La verità su Tunguska

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  1. NSAx9000
     
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    Nel 1908, una installazione automatica antica di migliaia di anni, aprì il fuoco contro una cometa che avrebbe probabilmente condotto ad una nuova estinzione di massa. I segni dell'enorme esplosione, avvenuta nell'alta atmosfera, si tradussero nella catastrofe di Tunguska. Non si tratta di un libro di fantascienza nè di una favola per bambini, ma della versione ufficialmente divulgata dall'accademia nazionale di sicurezza russa, a 103 anni di distanza dall'episodio di Tunguska, per oltre un secolo avvolto nel completo mistero.

    Nella regione della Yakuzia nord occidentale, nell'alto corso del fiume Viliuy, si trova una delle regioni boscose più inaccessibili al mondo, nota come Uliuiu Cherkechekh, "La valle della Morte". Oltre un secolo fa, in questa remota regione della Siberia, accadde qualcosa che cambiò probabilmente il corso della storia, impedendo quella che avrebbe potuto essere la più grande estinzione di massa dall'epoca dei dinosauri. In un'area di 10.000 Km quadrati, nell'alto bacino del Viliuy, giacciono tuttora sparsi, a profondità variabili da pochi centimetri a diversi metri al di sotto del permafrost, frammenti e resti metallici di origine sconosciuta. Dai primi decenni del XIX secolo, quando i primi esploratori, spostandosi lungo le rotte commerciali che attraverasavano la regione, condussero le prime rilevazioni, gli avvistamenti di strane strutture nel folto della boscaglia, spesso semisepolte, altrove rese irriconoscibili dallo scorrere del tempo, si sono moltiplicati fino ad oggi, riflessi nella stessa toponomastica dei luoghi. Alcune delle strutture, non sembrano essere che la sommità di edifici sepolti da tempi remotissimi. Utilizzati per secoli dai pastori locali come ripari di fortuna, le strutture sono realizzate in una lega metallica che, stando alle rilevazioni del 1936, sarebbe apparsa simile, ma nello stesso tempo diversa dal rame, pressochè inscalfibile. Le rilevazioni condotte nel 1937, e le descrizioni fornite, sembrano fare presuppore una qualche forma di elevata radioattività nell'area. Non solo la vegetazione è descritta come strana e anomala, specialmente in prossimità delle strutture, ma anche fenomeni come la perdita di capelli o la nausea che derivavano da soggiorni prolungati presso le strutture sono sintomi chiaramente imputabili all'esposizione ad elevati livelli di radioattività. Tra gli abitanti del luogo sembra non fossero infrequenti le notizie di curiosi oggetti ed artefatti provenienti da quelle rovine nel folto della foresta. Le leggende locali parlano poi di sfere di fuoco, che si sarebbero ad intervalli levate dalla foresta, scomparendo rapidamente verso l'atmosfera. Sembra che cronache di enormi esplosioni e sfere di fuoco datino già al 1380, sfere di fuoco di una potenza enormemente superiore a qualsiasi arma conosciuta.

    Sempre stando al rapporto dell'Accademia di Sicurezza russa, l'installazione sarebbe entrata in attività 10 giorni prima dell'esplosione di Tunguska, attivando i reattori che avrebbero quindi generato la sfera di plasma destinata ad abbattere la cometa o meteorite, un reattore situato ad enorme profondità nel sottosuolo. Non è un caso che nel 1984 nella stessa regione fu rilevata un'anomali magnetica, a diverse miglia di profondità. L'attivazione dell'impianto e l'accumulo di energia ebbe effetti tali sul campo magnetico terrestre che si osservarono aurore boreali a latitudini del tutto anomale, fino nell'Europa centrale. Tre giorni prima dell'esplosione, ricercatori dell'università di Kiel, in Germania, iniziano a rilevare una consistente anomali magnetica ed alterazioni del campo magnetico terrestre, anomalie che cessano nel momento esatto dell'esplosione di Tunguska, a tre giorni di distanza dalle prime rilevazioni.

