VOGLIO UNA REALTA' AUMENTATA

(Iphone e fantascienza che diventa realta')

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. nonsense22
     
    .

    User deleted


    Stiamo ancora digerendo il Web 2.0 e c'è già chi sostiene non solo che siamo alla vigilia del Web 3.0 ma anche che l'augmented reality sarà la killer application dell'Internet prossimo venturo. Sogno o premonizione, di fatto è che le applicazioni di mixed reality stanno cominciando a invadere i nostri device digitali, a cominciare da quelli portatili come gli smartphone.

    Un esempio sono la dozzina di applicazioni per iPhone sviluppate da Acrossair, una factory inglese che ha puntato forte sulla geolocalizzazione di servizi e hot-spot commerciali come bar, ristoranti, negozi, parcheggi, fermate della metropolitana e così via. E dopo le applicazioni basate sul principio collaborativo come NearestWiki, Acrossair è pronta a lanciare il suo primo browser mobile per la navigazione 3D: un mix liquido di informazioni commerciali prese da Google Maps e visualizzazione 3D come si può vedere da questo video di presentazione.

    My Webpage

    Acrossair punta ovviamente al business (le applicazioni per iPhone 3GS sono a pagamento, e gli accordi commerciali possono garantire altri ritorni) ma c'è anche chi come l'olandese Layar punta al modello Mozilla-Firefox di download gratuito del suo browser mobile in grado di integrare la visualizzazione della realtà attraverso la fotocamera dello smartphone (il browser gira anche su Android oltre che su iPhone) con informazioni commerciali e altre prese da piattaforme social come Panoramio, Tweetmondo o Flickr.

    Un esempio pratico e recente è quello della versione di Layar fatta da Zehnder Communications per il festival musicale Voodoo Experience di New Orleans: bastava infatti scaricare gratuitamente l'applicazione per iPhone dal sito del festival : quindi attraverso il browser e la fotocamera dell'iPhone era possibile inquadrare il palco e visualizzare la scaletta delle band, la lineup di giornata e anche brevi biografie dei gruppi, ma anche puntare il cellulare verso l'area ristoro e vedere i prezzi del menu di giornata, farlo roteare a 360° e scoprire dove si trovavano i servizi igienici, l'infermeria, le uscite di sicurezza, etc.

    Sarà davvero questo mix di realtà e info-pubblicità a guidarci verso l'Internet di domani?

    L'ho voluto postare perche' l'ho trovato interessantissimo e soprattutto affascinante :O

     
    .
  2. LoganGR
     
    .

    User deleted


    ciao benvenuto, leggi bene il regolamento, e per cortesia titoli in minuscolo (scrivere IN MAIUSCOLO equivale ad urlare) ma soprattutto visto che l'articolo non l'hai scritto te, è corretto indicare la fonte.
    in questo caso
    fonte
    per il resto trovo assolutamente una bestemmia paragonare a realtà virtuale e realtà aumentata minigiochi prettametne commerciali.
    Senza poi notare che l'articolo fondamentalmente è di parte e fa parte di quelle tecniche di induzione alla moda che io odio. Da quando esiste il network pubblico, prima ancora forse quando grandi nomi che oggi tutti conosciamo hanno combattuto per il software libero, la rete è sempre stata sinonimo di libertà. è giusto che sia cosi, raccoglie informazioni e dati da tutto il mondo, e devono essere disponibili a tutti, ovviamente non mi intendo i dati privati del singolo, ma informazioni...
    da qualche anno si tende a trasformatre tutto in business e cercare di limitare la rete per proteggere questo business. beh io non sono d'accordo. la rete è libera e le risorse che ci si trovano sopra devono essere accessibili e libere. i servizi sono un'altra cosa, ma sinceramente non riesco a trovare un minigioco un servizio che valga la pena di essere pagato.
     
    .
  3. nonsense22
     
    .

