grandi (che misurano 2 metri di diametro), secondo una stima, hanno impiegato tra i 4,5 e i 5,5 milioni di anni per aumentare di dimensione e contemporaneamente su queste pietre si accumulavano dai 10 ai 50 metri di fango. In seguito si formarono le concrezioni, le grandi crepe note come septaria, e poi della calcite marrone, calcite gialla e piccole quantità di dolomite e quarzo riempirono progressivamente queste crepe quando, calato il livello del mare, l'acqua freatica riuscì ad attraversare il fango indurito che ora le avvolge".

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    Edited by Francesco Z. - 17/9/2015, 10:16
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    L'argomento del thread è affascinante.
    Il linguaggio segreto degli alchimisti: www.gianfrancobertagni.it/materiali/alchimia/depascalis.htm.
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    Sono passati quasi quarantacinque anni dal giorno della scoperta. Oggi si avverte il bisogno di una maggior promozione e valorizzazione:

    http://it.wikipedia.org/wiki/Grotta_dei_Cervi_(Otranto)
    www.leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=17606&id_rub=136
    www.lecceprima.it/speciale/earth-da...to-via-app.html
    http://bari.repubblica.it/cronaca/2010/11/...9/1/?refresh_ce
    www.google.it/search?site=imghp&tbm...rotta+cervi&oq=



    Edited by Francesco Z. - 16/9/2015, 15:49
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    "Come tutte le religioni antiche anche il vuduismo ha numerosi cerimoniali legati alla magia e particolarmente vasto sembra essere l'arsenale della magia distruttiva o nera. Per quanto non esistano prove dell'efficacia di tali magie, non vi possono essere dubbi sulla presa di queste superstizioni sul popolo: persino Francois Duvalier, presidente a vita di Haiti dal 1957 al 1971, riuscì a tenere Haiti nella morsa della paura, spacciandosi come la reincarnazione dell'entità Baron Samedi, in grado di scagliare potenti maledizioni (affermò che la morte di John Fitzgerald Kennedy era dovuta ad una sua maledizione) [...] ".

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    Edited by Francesco Z. - 16/9/2015, 09:49
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    Le mummie del deserto di Atacama:

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    Nel 2013 è stato inaugurato ALMA (Atacama Large Millimeter/submillimeter Array), il radiotelescopio più potente del mondo:

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    In mezzo a quell'arido deserto, continua a scrutare il cielo.
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    Nel corso del tempo, sono state formulate varie ipotesi sulla natura e sul destino dell'Arca:

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    "Giuseppe Claudio Infranca è architetto e Presidente dell'Istituto Superiore di Tecniche di Conservazione dei Beni Culturali e dell'Ambiente "Antonio De Stefano". Il suo libro (Gangemini, 2008) è il resoconto di una missione archeologica e di restauro dell'autore in Etiopia. Per pura casualità Infranca viene invitato a visitare il Santuario di Santa Maria di Sion, danneggiato nella copertura dai bombardamenti della guerra civile etiope. Riesce, così, ad entrare furtivamente all'interno del Santa Sanctorum, scoprendo la presenza della biblica Arca dell'Alleanza. Per anni, riesce a celare questa vicenda; un giorno apprende la notizia che due israeliani, facenti parte di reparti speciali d'Israele, penetrati nello stesso luogo, ne rivelavano l'importante scoperta al mondo. Da allora, Infranca ha intrapreso la sua ricerca per comprendere come l'Arca dell'Alleanza fosse giunta da Gerusalemme fino in Etiopia e, solo dopo molti anni di studi, è riuscito a ricostruirne la storia e il percorso".

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    Sarà vero? Il dubbio è lecito.

    Edited by Francesco Z. - 16/9/2015, 01:06
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    e se i riferimenti sono del crash di Dalnegorsk

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    Sì, anch'io penso che si riferisca al presunto UFO-crash di Dalnegorsk: "Il 29 gennaio 1986 alle 20,00 circa gli abitanti di Dal'negorsk videro in cielo una palla rossastra, grande circa quanto la metà del disco lunare. La sfera si muoveva parallelamente al terreno e non si sentiva alcun rumore. Quando la palla si avvicinò al monte, cominciò ad abbassarsi finchè cadde sulla sua cima. Tutti i testimoni tranne uno dissero che non ci fu alcun rumore quando la palla raggiunse il terreno. La luce provocata dalla palla fu descritta come quella di una foresta in fiamme e durò circa un'ora. In base alle affermazioni dei testimoni, per l'oggetto fu stimata una velocità di caduta di circa 15 m/s" (tratto da Wikipedia).

