Vissarion,la reincarnazione di Gesu'

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  1. maia
     
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    Reincarnazione

    Da Wikipedia, l'enciclopedia libera

    Rappresentazione della reincarnazione secondo l'induismo.
    Per reincarnazione si intende la rinascita dell'anima, o dello spirito di un individuo, in un altro corpo fisico, trascorso un certo intervallo di tempo dopo la sua morte terrena.

    Il termine reincarnazione è considerato sinonimo di metempsicosi ed è riferito in particolare al mondo culturale e religioso orientale e a movimenti spiritistici.[1] Si ritrova anche il termine con significato simile di metemsomatosi, letteralmente «passaggio da un corpo all'altro», che non si riferisce però all'anima umana, ma alla trasmigrazione in esseri animali.

    Reincarnazione in filosofia[modifica sorgente]

    La reincarnazione nella filosofia occidentale viene indicata con il termine metempsicosi (dal greco antico μετεμψύχωσις metempsicosis, "passaggio delle anime") intendendo la trasmigrazione dell'anima o dello spirito vitale dopo la morte in un altro corpo di essere umano, animale o vegetale.

    Erodoto riferisce di una credenza nella metempsicosi presso gli egizi e ritiene che da questi si sia trasmessa ai greci. Gli storici hanno dimostrato che quanto riportato da questo autore non sia attendibile in quanto non è stata rinvenuta nessuna concezione simile alla metempsicosi nella religione egiziana.[3]

    Pitagora[modifica sorgente]





    Pitagora.
    Nell'ambito della filosofia occidentale, Pitagora e la sua scuola sembrano essere stati fra i primi a sostenere la dottrina della reincarnazione o metempsicosi seppure sulla base di culti orfici preesistenti.

    Aristotele[4] cita la metempsicosi come un "mito" della scuola pitagorica mentre Platone, il più noto per la sua dottrina della trasmigrazione delle anime[5] non nomina mai Pitagora ma piuttosto indica Filolao, membro della scuola pitagorica.[6]

    Alcuni versi di Senofane, riportati da Diogene Laerzio[7] alludono alla metempsicosi riferendola a un aneddoto con protagonista Pitagora:

    « Si dice che un giorno, passando vicino a qualcuno che maltrattava un cane, [Pitagora], colmo di compassione, pronunciò queste parole: "Smettila di colpirlo! La sua anima la sento, è quella di un amico che ho riconosciuto dal timbro della voce." »

    Oltre a questo riferimento lo stesso Diogene Laerzio scrive:

    « Si narra che Pitagora sia stato il primo presso i greci ad insegnare che l’anima deve passare per il cerchio delle necessità e che veniva legata in vari tempi a diversi corpi viventi...[8] »

    Nell'orfismo e nella scuola pitagorica la metempsicosi era collegata alla loro cosmologia poiché essi sostenevano che questa avvenisse ciclicamente al compimento di un corso astronomico dell'universo.

    L'uomo secondo i pitagorici è precipitato sulla terra a causa di una colpa originaria, per via della quale è costretto a trasmigrare da un corpo a un altro, non solo di umani ma anche di piante e animali. Per liberarsi da questa catena di morti e rinascite occorre ritornare allo stadio di purezza originaria dedicandosi alla contemplazione disinteressata della verità, praticando dei rituali esoterici di iniziazione e di catarsi, di purificazione. I pitagorici ritenevano che la vita del matematico fosse quella che più si avvicinasse alla condizione libera e divina in cui l'anima si trovava prima della sua caduta.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Reincarnazione
     
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5 replies since 21/2/2012, 14:46   438 views
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