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maia.
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perché si dice “Avere uno scheletro nell’armadio”
”Avere uno scheletro nell’armadio” è fra le metafore più usate sia nella lingua scritta che in quella parlata e denota una tendenza tipica del linguaggio (specialmente di quello letterario) di associare menzogna e inganno con immagini terrifiche, in questo caso lo scheletro. L’espressione indica il tenere nascosto agli occhi altrui un comportamento o un fatto verificatosi nel passato che potrebbe essere oggetto di disapprovazione o fonte di danneggiamento della propria reputazione.
L’origine della metafora, come proposto da Bernard Delmay, va ricercata nell’ambito della rivoluzione francese. Gabriel-Honoré de Riqueti, conte di Mirabeau, considerato uno dei principali rivoluzionari, aveva alle Tuilieres un armadio blindato nel quale teneva nascosta una vasta gamma di documenti comprovanti gli accordi segreti tra il re e il conte per contrastare il progetto rivoluzionario.
L’armadio fu scoperto dopo la morte del conte nel 1792 e tutto ciò suscitò una forte reazione da parte dei Giacobini. In un’illustrazione satirica dell’epoca fu raffigurato il conte di Mirabeau come uno scheletro dentro il suo armadio a proteggere i documenti che provavano il suo coinvolgimento negli intenti traditori contro i suoi compagni rivoluzionari.
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