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    "Dal'negorsk (anche traslitterata come Dalnegorsk, it., all'incirca, lontana dalle montagne) è una cittadina dell'estremo oriente russo, situata nel Kraj Primorskij a circa 500 km di distanza dal capoluogo Vladivostok. Ricevette lo status di città nel 1989, il nome attuale risale al 1972".

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    Edited by Francesco Z. - 16/9/2015, 07:55
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    "Il materiale pubblicato in questa sezione è stato estratto dai siti di lingua inglese wingmakers.com, lyricus.org ed eventtemples.com. Il materiale dei Wingmakers è una costruzione complessa che si presenta pubblicamente in due distinte modalità: come mito e come materiale "operativo". Del mito fanno parte le "interviste al dr. Neruda" e il racconto "Ancient Arrow Project", dove si narra la scoperta, in New Mexico, dell'Ancient Arrow: il primo di sette siti nascosti in ciascuno dei sette continenti della Terra, ognuno dei quali conserva materiale di origine extra-terrestre indispensabile per l'evoluzione dell'umanità. La vicenda ha come protagonisti l'Ancient Arrow - una caverna artificiale in cui vengono scoperte 24 camere segrete con dei misteriosi manufatti tecnologici -, il dr. Neruda - l'incaricato alla decifrazione del materiale ritrovato - e l'organizzazione segreta 'ACIO' che ha contatti telepatici con una civiltà extra-terrestre denominata Corteum con la quale collabora per la costruzione di tecnologie avanzate. Avendo avuto successo nella decifrazione, il dr. Neruda decide di fuggire per divulgare il contenuto del materiale ritrovato a tutta l'umanità. Tale contenuto, presentato come risultato di questa avventura, è il materiale 'operativo' dei Wingmakers: filosofia, musica, poesia, dipinti e scritti vari. Al loro apparire su internet - nel 2001 -, racconto e interviste sono stati da alcuni interpretati come realtà e come tali divulgati in articoli e citazioni in vari ambiti. Basta fare una ricerca su un motore per rendersi conto quanti siti internet in tutto il mondo, Italia compresa, considerano il ritrovamento dell'Ancient Arrow come un evento reale. Si tratta, invece, di una costruzione multimediale per veicolare in forma mitologica il materiale dei Wingmakers [...] Alla domanda: "Per quale motivo il materiale è una miscela di verità e dis-informazione? Qual è lo scopo e l'utilità di tutto questo?", James, il traduttore/creatore del materiale, così risponde: "... Sto creando una storia mitologica contenente un sistema filosofico che si comincia a presentare ora ma è principalmente indirizzato alle prossime tre generazioni dell'umanità. Questa mitologia è una zona tributaria e deve essere incapsulata in molteplici forme di comunicazione al fine di attrarre le nuove generazioni che lo richiederanno. E poichè ha molteplici forme di comunicazione, e il contenuto originario da cui proviene non è di questa terra, necessita di un'aggiunta. Questa aggiunta è la narrazione che unisce tra loro le caratteristiche reali del materiale operativo (es. filosofia, metafisica, linguaggio in glifi, poesia, musica e arte), con gli elementi mitologici dell'ACIO e del mistero dell'Ancient Arrow. Ci si è resi conto, eoni fa, che un trattato filosofico impostato solo in forma scritta non sarebbe stato un catalizzatore appropriato per le generazioni del 21mo secolo".

    "Da James

    Estratto dal sito Wingmakers.com

    Ho creato un portale perchè la coscienza della Sorgente Primaria contatti la coscienza dell'individuo come non è mai stato fatto prima. Questo collegamento catalizzerà nuove forme di energia che fluiranno nelle menti di quegli individui rendendoli capaci di creare le tecnologie necessarie, le forme d'arte e le scoperte che producano la nuova cosmologia della Sorgente Primaria. Inoltre, i dischi della Sorgente Primaria avranno impatto su tutte le persone, anche quelle che non leggeranno, guarderanno o ascolteranno mai, e questi - ve lo assicuro - saranno la maggioranza. Questi insegnamenti sono progettati per l'intero pianeta nonostante il numero relativamente piccolo di chi s'immergerà attivamente nella storia ed utlizzerà questo portale".