    User deleted


    si capiva comunque che non l'avessi scritto io eh dalla frase "l'ho trovato interessantissimo" comunque la fonte è il giornale Wired penso che tutti conosciate..per il resto pareri!Comunque non sono affatto giochi ne tanto meno mode -.-!,è un servizio seppur a pagamento ma è un servizio di cui tu puoi decidere di usufruire o meno, come si fa con internet!
     
    .
  4. LoganGR
     
    .

    User deleted


    si no certo il mio era uno spunto per uan discussione sia chiaro eh ;)
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Orione22

    Group
    Member
    Posts
    549

    Status
    Offline
    Si parla tanto,in questo periodo,di Oculus Rift: www.wired.it/gadget/accessori/2016/...-rift-742-euro/, www.wired.it/gadget/computer/2016/0...le-e-aumentata/, www.oculusriftitalia.com/, http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_aumentata, www.realta-aumentata.it/home.asp, www.webnews.it/speciale/realta-aumentata/. Oculus Rift però è realtà virtuale, http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_virtuale.

    Video
     
    .
  6.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    156

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Hercule Poirot @ 16/2/2016, 12:18) 
    Si parla tanto,in questo periodo,di Oculus Rift [...] Oculus Rift però è realtà virtuale, http://it.wikipedia.org/wiki/Realt%C3%A0_virtuale.

    link, link

    "Da qualche tempo stiamo assistendo ad una progressiva convergenza di due dei poli del mondo dell'intrattenimento: il cinema e i videogiochi. Il catalizzatore che fomenta questa convergenza si chiama "immedesimazione": in campo cinematografico le nuove tecnologie permettono di creare opere che portino lo spettatore non più "davanti allo schermo", ma "dentro al film" (è una filastrocca ripetuta miliardi di volte in occasione dell'uscita nelle sale di Avatar), mentre nel campo videludico - che di sua natura offre già una forte componente di interazione - si tendono a creare titoli dalla consistente struttura narrativa, in maniera che il gioco non sia più una semplice attività fine a se stessa ma possa assurgere al rango di "esperienza". Ovviamente l' "immedesimazione" non è solamente il connubio di una storia coinvolgente e di una componente di interazione. Affinchè si possa parlare di vera immedesimazione è necessario che tutti i cinque sensi vengano coinvolti nellì'esperienza di fruizione. Quali saranno pertanto i prossimi passi volti a seguire il traguardo dell'immedesimazione? Nel 1962, antesignano di questa concezione, ovvero del coinvolgimento dell'intera percezione sensoriale in un'esperienza di intrattenimento, fu Morton Helig, a tutti gli effetti il vero padre del concetto di realtà virtuale, con la costruzione di un ingombrante macchinario meccanico chiamato Sensorama. L'aspetto ricorda quello di un cabinato da sala giochi: l'utilizzatore di Sensorama poteva prendere posto dinnanzi ad uno schermo in grado di mostrare immagini stereoscopiche, corredato di meccanismi per la diffusione di aromi e di odori e di altoparlante stereo, canalizzatori d'aria per simulare l'effetto del vento sul volto. L'utente andava ad accomodarsi su un sedile dotato di contrappesi e leve per le sensazioni di ondeggiamento del corpo e appoggiava le mani su un manubrio per la restituzione delle sensazioni tattili. Sensorama, di cui fu prodotto un solo prototipo per via dell'incapacità di trovare qualche finanziatore sufficientemente folle da supportare Helig, dava la possibilità di fruire di cinque brevi spezzoni audio-tattilo-olfatto-visivi in grado di farne apprezzare le potenzialità".

    Fonte: link

    link, link, link, link, link

    Arrivano sul mercato le Hololens:

    link, link

    Puoi vedere la realtà aumentata, il mondo reale arricchito da elementi virtuali. Il costo però non è indifferente.

    Edited by Francesco Z - 6/5/2016, 11:45
     
    .
5 replies since 26/11/2009, 11:44   156 views
  Share  
.