Alcatraz spiriti non liberi

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  1. maia
     
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    Alcatraz e' una vera e propria roccaforte circondata dall'oceano. Anche se non è molto lontana dalle coste Californiane,l'acqua e' abbastanza fredda e in continuo movimento,viste le forti correnti sottomarine,la vegetazione molto rada,la terra arida e le scogliere ripide. Caratteristiche che precludono a chiunque ogni possibilità di fuga.
    Il carcere di massima sicurezza era noto a tutti la sua rigidità e per la durezza con cui venivano trattati i detenuti. Ad Alcatraz venivano mandati i prigionieri più pericolosi o chi aveva già tentato la fuga da altri penitenziari. Gli "ospiti" erano costretti a vivere in celle singole dalle dimensioni ridotte e se un detenuto non eseguiva un ordine o non rispettava le autorità,veniva punito con periodi di confino al freddo e al buio delle celle di isolamento.
    A differenza di altre prigioni,la possibilità di lavorare non era concessa a tutti:era un diritto che bisognava conquistare attraverso
    A disciplina e il rispetto delle regole interne. L'unico momento in cui era possibile,in qualche modo,non essere sotto controllo,era durante i pasti:i detenuti venivano riuniti tutti insieme in un unico sta zone e il personale di guardia non era sufficiente per tenere sotto controllo tutta la situazione.
    Il corpo di vigilanza era formato solamente da due o tre secondini. Il cibo,comunque,era di ottima qualità rispetto ad altre carceri americane. Questo perché si pensava che un miglior vitto potesse diminuire la possibilità di rivolta durante la distribuzione dei pasti,evitando così di mettere a repentaglio o,addirittura,sacrificare,la vita degli agenti sempre pronti,comunque,a usare il gas per sedare eventuali tumulti.
    In linea di massima,nonostante la severità delle regole,che prevedevano 23 ore di cella per i non lavoratori e 19 per i lavoratori,ad Alcatraz si è cercato sempre di non creare malcontento come invece avveniva in altre carceri per via dei soprusi nei confronti dei detenuti da parte del personale di sorveglianza.
    Al detenuto veniva consegnato tutto il corredo necessario per la sua permanenza in carcere,che di solito doveva bastargli per tutta la vita,e poteva anche usufruire di cure di assistenza medica.
    La giornata tipo di un carcerato iniziava con la sveglia alle 6,30 del mattino così che,mentre le celle venivano pulite,gli uomini si preparavano per la giornata e venivano condotti alla mensa,posto dove era di rigore il silenzio.
    Potevano parlare solo durante le pause o i pasti e la conversazione non poteva superare i tre minuti.
    Dopo la colazione venivano affidati loro i compiti da svolgersi fino all'ora di cena. Finito di cenare,venivano rinchiusi di nuovo nelle loro celle fino al mattino seguente,quando cominciava la routine.
    Il penitenziario era stato costruito per rinchiudere tutti i criminali più pericolosi d'America.

    Fantasmi in prigione.
    Oggi Alcatraz è considerato uno dei posti più infestati d'America. Su quest'isola molte persone ritengono di aver provato una strana sensazione,quasi spettrale. Il penitenziario era conosciuto per i metodi di tortura e di punizione cui venivano sottoposti i detenuti. Violenze che non erano perpetrate nelle celle,ma in diverse sezioni della prigione. Alcune di queste erano chiamate con nomi particolari:Strip Cell,o buco del blocco D. La punizione cambiava a seconda del luogo in cui venivano sepolti i detenuti.
    La Strip Cell era un luogo buio,rivestito d'acciaio senza servizi igienici. I prigionieri rinchiusi in questo posto venivano completamente denudati ed erano nutriti con poco cibo,che gli veniva passato attraverso un'apertura fra le barre di ferro della cella.
    Simile alla Strip Cell,erano le celle del blocco D. In queste aree venivano messi i detenuti in isolamento per un massimo di 19 giorni. Le celle erano provviste di un water,di un lavabo e di una lampadina per fare luce,mentre il materasso veniva portato solo verso sera.