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    Edited by Francesco Z. - 15/9/2015, 10:26
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    L'alba di Newgrange: http://apod.nasa.gov/apod/ap081220.html

    "Il tumulo di Newgrange [...] risale al 3200 a.C. circa. Il nome anglosassone deriva dall'unione delle parole new ("nuovo") e grange ("fattoria"). Dopo la fondazione dell'abbazia cistercense a Mellifont nel 1142, le terre di quest'area vennero acquisite dal relativo ordine e utilizzate per l'agricoltura. Il tumulo ha un diametro di circa 80 m; è cinto da un alto muro perimetrale costruito in pietre di quarzo bianche e scure e da un altro cerchio più largo, composto da 97 grosse pietre (kerbstone), la più interessante delle quali è quella posta di fronte all'entrata, decorata con motivi a losanga e a spirale. Questa pietra, definita "una delle pietre più famose nell'intero repertorio dell'arte megalitica", include un motivo a triplice spirale, rinvenuto soltanto a Newgrange e ripetuto all'interno della camera funeraria, che rievoca il motivo del triskelion dell'isola di Man e le spirali della cultura di Castelluccio in Sicilia ma soprattutto dei templi megalitici di Malta, molto più antichi di Newgrange. All'interno, un passaggio lungo 19 m conduce ad una camera centrale a pianta cruciforme con tre vani, caratterizzata da una volta a thòlos in lastroni di pietra alta 6 m e ancora oggi completamente impermeabile all'acqua. In ognuno dei tre vani è presente un vascone in pietra che conteneva i resti dei defunti che furono sepolti nel tumulo. Posta sopra all'entrata, un'apertura quadrata (roofbox) permette al sole di penetrare nel passaggio e di illuminarlo nel giorno del solstizio d'inverno, che coincideva allora con l'inizio del nuovo anno. I raggi del sole che penetrano nel passaggio verso la camera funeraria avrebbero simboleggiato il risveglio della natura e la rinascita, infondendo nuova vita nelle sementi, negli animali e negli esseri umani, oppure, secondo altre interpretazioni, avrebbero rappresentato la vittoria della vita sulla morte e la promessa di una nuova vita per i defunti. Vicino al tumulo di Newgrange, altri resti di costruzioni posteriori visitabili sono il Pit Circle, un'area circolare delimitata da paletti di legno dentro la quale venivano cremati e sepolti gli animali, e lo Stone Circle, una costruzione costituita da megaliti disposti a cerchio, eretto presumibilmente dopo il 2000 a.C. con funzioni di studio astronomico".

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    Newgrange: link, link



    Edited by Francesco Z. - 15/9/2015, 00:00
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    Articolo di Yuri Leveratto: "I pittogrammi della Pedra Pintada (+VIDEO). Nel mio recente viaggio in Roraima ho avuto modo di conoscere e studiare la famosa Pedra Pintada, un'enorme roccia che si erge imponente nella savana di Boa Vista. E' lunga circa 100 metri, larga e alta circa 30 metri. Vista da lontano sembra uno strano elissoide, o un uovo, quasi come fosse l'uovo primordiale dal quale si è originata la vita sulla Terra. La Pedra Pintada è, allo stesso tempo, un'antichissima biblioteca di pietra, un mausoleo, in quanto vi furono trovati vari crani e altri resti ossei umani e, forse, un tempio, luogo di culto di antichi abitatori amazzonici. Nella parete principale vi sono moltissime pitture rupestri.

    Ho subito notato due grandi serpenti dalla doppia testa, disegnati molto in alto, a circa quattro metri d'altezza. Il serpente, nella gran parte delle culture indigene americane, era il simbolo della vita e la doppia testa sta a significare, secondo la mia interpretazione, l'eterno ritorno, ovvero la vita dopo la morte.

