Le bocche di Agartha

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  1. maia
     
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    antartica7_10



    Antiche leggende precolombiane, nordiche e tibetane ci dicono che la terra al suo interno non è affatto piena, ma è cava e, addirittura, abitata. Da sempre riecheggiano i nomi di tre continenti, Agartha, Shamballah ed El Dorado, in cui vivrebbero esseri più evoluti di noi, sia dal punto di vista tecnologico che spirituale. I racconti sulla terra cava si intensificano soprattutto negli ultimi tempi, dal momento che, secondo alcuni, gli Intraterrestri sarebbero intenzionati a raggiungerci sulla superficie entro il 2012, per aiutarci a salvare il nostro mondo.

    Le esplorazioni polari
    Durante i secoli Ottocento e Novecento del precedente millennio, le esplorazioni che si sono spinte fino ai poli hanno offerto incredibili racconti sulla terra cava. Il norvegese Olaf Jansen, ad esempio, intorno al 1830 si avventurò su una barca da pesca con il padre molto verso Nord, fino a incontrare inspiegabilmente una zona dal clima mite e dalla vegetazione rigogliosa i cui abitanti lo avrebbero ospitato per circa due anni. Al suo ritorno in Norvegia (senza il padre che nel frattempo era morto) il racconto di questa esperienza gli costò ben 25 anni di manicomio.
    Ma coloro che arrivarono fino al Polo Nord furono gli esploratori americani Frederick Cook e Robert A. Peary che si contesero il primato a cavallo del 1908-1909. I racconti relativi alle loro imprese, indipendenti l’una dall’altra, furono sorprendentemente simili: sia Cook che Peary testimoniarono che una volta oltrepassati i 76 gradi di latitudine i venti erano diventati improvvisamente caldi e si erano ritrovati davanti a una terra verde, in cui c’erano fiori colorati e buoi che pascolavano. Cook riuscì anche a scattare delle foto della misteriosa nuova terra, che però non furono più ritrovate.
    Racconti simili sono stati fatti anche dagli esploratori del Polo Sud.

    Le testimonianze più sconvolgenti sono senz’altro quelle dell’Ammiraglio americano Richiard E. Byrd che, con cinque spedizioni condotte dal 1929 al 1947, sorvolò con un aereo sia il Polo Nord che il Polo Sud. Della sua ultima spedizione l’Ammiraglio ci ha lasciato un diario – scomparso misteriosamente per molti anni e recentemente ritrovato – nel quale ci racconta che il 19 febbraio 1947 mentre sorvolava il Polo Nord con il suo assistente non solo avrebbe raggiunto una zona in cui il paesaggio sottostante era inspiegabilmente verdeggiante e con una temperatura di circa 23 gradi, ma sarebbe atterrato, e avrebbe parlato a lungo con un esponente di questo popolo. Il Maestro – così lo definisce Byrd – gli avrebbe confermato che si trovava all’interno della terra e gli avrebbe espresso preoccupazione per l’uso dell’energia atomica fatto dai terrestri (solo due anni prima infatti erano esplose le bombe di Hiroshima e Nagasaki), informandolo che la civiltà di superficie sarebbe andata incontro ad una progressiva degenerazione e che gli Intraterrestri si sarebbero mostrati al momento giusto per aiutare l’umanità ad evolversi e a recuperare la conoscenza perduta sul proprio passato...
    I misteri della scienza
    A scuola ci hanno fatto studiare che sotto la crosta terrestre (che avrebbe uno spessore medio di 1250 Km) si trova uno strato anche’esso solido detto mantello e che questo racchiude un nucleo di materiale allo stato fuso che ritorna a essere solido nella sua parte più interna. Le conoscenze dirette dell’uomo si limitano però solo ai primi chilometri di crosta terrestre. Per le zone più profonde i dati ci sono stati forniti essenzialmente dagli studi sulla propagazione delle onde sismiche, ma in realtà abbiamo ben poche certezze sulla struttura dell’interno del nostro pianeta. Basti pensare che il buco più profondo che abbiamo potuto scavare fino ad oggi è di soli 14 Km, mentre l’intero raggio terrestre è di ben 6378 Km!
    Nel 1968, inoltre, il satellite metereologico americano Essa 7 inviò alla Nasa delle foto incredibili del Polo Nord, che mostravano un’enorme apertura circolare del diametro di circa 2.300 Km. Altre immagine dello stesso satellite mostravano addirittura come questa apertura si aprisse e poi si chiudesse lentamente. I sostenitori della Terra cava vedono in queste aperture le cosiddette bocche d’Agartha, cioè le principali vie d’accesso verso l’interno del nostro globo. Ma successivamente queste foto sono state occultate dalla NASA che non ha mai dato alcuna spiegazione in merito al loro contenuto. Eppure immagini simili ci sono pervenute anche dalle sonde che studiano gli altri pianeti, poiché anch’essi, nella maggior parte dei casi, sembra che siano cavi e abitati al loro interno.
    Che dire, poi, delle affascinanti foto delle aurore polari? Si tratta di un fenomeno luminoso formato da larghe fasce colorate di rosso, azzurro e verde che si presentano nelle regioni polari, sia nel cielo del Polo Nord che in quello del Polo Sud. Secondo la scienza ufficiale le aurore polari sarebbero causate dall'energia del vento solare che, a determinate latitudini, si trasforma in luce quando si scontra con l'atmosfera della Terra. Ma vista la singolare localizzazione e il loro “movimento” – sono infatti dette anche “luci danzanti” – secondo alcuni ricercatori si tratterebbe invece di raggi provenienti dal sole interno al pianeta, che riuscirebbero a passare proprio durante le periodiche aperture delle bocche di Agartha.

