Scoperto l'ospedale-bunker delle Ss

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  1. maia
     
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    IL GARDA TRA STORIA E MISTERI/1. Dal gruppo storico-speleologico XPlora un altro colpo importante nella riscoperta delle strutture dell'epoca della Rsi. Un chilometro di blindatissimi cunicoli con sala operatoria a prova di bomba al servizio dei gerarchi nazisti

    Valentino Rodolfi Non sarà come aver scoperto una seconda cappella Sistina. Niente di così sublime. Ma per gli appassionati di storia e speleologia riuniti nel gruppo gardesano XPlora, l'emozione è grande, la soddisfazione impagabile. Come quella di un trifolatore che avesse dissotterrato un tartufo monumentale. Ha tutta l'aria di essere il favoleggiato ospedale-bunker delle Ss, il famigerato corpo paramilitare d'élite del Partito nazista, quel dedalo di cunicoli individuato dal gruppo, nel sottosuolo di una località per ora imprecisata in territorio di Gardone Riviera. MASSIMA SEGRETEZZA, come in tempi di guerra, per una struttura ancora da mappare e da studiare compiutamente. È un chilometro circa di blindatissimi bunker sotterranei, costruiti dall'organizzazione Todt nel 1944 al servizio dell'Oberkommando delle Ss sul lago di Garda. «È sicuramente stato costruito per i tedeschi - spiega l'esperto Mauro Vittorio Quattrina, che con Armando Bellelli e altri appassionati ha effettuato i primi sopralluoghi -. La struttura è tutta in cemento armato con tondino da 15 millimetri, un materiale di cui a quel tempo solo i tedeschi avevano scorte abbondanti». ALL'INTERNO è rimasto poco, ma si distingue almeno una sala operatoria, oltre ad un singolare impianto d'aerazione di emergenza. Questo merita una descrizione per la sua unicità. Un sistema a «pedali»: una bicicletta pompava all'interno dei locali l'aria purificata da un sistema di filtri, tuttora presente nel bunker. Altre curiosità: in fondo a un tunnel, una discarica di lattine con razioni militari, aperte in punta di baionetta. Ma perchè proprio qui? Domanda quasi oziosa. Fra il '44 e il '45, mentre sul lago si trovavano i ministeri della Repubblica sociale fascista (quasi tutti a distanza utile dalla residenza di Mussolini a villa Feltrinelli di Gargnano), anche i nazisti si erano installati armi e bagagli nell'alto Garda. LA ZONA ospitava il cervello delle operazioni tedesche in Italia: alloggiava i più alti ufficiali e (ne riferiamo a fianco) le fabbriche delle più avanzate armi segrete del Reich. Qui era di stanza il famigerato Karl Wolff, un pezzo grosso delle Ss, fiduciario di Himmler per l'Italia, che aveva una doppia residenza gardesana: a villa Besana di Gardone Riviera e in centro storico a Desenzano. Ma non era Wolff l'unico alto comandante tedesco ad abitare in zona: un nome su tutti Herbert Kappler, quello delle Fosse ardeatine, dimorava a Villa Belvedere a Barbarano. I medici dell'ospedale militare tedesco avevano residenza a villa Monte Balbo. Ma perchè stupirsi: una tale concentrazione di centri di comando e installazioni strategiche doveva essere ben difeso, con bunker atrezzati a ogni evenienza. Ecco perchè a quest'ultima scoperta non potranno che seguirne della altre, forse ancor più strabilianti.


    Enrico Grazioli

    © RIPRODUZIONE RISERVATA


    http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/468...unker_delle_ss/
     
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