    Si deve considerare che la zona della Pedra Pintada fu per molto tempo al centro del famoso lago di Manoa, la cui esistenza reale fu provata da una spedizione scientifica diretta da Roland Stevenson e coadiuvata dai geologi Federico Cruz e Gert Woeltye. Secondo Stevenson, il lago si seccò a partire dal 1300 della nostra era. [*]

    E' probabile che molti pittogrammi furono fatti utilizzando canoe. Vi sono poi alcune rappresentazioni del Sole a 8 raggi, oltre a molte linee parallele e punti che a mio parere stanno a significare dei concetti numerici. Osservando attentamente la parete principale si notano dei disegni particolari che alcuni ricercatori hanno interpretato come carri trainati da cavalli. Ma sia il carro che il cavallo (che si estinse in America 12.000 anni fa) non esistevano nel Nuovo Mondo nel passato recente precolombiano (mi riferisco al periodo 10.000 a.C.-1492 d.C.).

    Tutto ciò potrebbe far pensare che gli antichi artisti che rappresentarono tali disegni si riferissero a miti che forse avevano avuto origine in altre zone della Terra. La Pedra Pintada nasconde però altri segreti. Nella parte sinistra rispetto alla parete principale vi è una roccia dove vi sono dei pittogrammi rappresentanti serpenti e punti allineati. Per alcuni ricercatori è un menhir, ovvero una grande pietra monolitica la cui funzione potrebbero essere quella di rendere culto al sole.

    Nella parte destra rispetto alla parete principale vi è una grotta e alcune altre cavità che potrebbero essere state usate come urne funerarie. Alcune leggende descrivono che al di sotto della Pedra Pintada vi sia una grande caverna connessa alla grotta esterna da uno stretto passaggio. Si pensa che gli antichi abitatori del luogo vi tenessero occulte cerimonie con lo scopo di tenere vive tradizioni millenarie. In effetti colpendo energicamente il suolo con il tallone, si sente un tonfo particolare e un eco, che fa pensare che l'esistenza della caverna sotterranea sia veritiera.

    Equipaggiato con corda e lanterna ho tentato d'introdurmi all'interno della caverna ma il passaggio è ostruito e sarebbe necessario il lavoro di molte persone per poter attuare la rimozione di pietra e fango indurito con gli anni. Nelle vicinanze della Pedra Pintada vi sono molti altri massi alcuni dei quali riportano pittogrammi, a mio parere più recenti di quelli della Pedra Pintada. Uno di questi, molto interessante, è la pietra di Pereira. A mio parere vi sono alcune rappresentazioni di quipu incaici.

    Gli Incas viaggiavano spesso nella zona di Roraima, percorrendo il grande cammino pre-colombiano chiamato Nhamini-wi, che va da Pasto al Roraima, recentemente scoperto e documentato dal ricercatore cileno Roland Stevenson. Probabilmente il quipu fu molto interessante per i popoli amazzonici che vivevano presso la Pedra Pintada e che lo rappresentarono nel masso di Pereira insieme ai loro totem, come per esempio il serpente.

    A tutt'oggi non si può affernare con certezza se la Pedra Pintada sia stata anche un centro cerimoniale o luogo di culto. Fino ad ora non sono state trovate le evidenze archeologiche necessarie per supportare questa tesi".

    Fonte: link

    [*] L'identificazione con il Parime (o Manoa) è un'ipotesi, http://sigep.cprm.gov.br/sitio012/sitio012.pdf