    Molti archeologi si chiedono, inoltre, che funzione abbiano avuto le migliaia di lunghe gallerie sotterranee ritrovate in molti luoghi della terra. Nel 1961, ad esempio, un archeologo dell'università di Pechino aveva scoperto sotto il massiccio di Homan una galleria che presentava delle pareti sorprendentemente lisce e verniciate, decorate di affreschi. Su una di esse, si vedeva una sorta di scudo volante carico di uomini che inseguivano dall'alto una mandria di bestie selvagge. Nel 1969 sono stati scoperti sotterranei identici all'equatore che risalgono almeno a 12.000 anni fa, anche questi con delle raffigurazioni di oggetti che sembrano macchine extraterrestri.

    I continenti interni
    Basandosi sulle leggende dei popoli antichi, i racconti degli esploratori e le testimonianze di coloro che hanno contatti con esseri non terrestri, alcuni ricercatori sono arrivati a dare una descrizione precisa della geografia interna alla terra. Nel libro dal titolo Alla scoperta della terra cava, l’autore Costantino Paglialunga scrive che nell’emisfero Nord ci sarebbe il continente Agartha, mentre nell’emisfero Sud si troverebbe Eldorado. Essi sarebbero popolati per lo più dai discendenti di Lemuria e Atlantide, le antiche civiltà che avrebbero popolato la terra molto prima della storia da noi comunemente conosciuta e i cui sopravvissuti si sarebbero rifugiati circa 12000 anni fa all’interno del pianeta dopo immani cataclismi.
    Il ricercatore Federico Cellina, invece, nel suo affascinante libro dal titolo Terra cava nuova terra sostiene che gli intraterrestri non facciano alcuna distinzione di nomi e che si debba parlare di un unico continente chiamato Agartha. Esso sarebbe costituito da circa 144 agglomerazioni i cui abitanti sarebbero di varia natura (anche extraterrestre). La capitale di questo mondo sotterraneo sarebbe Telos, una città situata sotto il Monte Shasta in California, a soli due chilometri dalla superficie, che sarebbe popolata da circa 1 milione e mezzo di lemuriani. Altra importante città sarebbe Posid, che si troverebbe sotto la regione del Mato Grosso in Brasile che sarebbe abitata da 1,3 milioni di atlantidei.
    Oltre agli accessi principali dei Poli ci sarebbero sparsi sulla superficie terrestre circa una decina di accessi secondari ad Agartha. Secondo il ricercatore Ivan Sanderson si tratterebbe di quei triangoli “maledetti” caratterizzati da vortici magnetici che fanno sparire inspiegabilmente navi e aerei, come il Triangolo delle Bermuda, il lago Titicaca in Perù e il Triangolo del Drago a sud-est del Giappone. Persino in Italia ci sarebbe un importante luogo d’accesso alla Terra Cava localizzato nel mar Adriatico, nella zona compresa tra il Gran Sasso, Pescara e Ancona.

