Cosa indica il termine rivoluzione?

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  1. maia
     
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    Nella storia questa parola ha assunto significati molto diversi a seconda dei contesti in cui è stata usata.

    Di solito indica un mutamento radicale,spesso violento e irreversibile(senza possibilità di ritorno). Ma non è sempre stato così. Per gli antichi,il termine semplicemente non esisteva,dato che il concetto di mutamento radicale era di per se privo di significato. Ogni cambiamento,infatti,era legato ad un mondo ciclico,sempre uguale a se stesso,dove ogni cosa si ripete eternamente. La prima civiltà a cambiare la visione del tempo e della storia e' quella ebraica. Per questo il popolo il tempo non si ripete mai. E' pensato come una linea retta e non più.,come nella cultura greca,un cerchio:c'è un inizio e una fine per ogni cosa,che nasce,cresce muore,senza ritorno. Solo con questa idea di storia si può pensare alla "rivoluzione",a qualcosa che modifica radicalmente lo stato delle cose, che da' vita a una realtà che non c'è mai stata prima e mai potrà' esserci dopo. Il cristianesimo riprende tale idea lineare del tempo,per dare risalto ad alcuni episodi che hanno un valore assoluto e che nessun altro potrà compiere. Le cose vengono una volta e per sempre,senza possibilità di correggere o cambiare il finale di un evento. La storia moderna,infatti,parla di rivoluzioni,scientifiche o sociali,come eventi che separano nettamente il prima e il dopo,ponendo l'accento sull'assoluta novità' apparsa nella storia:una cosa rivoluzionaria,appunto!
     
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