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    CITAZIONE
    Homet

    "Marcel Francois Homet ([...] 1897-1982) è stato un artcheologo e antropologo francese. Compì viaggi e spedizioni in varie parti del mondo, studiando e documentando popoli africani e sudamericani e cercando inoltre tracce di un'antica civiltà che riteneva collegata ad Atlantide. Nato a Rochefort (Charente Marittima) nel 1897, Homet fu impiegato durante la seconda guerra mondiale come agente del SOE britannico. Allievo e amico di Henri Breuil, dopo la guerra divenne docente di lingue arabe classiche all'Università di Algeri, poi archeologo, paleontologo, antropologo ed etnologo. In seguito si trasferì in Germania nei pressi di Stoccarda fino al 1980. Trascorse 15 anni viaggiando in Marocco, Tunisia, Egitto, Siria, Libano, Palestina e Turchia, effettuando importanti ricerche sulla cultura e gli idiomi di quelle popolazioni mediterranee. Nel Congo ex francese studiò per primo l'origine, gli usi e i costumi dei pigmei Babinga, mentre nel Sahara rinvenne graffiti preistorici che avrebbero dato il via a ulteriori indagini scientifiche. Viaggiò attraverso gli Stati Uniti, Haiti e Venezuela, finchè, nel 1940 [...] fu incaricato dalla facoltà di antropologia dell'Università di Parigi di eseguire alcune spedizioni in Brasile, penetrando nei territori del vastissimo bacino del Rio delle Amazzoni [...] Durante le sue spedizioni, scoprì e studiò intorno al 1950 un colossale monolite (denominato Pedra Pintada, ovvero "pietra dipinta") ricoperto di graffiti, incisioni e simboli, che secondo le leggende degli indios locali, indicherebbe la presenza di una antica città perduta. In Brasile Homet continuò a indagare sulla presenza nella regione dei resti di un antico popolo che riteneva discendente dalla leggendaria civiltà di Atlantide, obbiettivo principale della spedizione. Homet combattè anche contro la campagna di sterminio degli indios condotta in Brasile e in Venezuela. Tra il 1934 e il 1978 pubblicò oltre venti libri, numerosi articoli e documenti, tenendo dopo il suo pensionamento diverse conferenze di antropologia, etnologia e storia della civiltà. Si spense nel 1982".

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    Edited by Francesco Z - 9/5/2016, 11:00
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    "Uno scheletro con il teschio dalla forma insolita è stato portato alla luce nel sito archeologico di Arkaim, conosciuto come la Stonehenge della Russia. Alla diffusione della notizia, alcuni sostenitori della Teoria degli Antichi Astronauti hanno subito ipotizzato che il misterioso ritrovamento possa essere la prova che gli alieni hanno visitato la Terra in passato. Tuttavia, le ipotesi degli archeologi sembrano andare nella direzione opposta. Secondo i ricercatori, le ossa appartengono ad una donna umana vissuta circa 2 mila anni fa. Il cranio allungato sarebbe il risultato di un'antica pratica legata alle tradizioni tribali [...] I resti sono stati trovati ad Arkaim, vicino a Chelyabinsk, nella Russia centrale, un insediamento risalente almeno a 4 mila anni fa. Il sito è stato associato a quello di Stonehenge perchè si pensa fosse utilizzato dai popoli antichi per l'osservazione dei corpi celesti, proprio come il sito britannico. E' stata la stessa autrice della scoperta, la ricercatrice Maria Makurova, a confermare la notizia all'agenzia di stampa TASS: "Abbiamo trovato uno scheletro ben conservato", come riporta Russia Today. "Io non escluderei che lo scheletro appartenga ad una donna della tribù Sarmati, la quale viveva nei territori dell'attuale Ucraina, Kazakistan e Russia meridionale. Il cranio allungato veniva ottenuto fasciando le teste dei bambini con delle fasce strette. Si tratta di una tradizione della tribù". La ricercatrice si è rifiutata di commentare l'ipotesi che si tratti di uno scheletro legato in qualche modo al paleocontatto alieno, affermando che il team sta lavorando su alcune teorie sul significato e sul perchè di questa curiosa tradizione, soprattutto perchè si tratta di un ritrovamento unico nel suo genere. La donna dal cranio allungato è solo l'ultimo dei misteri conservati dallo spettacolare sito di Arkaim [...] Il sito fu scoperto nel 1987 e da allora ha prodotto una serie di scoperte spettacolari, tra cui alcuni preziosi reperti dell'Età del Bronzo. Oltre ad essere un osservatorio astronomico primitivo, fu anche il centro di un importante insediamento, fortificato con due pareti circolari in pietra di grandi dimensioni. L'insediamento si estende su una superficie di 20 mila m2 ed è composto da due cerchi concentrici di abitazioni separati da una strada e con una piazza al centro della comunità".

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    Arkaim: link, link, link

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    Edited by Francesco Z. - 14/9/2015, 09:35
143 replies since 29/7/2015
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