    Sembra che il fulcro dell'installazione la quale aprì il fuoco contro la cometa, intercettandola sopra la Siberia centrale, si trovasse presso il villaggio di Yuzhno-Eniseisk. I giornali locali riportano di un terremoto, come una vibrazione incessante che sarebbe proseguito per oltre 30 minuti accompagnato da un rombo assordante, prima che una colonna di fuoco, dalla cui sommità una sfera luminosa si diresse verso l'atmosfera solcando il cielo, sorgesse dalla foresta. Testimoni oculari parlano di un lago che si sarebbe prosciugato improvvisamente, mentre l'acqua veniva risucchiata in un vasto pozzo circolare, di alcune centinaia di metri in diametro, dal quale a breve distanza si sarebbe levata la colonna di fuoco. Le persone che si trovavano nei pressi sembra riportarono orribili mutilazioni a seguito dell'esposizione a livelli straordinariamente elevati di radiazioni.

    Di seguito posto alcune immagini dell'installazione:
    Questa immagine mostra una ricostruzione, sulla base di testimonianze oculari, dell'intero di una delle strutture metalliche disseminate nella regione.

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    Ancora un'immagine di una delle strutture, emergente dal permafrost. Tutto lascia suppore si tratti della sommità di un edificio sepolto.

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    In questo disegno dell'epoca si mostra ancora una delle lamiere metalliche sparse nelle foreste circostanti, anch'esse resti delle strutture superficiali dell'installazione responsabile dell'esplosione di Tunguska:

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    Un'altro disegno dell'epoca raffigurante la colonna di fuoco levatasi nel 1908.

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    Edited by The Old Man - 16/5/2011, 15:44
     
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    Bellissimo thread, NSA!!! Davvero interessante. Sconoscevo tutta la storia. Sapevo che qualcosa di terribile era successo a Tunguska, ma non potevo immaginare degli artefatti costruiti. Poi per l'appunto da chi? Sono automatici? Si attivano quando qualcosa di enorm sta attraversando l'atmosfera? L'energia sprigionata è plasma?. Mi piacerebbe saperne di più.

    Edited by The Old Man - 17/6/2005, 17:57
     
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  3. NSAx9000
     
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    La cosa sconcertante è che sembra l'installazione sia sia attivata per l'ultima volta in ordine di tempo nel 2002. Purtroppo, a meno di ulteriori indagini, è difficile determinare anche solo l'estensione dell'installazione, così come è difficile attribuirvi una datazione o ricostruirne il funzionamento. Sembra tuttavia esista un collegamente tra l'anomalia magnetica scoperta nel 1984 (la profondità cui si troverebbe è sconcertante, pari alla metà del raggio terrestre, il che equivarrebbe a circa 3.000 Km nel sottosuolo), le perturbazioni magnetiche osservate (aurore boreali, anomalie del campo magnetico terrestre rilevate prima dell'esplosione di Tunguska) e l'installazione, che è verosimilmente in grado di alimentarsi sfruttando lo stesso magnetismo terrestre. Che sia un'installazione automatica sembra molto probabile in relazione ai tempi di reazione standardizzati e avvio apparentemente automatico in presenza di determinate circosanze, come fosse stata appositamente programmata.
     
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    Se è così allora non è tecnologia dell' "uomo moderno". Non trovi?
     
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  5. NSAx9000
     
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    Considerato le prime cronache e testimonianze sull'attività dell'installazione risalgono al 1380, non è certamente l'opera dell'uomo moderno. A mio avviso si tratta di strutture vecchie di migliaia, o decine di migliaia di anni. I rapporti si limitano a definirle "antichissime", dunque non si tratta certamente di resti recenti. Anche il fatto che siano quasi completamente ricoperte da decine di metri di sedimenti e permafrost induce a credere che la loro età sia estremamente remota. Tuttavia, allo stato attuale, non è possibile determinare da chi siano state costruite. Ciò che è certo, è che, se effettivamente sono responsabili dell'abbattimento della cometa di Tunguska, ci hanno probabilmente salvato dall'estinzione.
     
