Abductions

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  1. Snake100
     
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    I SEGNI LASCIATI DALLE ABDUCTION

    Il fenomeno delle abduction è studiato con attenzione in ogni suo aspetto dai ricercatori del team di ufoitalia.net, cui è riconosciuto un serio e importante contributo a un campo di ricerca tanto delicato quanto importante, soprattutto se si considera quanto il fenomeno sia diffuso nei cinque continenti. Federico Dezi, Loris Liuzzi, Daniele Dellerba, Roberto Malini, Matteo Sassi, Dario Picciau e gli altri nomi che compongono l'équipe italiana più attenta agli eventi di cosiddetto "rapimento alieno" sono ormai una garanzia di preparazione, serietà e capacità di ascoltare il testimone, seguirlo nella sua vicenda, rispettarne la privacy. Ecco perché molte 'vittime' di abduction decidono oggi di farsi avanti e raccontare a ufoitalia.net il loro vissuto. La nostra linea di comportamento e il nostro approccio alla casistica ci induce sempre a una certa prudenza e ad attribuire alla maggior parte degli eventi una valenza che riguarda prevalentemente la psiche del testimone e il suo mondo onirico. Antonio L. di Vercelli ci ha offerto recentemente la sua testimonianza. Anche lui ritiene di essere stato vittima di un rapimento alieno, che nel suo caso avrebbe lasciato tracce evidenti sul suo corpo, diverse cicatrici apparse inspiegabilmente in una notte. Ci sono precedenti importanti che inseriscono l'evento di Antonio L. all'interno di una nutrita casistica: molti rapiti sostengono di essere sottoposti da entità extraterrestri a visite mediche, esami anche invasivi e interventi chirurgici. Antonio L. correda la sua testimonianza con una serie di foto che mostrano alcune delle cicatrici, cui il suo medico curante non sa fornire una spiegazione. Il testimone ritiene di essere sottoposto ad “esami” da parte di medici appartenenti a una civiltà e una scienza aliene. "La mia prima esperienza," ci riferisce, "l’ho vissuta 10 anni orsono. Ho 42 anni, sono nato in Norvegia e risiedo da 40 anni in Italia. Veniamo al dunque. Io mi trovavo nella casa dei miei, quando vivevo ancora con loro, avevo circa 28-29 anni non ricordo bene erano le 4 del mattino quando sentii come un malessere. Il cane del vicino abbaiava come al solito. Mi sentii come morire e freddo, come se ci fosse qualcuno in camera. Poi il buio, non ricordo più nulla. Al mattino molte cicatrici inspiegabili erano sulla mia pelle in diverse parti del corpo” F.D./R.M.


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