kongamato

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. maia
     
    .

    User deleted


    Condividi

    Nella boscaglia dell'Africa centro-orientale i popoli indigeni riferiscono l'esistenza di una creatura volante chiamata kongamato. Questa notizia arrivò in occidente quando l'esploratore Frank Welland lo descrisse nel suo libro del 1932 intitolato "In Witchbound Africa".

    2obx


    Il kongamato (parola che significa nell'idioma locale africano "sopraffattore di barche") é descritto come una grande creatura rossastra con ali di pelle, senza penne o piume. Secondo quanto riferisce Welland ai testimoni oculari che ne hanno riferito l'avvistamento sono state mostrate immagini di diversi animali volanti, alcuni dei quali estinti come gli pterosauri. Tutti quanti, nessuno escluso, hanno identificato il kongamato nella raffigurazione dello pterodattilo. Secondo le parole di Welland "i nativi non lo considerano qualcosa di innaturale come un mulombe [demonio] ma come qualcosa di molto spaventoso, come un leone che si cibi di uomini o un elefante solitario [che vive fuori dal branco ed é molto irascibile, n.d.T.] ma infinitamente peggiore ... ho menzionato il Jiundu swamp [nord ovest dello Zambia] come uno dei luoghi dove dicono che si rifugi il kongamato, e devo dire che quello é proprio il tipo di posto dove un simile tipo di rettile potrebbe vivere." (Welland, 1932, pp. 238, 240)

    "I Kaonde della provincia nord occidentale [dello Zambia] sono soliti portare amuleti chiamati "muchi wa Kongamato" per proteggersi dal kongamato nella traversata di certi fiumi ... La creature veniva descritta dai vecchi Kaonde come una enorme lucertola rossa con ali membranose come quelle di un pipistrello, dall'apertura alare di più di un metro e mezzo, e con denti nel suo enorme becco.

    Negli anni '20 del 1900 Headman Kanyinga, un uomo dell'area Jiwundu Swamp vicino al confine con lo Zaire ha identificato immediatamente come Kongamato una raffigurazione di pterodattilo ... Nel 1958 il giornalista scientifico Maurice Burton ha scirtto nel giornale "Illustrated London News" che vi erano stati diverse segnalazioni provenienti dall'Africa di un animale simile allo pterodattilo, e che si supponesse che l'area della palude di Bangweulu potesse essere uno degli habitat di tali creature. Egli ha puntualizzato che di fronte alle coste dell'Africa é stato catturato dai pescatori il celacanto, un pesce contemporaneo degli pterodattili ..." (Hobson, Dick, Tales of Zambia, 1996, p. 149.)
     
    .
0 replies since 23/3/2014, 18:15   88 views
  Share  
.