La leggenda dell'ebreo errante

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. maia
     
    .

    User deleted


    La leggenda dell’Ebreo errante torna di attualità ogni volta che la situazione in Medio Oriente precipita, quando il conflitto fra Arabi ed Ebrei sembra vertere ai danni del popolo ebraico. Questa leggenda narra anche che solo dopo la morte dell’Ebreo errante il suo popolo potrà avere una vita finalmente tranquilla. Ecco l’origine della leggenda: quando Gesù fu condannato alla crocifissione e fu costretto a portarsi la propria croce da se, a metà strada si fermò a riposare davanti ad una bottega. Attratto dalle urla della folla uscì dalla bottega un uomo: “Va più lontano! Non voglio che tu ti riposi davanti alla mia bottega!”, disse irato l’uomo avendo paura di fare la stessa fine del Maestro. Gesù rispose: “Io andrò e fra poco riposerò, tu andrai e mai ti fermerai come il popolo ebraico”. Mentre sul Golgota si eseguiva la condanna capitale di Gesù e dei due ladroni il proprietario della bottega iniziò il suo eterno errare. La sua presenza è stata segnalata ovunque, un particolare lo contraddistingue: la sua ombra non si ferma mai sul terreno, a ricordo del suo tormento, la leggenda aggiunge anche che nei luoghi dove si reca accadano qualsiasi tipo di tragedie, anche se non direttamente da lui provocate. Nel 1944 la sua presenza fu segnalata a Roma. La capitale italiana era sotto il controllo nazista e un drappello di SS minacciava di uccidere 17 ostaggi ebrei, fu allora che apparì l’Ebreo errante. “Io sono quello che cercate”, disse al comandante tedesco, ”lasciate dunque questi che non hanno colpa”. Il gruppo di prigionieri riacquistò la libertà, lui venne arrestato, interrogato e processato. Non potendo dire cose che non sapeva, confermò di quanto era accusato. Verurteilen Sie ein morte, sentenza di morte fu il verdetto dell’ufficiale tedesco, l’Ebreo Errante si inginocchiò, congiunse le mani, le tese verso il cielo e sparì.

    image

    da mr. mistero
     
    .
  2.  
    .
    Avatar

    Are You Ready?

    Group
    Amministratore
    Posts
    8,891
    Location
    Ospizio

    Status
    Offline
    Io conoscevo un'altra origine. Il suo nome era Cartafilo, e ai tempi della sentenza contro il Cristo, quell'uomo, era portinaio del pretorio di Ponzio Pilato. Quando Gesù, condannato e trascinato dagli Ebrei, traversò la porta del Pretorio, Cartafilo gli diede con disprezzo un pugno nella schiena e gli disse ghignando: "Cammina dunque, Gesù, cammina più spedito. Perché sei così lento?". E Gesù guardandolo con fronte e occhi severi, rispose: "Io vado, e tu, tu aspetterai ch'io torni" ... Da allora Cartafilo vaga implorando la venuta del Messia per porre fine ai suoi giorni.

    LINK



    P.S. Sto topic ero, sicuro di averlo già postato ma non lo trovo più...Maia m'hai fregato.... :129gw.gif:
     
    .
  3. maia
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (The Old Man @ 13/5/2006, 14:20)
    LINK



    P.S. Sto topic ero, sicuro di averlo già postato ma non lo trovo più...Maia m'hai fregato.... :129gw.gif:


    l'ho cercato prima di postarlo...anche io ricordavo che tu l'avevi gia' postato da qualche parte...ma non l'ho trovato caro google-man(se poi n0on lo trovi tu figuriamoci io...)se l'e' mangiato....il gatto

    image

     
    .
  4. Dante_Sparda
     
    .

