Tunguska (30 giugno 1908) e Čeljabinsk (15 febbraio 2013)

Analogie tra i due eventi

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    Nella Siberia nord-occidentale, nel bacino del fiume Viliuy superiore, c'è una regione difficile da raggiungere. In questa zona non c’è altro che il più straordinario mistero di tecnologia aliena sulla Terra. Secondo testimoni oculari, esistono calderoni giganti che risalgono a migliaia di anni orsono a proteggere il pianeta. Questi misteriosi calderoni di metallo sono nascosti alla vista in profondità nel permafrost. In superficie, la loro esistenza viene rivelata solo da macchie di vegetazione radioattive.



    Ma perché una civiltà aliena antica vuole proteggere l'umanità? Nel 1853, un esploratore russo/siberiano, raggiunta la zona, scrisse nel suo diario di aver trovato enormi calderoni di metallo affondati nel terreno, dei quali era visibile solo l'orlo degli oggetti. Annotò anche suoni inquietanti e vibranti che provenivano dall'oggetto. Una nuova spedizione raggiunse la zona solo nel 1936, ma una volta arrivati sul posto, il corpo di spedizione russo riuscì a fare solo dei disegni degli oggetti, perché l’attrezzatura fotografica venne influenzata negativamente dalle radiazioni che sprigionavano i calderoni. Il team di scienziati e ricercatori russi che ha raggiuse il territorio interessato fece affermazioni sorprendenti. Lo scienziato Michale Visok ebbe a dire in un'intervista a un giornale russo su quello che avevano trovato:
    "Siamo andati fuori nella Valle della Morte per vedere e studiare i calderoni di metallo che la gente locale afferma di esistere e abbiamo effettivamente trovato cinque oggetti metallici sepolti nella palude". Gli è stato chiesto che cosa il team pensa di aver scoperto, e se potrebbe essere qualcosa costruito da antichi alieni, così come tante persone credono. "C'è sicuramente qualcosa di strano sul posto e non abbiamo proprio idea di quello che siano o per quale motivo siano stati costruiti, ma sono una sorta di tecnologia non di epoca moderna e sicuramente non sono stati costruiti dall’uomo ". L'esistenza delle strutture metalliche è stata confermata in tre diverse occasioni tra il 1933 e il 1947 da scienziati stimati tra cui Mikhail Koretsky che avevano viaggiato nella regione per cercare l'oro. Egli ha affermato di aver visto sette calderoni a forma di cupola, ciascuno dei quali misura 20 a 30 piedi di diametro, con una vegetazione strana e innaturale che cresce intorno. Un esempio di queste macchine in azione è stato l'evento di Tunguska del 1908, situato nelle vicinanze della Valle della Morte. Qui ci fu un evento molto enigmatico, la cosiddetta “Esplosione di Tunguska”. Un'esplosione di tale massa straordinaria e tale impatto eccezionale che ha devastato una grande area della Siberia.



    Si suppone che qualcosa di prodigioso si sprigionò da queste installazioni sotterranee, andando ad impattare il grosso meteorite che di li a poco avrebbe colpito la superficie terrestre.
    Sembra che il centro dell'installazione dove si sprigionò quest’immensa potenza contro questo corpo celeste, intercettandola sopra la Siberia centrale, si trovasse vicino il villaggio di Yuzhno-Eniseisk. I giornali locali riportano di un sordo movimento tellurico, una vibrazione, che sarebbe proseguita per oltre 30 minuti accompagnata da un rumore assordante e in seguito, il formarsi di una colonna di fuoco, dalla cui sommità fuoriuscì una sfera luminosa che si diresse verso l'atmosfera, solcando il cielo, colpendo il meteorite.



    L’esplosione che ne seguì fu indescrivibile, e eccezionale la luce sprigionatasi. Il rumore dell'esplosione fu udito a mille chilometri di distanza. A 500 chilometri alcuni testimoni affermarono di avere udito una sorda esplosione e avere visto sollevarsi una nube di fumo all'orizzonte. A 65 chilometri di distanza, il testimone Semen Semenov raccontò di aver visto in una prima fase il cielo spaccarsi in due, un grande fuoco coprire la foresta e in un secondo tempo notò che il cielo si era richiuso, udì un fragoroso boato e si sentì sollevare e spostare fino a qualche metro di distanza. L'onda d'urto fece quasi deragliare alcuni convogli della Ferrovia Transiberiana a 600 km dal punto di impatto. Si ritiene, in base ai dati raccolti, che la potenza dell'esplosione sia stata compresa tra 10 e 15 megatoni (40-60 petajoule) di dinamite, equivalente circa a mille bombe di Hiroshima messe insieme. Altri effetti si percepirono persino a Londra, dove, in quel frangente, pur essendo mezzanotte il cielo era talmente chiaro e illuminato da poter leggere un giornale senza l'ausilio della luce artificiale.



    Sul posto circa 1.300 km2 di foresta erano stati come strappati. 80 milioni di alberi giacevano a terra disposti in forma circolare e a tale proposito Il geofisico Andrei Ol’khovatov dichiarò che la disposizione degli alberi intorno all’epicentro dell’esplosione, non suggerisce in alcun modo l’idea del violento impatto di un corpo celeste, bensì l’effetto vorticoso di un plasma di altissima energia. Infatti questo effetto di vortice che avrebbe fatto letteralmente ruotare gli alberi è maggiormente pronunciato nell’epicentro che non a 20 chilometri di distanza da esso.
    Le persone che si trovavano nei pressi, riportarono orribili mutilazioni in seguito all'esposizione e livelli straordinariamente elevati di radiazioni.
    L’esplosione che è avvenuta a mezz'aria sopra la terra di Tunguska se fosse accaduta sopra New York o Londra l’avrebbe totalmente devastata.



    Il 15 febbraio 2013 un caso molto simile, seppur di proporzioni nettamente inferiori, potrebbe essere accaduto sopra la città di Čeljabinsk.



    Una grossa meteorite di circa 15 metri di diametro e una massa di 10.000 tonnellate, entrò nell'atmosfera sopra la Russia alle ore 9:13 locali, viaggiando alla velocità di 54.000 km/h. Poco dopo è esplosa a mezz'aria, come fosse stata abbattuta. Il video virale su internet mostra l'oggetto su Čeljabinsk che si disintegra il cielo colpito da una forza sconosciuta.



    L'esplosione molto potente, udita nettamente dalla popolazione locale e di energia pari a circa 500 chilotoni, ha prodotto un'onda d'urto che ha distrutto 200.000 m² vetri delle finestre (i cui frammenti hanno colpito e ferito oltre 1000 persone)



    L’analogia evidente su ciò che sia accaduto in quella particolare regione, è stata l’esplosione sopra il terreno di un oggetto spaziale il 30 giugno 1908 (Evento di Tunguska) molto più devastante di quello accaduto a Čeljabinsk (15 febbraio 2013). Quindi è del tutto possibile che le strutture siano in qualche modo responsabili. L'unica spiegazione è che tali oggetti siano stati messi lì, sulla Terra, da antichi visitatori dotati di una tecnologia tutt’oggi a noi sconosciuta.
    Perché tutto ciò? Esseri alieni hanno costruito questa batteria di difesa per proteggere noi o anche per proteggersi da attacchi di altre razze sconosciute? Oppure per preparare il nostro futuro?
    Certo è che la totale impreparazione a prevedere eventi che potrebbero portare alla catastrofe per gli abitanti del pianeta Terra è nettamente tangibile. Proviamo ad immaginare cosa sarebbe successo se le meteoriti di Tunguska e Čeljabinsk fossero impattate sulla superficie terrestre…

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