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    bellissimo nn ne sapevo nulla....qualkuno in passato sapeva gia ke la comete si sarebbe abbatuta in quella zona...e quindi ha architettato qualkosa x rimediare ai danni...ma questo è davvvero incredibile...
     
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  7. FoxMulder91
     
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    CITAZIONE (Idol @ 17/6/2005, 20:13)
    bellissimo nn ne sapevo nulla....qualkuno in passato sapeva gia ke la comete si sarebbe abbatuta in quella zona...e quindi ha architettato qualkosa x rimediare ai danni...ma questo è davvvero incredibile...

    oramai non mi stupisco piu di niente,ma NSA mi devi spiegare come fai a sapere tutte ste cose
    anche se devo ammettere che è sensazionale
     
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    credo ke la notizia si trovi in rete...ma NSA sa davvero tante cose...
     
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  9. NSAx9000
     
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    Dubito che fu progettata appositamente per l'impatto del 1908. Più verosimilmente, esisterebbe una rete globale di queste installazioni, tese a prevenire impatti di meteoriti disintegrandoli nell'atmosfera e programmate per attivarsi automaticamente. Infatti, sui link che ho postato, è citato un articolo di giornale del 1908, nel quale si descrive in modo impressionante l'attivazione dell'installazione, con terremoti protrattisi per ore, rombi assordanti culminati in oltre 60 esplosioni in rapida sequenza così forti da infrangere i vetri degli edifici a 600 miglia di distanza. Sul link è presente anche un diagramma che ricostruisce l'impatto. La cometa sarebbe stata prima colpita a 240 km da Tunguska a 12 km di altezza, i residui frammenti sarebbero poi stati colpiti da sfere di minore entità provenienti da almeno tre diverse traiettorie, facendo quindi supporre esistano installazioni simili. Il fatto che i maggiori danni siano avvenuti a Tunguska si spiega con il fatto che l'esplosione di Tunguska fu la più vicina al suolo. Quello che è straordinario è il fatto che, stando alle ricostruzioni operate sulla base di ricerche condotte già nel 1930, dalle prime spedizioni scientifche che raggiunsero Tunguska, l'effetto non fu quello di un'esplosione, quanto quello di un vuoto d'aria, come se tutta l'aria su di un'area di oltre 100 miglia quadrate fosse stata risucchiata.

    http://www.nexusmagazine.com/images/tunguska12.jpg

    In qualche modo, dunque, di qualunque cosa queste "sfere" si tratti, è come se esse avessero risucchiato ogni cosa, invece di scatenare una vera e propria esplosione. Questo apre una serie di prospettive sulla natura delle sfere stesse, da quella di sfere di antimateria ad un'energia così intensa da generare l'equivalente di un buco nero artificiale.

    Edited by NSAx9000 - 17/6/2005, 20:41
     
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  10. NSAx9000
     
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    Se leggi anche l'intervista a Valery Uvarov, il direttore dell'accademia russa di difesa, si parla di alcuni testi interessanti, che chiama "Echutin Apposs Alanhor" ch descriverebbero l'installazione ed il suo funzionamento già 4.000 anni fa.
     
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    ma allora ki li ha installati???
     
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  12. Cloud84
     
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    Come mai non viene organizzata una spedizione per cercare di capire cosa realmente c'è?
    Se davvero ci fosse un'istallazione così enorme fatta da altri io penso ci sarebbe maggior scalpore.
    Anche il fatto che non ci siano foto di queste istallazioni mi convince poco.