    User deleted


    non l'avevo mai sentita sta leggenda.... :411hm.gif: :411hm.gif:
     
    .
  5.  
    .
    Avatar

    Advanced Member

    Group
    Member
    Posts
    156

    Status
    Anonymous
    link

    "Il Medioevo abbonda di avvistamenti dell'Ebreo Errante, in genere mentre racconta la propria storia in cambio di un pasto frugale e di una stanzetta, a volte addirittura con prove di autenticità da parte di professori locali e di persone del mondo accademico. In tutta l'Europa sono avvenuti incontri con l'Ebreo Errante; durante il Medio Evo è stato visto in Armenia, in Polonia, a Mosca e, praticamente senza eccezione, nelle città dell'Europa occidentale, compresa Londra. A partire dal XIX secolo, gli avvistamenti dell'Ebreo Errante sono stati attribuiti in gran parte a impostori e pazzi. Nel 1840 è riapparso nel New England, anche se questa volta soltanto in forma letteraria, nei racconti di Nathaniel Hawthorne [...] Nello stesso tempo, Gustavo Dorè creò una serie di fini xilografie [...] forse la più elegante raffigurazione del mito tradizionale. L'esatta natura dell'errante varia nelle differenti versioni del racconto, così come gli aspetti del suo carattere; a volte si dice che sia un ciabattino o un mercante, a volte il custode del palazzo di Ponzio Pilato, o un romano piuttosto che un ebreo. Mentre alcuni interpreti vedono l' "Ebreo Errante" come una personificazione metaforica della Diaspora del popolo ebraico, altri lo giudicano come il pretesto che portò alla distruzione del Tempio di Gerusalemme da parte di Tito per la responsabilità giudaica nella Crocefissione [...] Una varietà di nomi sono stati dati all'Ebreo Errante, inclusi:

    °Ahasuerus (o Ahasverus o Assuero)
    °Buttadeus (o Buttadeu)
    °Cartophilus (o Cartophylax) [...]

    Il personaggio compare per la prima volta in alcuni scritti del XIII secolo".

    Fonte: link

    link, link, link

    "Nel VI secolo, il monaco bizantino Giovanni Mosco ci testimonia che molte sono le leggende per le quali l'Ebreo Errante in realtà potrebbe essere Malco, la guardia del sommo sacerdote al quale Pietro apostolo, durante l'arresto di Gesù, recise l'orecchio con la spada, quindi risanato da Gesù stesso. Sarebbe la stessa guardia che, poco dopo, in Gv 18,19, percuoterebbe Gesù: violento e irriconoscente al Cristo, sarebbe quindi costretto a errare per sempre".
    "Una cronaca anonima di un monaco cistercense del convento italiano di Santa Maria di Ferrara, a nord di Caserta, nell'allora Regno di Napoli, riferisce che nel 1223 sarebbero passati dei pellegrini europei. Questi testimoniarono d'aver incontrato, in Armenia, quendam Judaeum, un ebreo (la cui stessa leggenda gli attribuì il nome Cartafilo) che vagava da secoli per l'Europa. Durante la Passione, Gesù gli avrebbe detto: ego vado et tu expectabis me donec revertar, cioè io vado e tu mi aspetterai fino al mio ritorno. Questo viene confermato anche nel Flores Historiarum di Roger de Wendover; si narra della visita fatta nel 1228 a Saint Alban da un arcivescovo armeno che, interrogato a proposito di un certo Giuseppe di cui si parlava spesso tra la gente [...] e che si diceva vivere ancora dopo aver assistito alla Passione di Gesù, affermava di conoscerlo: il suo nome era Cartafilo, guardiano del pretorio all'epoca di Ponzio Pilato (Cartaphilus, praetorii ostiarius), che si sarebbe convertito e battezzato col nome di Giuseppe".
    "L'astronomo ed astrologo Guido Bonatti riferisce invece di un passaggio dello stesso Ebreo Errante per la città di Forlì, passaggio che sarebbe avvenuto nel 1267".
    "Anche una Cronaca rimata del XIII secolo di Philippe Mousqkes, arcivescovo di Tournai, riferisce fatti analoghi, attribuiti a vescovi dell'Armenia".
    "Nel XVI secolo, l'Ebreo Errante apparirebbe nuovamente col nome di Ahasvero (o Assuero, un nome persiano citato anche nel Libro di Ester della Bibbia), citato in una lettera, attribuita da taluni studiosi a Chrysostomo Dedalaeo Vestphalo, dove Paul af Eitzen, vescovo di Schleswig, in Danimarca, nel 1547, in una chiesa di Amburgo, avrebbe visto e parlato con l'Errante".

    Fonte: link

    link, link, link, link

    Edited by Francesco Z - 12/10/2015, 23:00
     
    .
4 replies since 13/5/2006, 12:54   611 views
  Share  
.