    Quelle strane presenze.
    Queste sono solo alcune delle torture che hanno reso Alcatraz un teatro ideale per storie legate agli spiriti che si dice siano ancora rinchiusi qui. Secondo la scrittrice e giornalista Antoinette May,la maggior parte dell'attività paranormale che si verifica ad Alcatraz e' legata alle numerosissime vicende tragiche e dolorose occorse in vari siti della struttura. Alcuni di questi sono il Block C,i blocchi A e B e la cella 14 situata nel blocco D.
    I guardiani e i visitatori sentono voci,rumori,repentini cambi di temperatura con la temperatura che si abbassa. Urla disumane. L'apparizione di un forte fascio di luce nella fitta nebbia e questo fenomeno sarebbe accompagnato da sibili spettrali. Nella zona della lavanderia si sentirebbe un forte odore di fumo come se fosse scoppiato un incendio,odore che poi svanisce,anche se molte persone si sono dovute allontanare dall'ambiente per non soffocare
    I dipendenti dell'ex penitenziario non sono gli unici ad aver vissuto esperienze così particolari. Quando il carcere Californiano era ancora operativo,molte guardie sostenevano di aver provato strane sensazioni e aver vissuto esperienze terribili presso il blocco D,in particolare nella cella 14. Nel 1940,ad esempio un detenuto ha iniziato a urlare e agitarsi tanto che alcuni secondini sono dovuti intervenire per cercare di calmarlo,senza successo. L'uomo diceva di vedere accanto a se' una strana creatura dagli occhi luminosi che lo minacciava. Le guardie,ovviamente,non gli hanno creduto e l'hanno lasciato al suo destino. Il prigioniero ha continuato ad urlare fino a notte fondo,finché improvvisamente ha smesso. Il mattino seguente,quando le sentinelle sono andate a dargli la sveglia,l'hanno trovato morto. Sul suo volto c'era impressa un'espressione di terrore:attorno al collo segni di strangolamento. Nonostante i primi sospetti,l'autopsia ha rivelato che la condizione del cadavere non era compatibile col suicidio. I detenuti,a quel punto,hanno addossato alle guardie la responsabilità di quella morte. A loro parere,stanche di sentirlo urlare,lo avevano ammazzato. I secondini hanno negato con forza questa versione dei fatti:secondo loro l'uomo era stato ucciso dallo spirito di un ex detenuto. Per aggiungere mistero al mistero ,sembra che il giorno dopo la tragedia si sia verificato un altro fatto inspiegabile. I secondini erano intenti a fare la conta per controllare se ci fossero tutti i prigionieri,quando si sono accorti che c'è n' era uno in più. In quel momento hanno realizzato di essersi trovati di fronte,e quindi aver contato,anche lo spirito del prigioniero morto il giorno prima. Sia le guardie che i detenuti si sono voltati verso la strana presenza che,però,nel frattempo era svanita nel nulla.
    La scrittrice Nancy Osborn accompagnata nella cella 14 del blocco D ha subito sentito strane sensazioni,formicolii agli arti. Dove si trovavano sentivano una grande energia:forse era il punto in cui i prigionieri rinchiusi li,che per la maggior parte erano nudi,cercavano di sopravvivere alle fredde notti scaldandosi col calore del corpo. La Osborn ha commentato di non aver mai percepito così tanta energia in vita sua come in quello spazio così piccolo. E' come se le anime di alcuni detenuti fossero ancora costrette a scontare la propria pena. Se così fosse,la morte non avrebbe cancellato le colpe dei criminali rinchiusi qui dentro e,per questo motivo,forse,non saranno mai spiriti liberi. In fin dei conti quest'isola e' stata sempre avvolta da una densa nube di mistero così come il suo carcere in cui era facile entrare ma difficile uscire.
     
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