    Ciao,
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  13. NSAx9000
     
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    Leggi integralmente l'articolo. L'installazione vera e propria è sotterranea, ne emergono resti isolati al di fuori del permafrost. Se leggi l'intervista è in corso proprio ora una spedizione nella regione. Parlo inoltre per esperienza personale, generalmente non si deve sottovalutare la toponomastica e la sua capacità di riflettere la condizione dei luoghi. Ebbene, la totalità dei siti indicati porta nomi connessi con l'idea di strutture sotterranee, sia con riferimento al nome dei villaggi che dei fiumi. Ti posso inoltre assicurare che non sempre è facile trovare quello che è apparentemente, o che dovrebbe essere sotto gli occhi di tutti. Stiamo parlando di un'area di oltre 10.000 miglia quadrate, grande quasi come una regione italiana, senza insediamenti e interamente ricoperta di foreste. Inoltre l'articolo proviene da una fonte ufficiale, e fornisce un'esauriente bibliografia, citando da articoli di giornale dell'epoca, resoconti delle spedizioni geologiche nell'area e ricerche scientifiche. Intere città perdute sono rimaste nascoste fino ad oggi, qualche edificio di metallo in rovina semisepolto dalla vegetazione lo può fare a maggior ragione.
     
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  14. NSAx9000
     
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    E' un passaggio di un articolo de "La Repubblica " del 31 luglio 1999. Non parla dell'installazione (del resto la notizia della sua esistenza è stata divulgata solo nel 2003-2004), ma conferma tutti gli avvistamenti di "colonne di fuoco" e sfere luminose, anomalie magnetiche etc.

    "Il mistero di Tunguska inizia alle 7.14, ora locale, del 30 giugno 1908, quando nel cielo al di sopra della vallata del fiume Podkamennaja Tunguska, nella Siberia centrale, un oggetto ancora non identificato provocò una deflagrazione di potenza mille volte superiore a quella della bomba di Hiroshima. La zona coinvolta dall'impatto fu vastissima. La foresta venne devastata per più di 2000 chilometri quadrati, 60 milioni di alberi furono spogliati dei rami e abbattuti al suolo, dove giacciono ancora oggi, allineati nella direzione dell'urto. Incredibilmente, l'esplosione di Tunguska non fece vittime umane, dato che l'area era quasi disabitata, ma se ne subirono gli effetti fino a migliaia di chilometri di distanza. Un treno della TransSiberiana, ad esempio, che viaggiava 500 chilometri più in là, fu colpito da una cascata di detriti incandescenti, seguiti da una strana pioggia color catrame. L'immensa esplosione provocò anche forti disturbi magnetici, che furono sentiti persino i marconisti dei vascelli transoceanici, le cui attrezzature si bloccarono di colpo.

    Quasi in ogni parte del mondo ci si accorse che in Russia "era successo qualcosa". L'evento era stato anticipato, nei giorni immediatamente precedenti, da una serie di anomalie naturali registrate in molte parti dell'Europa Occidentale, della Russia europea e della Siberia. Successivamente, per miglia e miglia intorno alla zona dell'esplosione, in cielo rimase per giorni una strana lucentezza arancione, che si dice illuminasse anche di notte. L'unica indicazione obiettiva sullo straordinario evento fu un'alterazione dei sismografi della città siberiana di Irkutsk, che rilevava un moderato terremoto in una remota regione chiamata Tunguska.

    Ma cosa era successo davvero in Tunguska? E da cosa era stato provocato? I testimoni oculari parlarono di una colonna di fiamme proveniente da sud est, di una palla di fuoco che scende lentamente, e poi, a qualche chilometro dal suolo, esplode. Un corpo celeste, quindi, ma di origine e natura misteriose. Perché di misteri, a Tunguska, se ne contano parecchi. La mancanza di un cratere simile a quello che si trova nei luoghi di altri impatti con meteoriti è stata spiegata con il fatto che l'oggetto è esploso a svariati chilometri dal suolo. Ma perché non è stato possibile trovarne i frammenti? Microparticelle sono state individuate nella corteccia di alcuni alberi solo pochi anni fa, ma la completa assenza di resti più grandi rimane un mistero. Che fine ha fatto il corpo celeste? "
     
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    è stato distruto da queste installazioni prima dell'impatto al suolo...
     
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108 replies since 17/6/2005, 15:19   3197 views
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