    La vita ad Agartha

    Le città di Agartha sono dette anche “città della luce” poiché i loro abitanti sono mentalmente e spiritualmente più evoluti dei terrestri. Essi sarebbero fisicamente simili a noi, ma molto più alti. La loro esistenza è pressoché immortale, anche se sembrano sempre giovani nonostante il passare del tempo. Decidono loro quando lasciare il corpo terrestre e dedicarsi ad altre avventure esistenziali nell’universo. Essi vivono in un ambiente senza inquinamento e il loro regime alimentare è vegetariano. L’alternarsi del giorno e della notte è simile al nostro grazie alla presenza di un piccolo sole situato al centro della terra. Ogni abitante di Agharta svolge la sua attività lavorativa nel campo in cui si sente più portato, che è quindi anche quello in cui può dare il meglio di sé. Ogni giornata lavorativa è di 4 o 6 ore e non si lavora mai il sabato e la domenica. Nel mondo sotterraneo il denaro non esiste, non si riceve alcuna remunerazione per il lavoro prestato e nessun bene costituisce la proprietà di qualcuno. Per gli Intraterrestri, infatti, è scontato che ciascuno di loro fa parte della Terra e che tutto appartiene a tutti e al pianeta stesso.
    Solo coloro che si legano in matrimonio sono autorizzati a procreare, ma questi devono ricevere una formazione speciale per ottenere il permesso di avere un figlio. Il piccolo passa due anni sotto la costante supervisione dei genitori, che per tutto questo tempo si assentano dal lavoro. La scuola comincia a 3 anni e l’istruzione di base continua fino a 18. Tutti gli allievi hanno sul loro banco un computer che è collegato all’Intelligenza centrale dalla quale attingono ogni informazione. Essi hanno così la possibilità di studiare la storia del nostro pianeta fin dall’epoca dell’inizio della vita su di esso e non solo il periodo recentissimo e limitato nel tempo che si studia sulla superficie. Dopo i 18 anni i ragazzi possono, se vogliono, accedere alla cosiddetta Flotta d’Argento, cioè l’esercito di astronavi con il quale ogni città agarthiana presta servizio all’interno della Federazione Galattica a cui appartiene.
    Sembra addirittura che la maggior parte degli UFO che avvistiamo nei nostri cieli vengano dall’interno della terra e che siano proprio pattuglie della Flotta d’Argento.

    La rivelazione
    Qualcuno si chiederà perché mai questi Intraterrestri, se sono così evoluti e pacifici, non si siano mai mostrati sulla superficie e non ci abbiano aiutato a illuminare le nostre epoche buie... Essi, in realtà, sostengono di averci provato mandandoci degli Avatar, cioè dei maestri evoluti come Gesù, ma senza alcun successo. Sembra che poi alcuni rappresentanti dei terrestri abbiano chiesto loro di non interferire più nel nostro percorso evolutivo. Ma negli ultimi decenni qualcosa sulla Terra è cambiato. Mentre da una parte dilagano il materialismo e una vera e propria involuzione spirituale, dall’altra molte persone si sono date da fare per evolversi spiritualmente, al punto da aver persino cambiato l’esito delle profezie relative a una imminente fine del mondo prevista intorno al 2012! Pare che i terrestri abbiano superato il loro esame finale e che i tempi siano maturi perché si possano finalmente mostrare gli abitanti della Terra Cava.

    www.giovannalombardi.todomodo.es/in...erra-e-abitato/

    Edited by maia - 26/7/2015, 19:36
     
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  2. maia
     
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1 replies since 16/11/2010, 20:49   281 views
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