La leggenda del battaglione sacro

Un esercito invincibile formato da coppie di amanti omosessuali

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  1. maia
     
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    " Militat omnis amano"("ogni amante è soldato").
    Ovidio



    Esistono doti universali che fanno di un soldato un grande guerriero: la lealtà,la tenacia,la forza,l'addestramento,l'esperienza,la tattica. Poi ci sono doti,come l'amore e l'onore,che nessun generale potrà mai inculcare in quanto innate. Proprio queste ultime appartenevano al mitico Battaglione Sacro,un corpo militare del IV secolo della città di Tebe,composto da militari professionisti e, dunque,non mercenari.
    Quando parliamo di e" egemonia tebana" ci riferiamo al periodo in cui la città di Tebe dominò la Grecia per un periodo di circa 3 decenni,dal 371 a.C.( battaglia di Leuttra) fino alla sconfitta di Cheronea( che segnò poi l'ascesa della Macedonia di Filippo II). I successi militari della città te ama non furono solo opera del Battaglione Sacro; furono infatti necessari anche due leader come Pelopida ed Epaminonda,ma anche la situazione di Atene e Sparta,stremateee totalmente in ginocchio dopo l'interminabile guerra del Peloponneso.

    Secondo la leggenda,i generali texani costituirono una falange composta da 300 militari e i suoi componenti sarebbero Stati Uniti da legami amorosi. Naturalmente i componenti dell'esercito erano di età diversa e in ciascuna coppia il più adulto(erastes)istruiva,allenava e combatteva per proteggere il più giovane(eromenos). In battaglia,fu proprio l'amore reciproco a donare a questi combattenti una forza soprannaturale:ogniuno dei 300 guerrieri era disposto a dare la vita per il proprio amato.

    Che il battaglione sacro di Tebe sia esistito è cosa abbastanza nota ma,certo,non è confermata la presenza di 150 coppie omosessuali. La principale fonte storica è Plutarco che ne parla nelle " Vite Parallele", nel capitolo dedicato alla vita di Pelopida. Lo storico Plutarco è vissuto dal 46 al 120 d.C.( quindi circa 4 secoli dopo i fatti che narriamo); parlando della falange sacra tebana spiega che era composta da 300 combattenti professionisti legati da rapporti amorosi di coppia. Tutto qui? No,perché Plutarco è più dettagliato e quando racconta la battaglia di Cheronea nella quale l'esercito te ano fu sconfitto dai Macedoni,narra l'atteggiamento di Filippo II che,chinatosi sui corpi dei combattenti del Battaglione,avrebbe detto" Muoia chi pensa che costoro fecero qualcosa di vergognoso" . La traduzione di questa frase non è facilmente comprensibile,ma potrebbe essere riferita anche ai comportamenti sessuali dell'esercito. Fatto sta che l'esercito te ano fu sconfitto nella campale battaglia di Cheronea. Lo storico Diodoro ci narra che più di 1000 soldati perirono in quel combattimento,con altri 2000 prigionieri; sempre Plutarco spiega che tutti i 300 componenti del battaglione sacro furono uccisi in battaglia e onorati per non essere fuggiti davanti alla forza dirompente della falange macedone. Proprio nella città di Cheronea,sul luogo della battaglia fu edificato il Leone di Cheronea,un monumento enigmatico e misterioso che si riteneva dovesse sorvegliare il riposo eterno dei 300 combattenti del battaglione. Scavi recenti,inoltre,hanno fatto venire alla luce i resti di 254 soldati sotto il monumento: i numeri sembrano corrispondere. E se è vero che Plutarco scrive 4 secoli dopo la battaglia ,sapete dov'era nato lo storico e biografo romano? Proprio a Cheronea.

    È senza dubbio affascinante la leggenda di 150 coppie che combattono non solo per difendere la loro patria,ma anche per difendere l'amato. E poteva essere sicuramente anche una cosa che non contrastava con l'etica sessuale greca,che identificava la virilità con l'assunzione del ruolo attivo nel rapporto sessuale. A un uomo,dunque,era consentito avere rapporti sessuali sia con le donne sia con gli uomini,purché in quest'ultimo caso si riservasse il ruolo di partner attivo. Parte re passivi dovevano essere( quanto meno teoricamente)solo gli adolescenti. I ragazzi giovani,infatti,erano equiparati( non erano ancora,nel loro caso)sessualmente attivi,e quindi,fin quando non raggiungevano la maturità potevano avere un amante adulto. Dunque non sarebbe strano se all'interno del Battaglione Sacro ci fossero stati diversi amanti. È più difficile immaginare che fosse composto esattamente da 150 coppie di amanti. Se ci fosse stato qualche tradimento? E se alcuni dei combattenti fossero morti in battaglia,l'armata sacra come poteva rigenerarsi e ricomporsi? Come poteva l'amante combattere con la morte nel cuore? Tanti sono i dubbi. Però non abbiamo fonti storiche che ci dicono che i 300 combattenti fossero stati sconfitti prima della battaglia di Cheronea. In più c'è un altro aspetto. I combattenti furono sconfitti da Filippo II e dal suo figlio all'epoca diciottenne,Alessandro che poi sarebbe diventato Magno. In Grecia,all'epoca,tutti conoscevano i rapporti di Alessandro Magno con gli uomini. Quando morì Efestione,compagno molto amato,Alessandro perse letteralmente la testa" Non essendo in grado di controllare il dolore- racconta Plutarco a-Alessandro fece tagliare la criniera a tutti i cavalli e i muli,abbatte' i merli dei muri delle città vicine,crocifisse il medico che aveva curato Efestione,non permise che nel campo si sentisse la musica dei flauti". Il padre di Alessandro,Filippo,era invece sensibilissimo al fascino femminile,tant'è che nel corso della sua vita si sposò per ben sette volte. Quindi,pur non condividendo i presunti gusti sessuali del Battaglione Sacro,rese onore alla loro sconfitta.

    La leggenda del Battaglione Sacro si è spenta nel corso dei secoli per riemergere,come un fiume carsico,legata ai militanti e ai movimenti omosessuali degli anni sessanta del XX secolo. Nel 1976 il regista tedesco Rosa von Praunheim girò un documentario sul movimento gay statunitense degli anni settanta dal titolo " Army of Lovers".


    Mirko Nuzzolo

    Edited by maia - 2/5/2015, 13:00
     
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