Yazidi. Il popolo dell'angelo caduto

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  1. maia
     
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    Il tentativo degli yazidi da parte dei fondamentalisti islamici dell'isis non è il primo: la storia parla di 72 attacchi alla comunità yazidi,quasi spazzata via dai massacri del XIX secolo da turchi ottomani e dai curdi musulmani. L'orrore è' ripreso la mattina del 3 agosto scorso:dopo un ultimatum di due giorni perché gli yazidi si convertissero o si preparassero a morire,i combattenti dell'esercito islamico,intenzionati a creare un califfato del terrore tra Siria e Iraq,hanno fatto irruzione nella città di Sinjar- capitale della yazida-compiendo una delle più sanguinose stragi della storia del tormentato popolo. Fotogrammi di orrore nelle parole di uno dei pochi testimoni della strage raggiunti dalla stampa,Yalmaz Shanin:quando sono arrivati gli jihaisti nel mio villaggio,vicino a Sjniar,hanno cominciato a uccidere tutti quelli che incontravano,sparando dalle macchine in corsa. Tornando a casa,quel giorno,ho visto decine di cadaveri per le strade. Anche mio padre e' morto così,colpito sull'uscio di casa.Non abbiamo neanche potuto seppellirlo:poche ore dopo,appena e' tramontato il sole,ho preso il mio fucile e siamo fuggiti verso le montagne,mia madre,i miei due fratelli e io. Ma appena abbiamo cominciato ad arrampicarci mia madre si è storta una caviglia. Abbiamo provato a prenderla in braccio,ma senza riuscirci. In quel momento, sotto di noi,abbiamo sentito le urla e gli spari degli islamisti. Mia madre era terrorizzata,e mi diceva,anzi mi implorava di spararle,affinché non fossero gli jihadisti a farlo. Io non volevo darle ascolto,non volevo sentirla. Lei non riusciva a muoversi,e a un certo punto le ho sparato. E ho ucciso lei e me".

    ADORATORI DEL DIAVOLO?



    Ma al di la' di questo, al di la' delle esecuzioni in diretta TV,al di la' della follia dellIsis, perché il popolo yazida e' stato così perseguitato nel corso dei secoli? Chi sono gli yazidi? Sono un popolo di origine curda,originario dell'Iraq del sud,da dove migrarono dal monte Lalish,a nord di Mossul. Il gruppo principale, costituito da circa 300.000 yazidi,oggi vive sui monti Jebel Sinjar,al confine con la Siria,e nei distretti Badinan e Dohuk,nel nord ovest dell'Iraq. Si dice che gli yazidi discendano dagli assiri,sopravvissuti alla caduta di Ninive nel 612 a.C. Ninive dai sumeri era chiamata Enkidu,cioè " la città di Enkidu",un Dio a volte identificato con Satana,l'angelo caduto. Del resto,l'Iraq contiene molti manufatti antichi che riguardano proprio Satana: non è un caso che il famoso film l' esorcista inizi con il ritrovamento di una statuetta demoniaca nel deserto della Mesopotamia.
    Il legame tra gli yazidi e Enki/Satana nel corso dei secoli e' rimasto,tanto che fra i loro appellativi c'è quello di "adoro il diavolo".
    La figura satanica non va però vista in senso cristiano ma di pura e arcana energia. Secondo i sacerdoti yazidi questa energia si irradia dalle Sette Torri di Satana,costruzioni che hanno sulla cima specchi che riflettono la luce del sole,e l'energia irradiata dalle Torri può influenzare gli eventi del mondo intero..questo inizia a farci capire perché gli altri popoli ritengano gli yazidi una minaccia. Agli yazidi e' però vietato parlare della loro religione e pronunciare il nome di Satana. Lo chiamano invece Melek(re) o Angelo Pavone,per la sua bellezza:e' un Dio malvagio,ma di luce,non di oscurità,e avvolte rappresentato come un serpente. Come non pensare subito al serpente dell'Eden,il paradiso perduto che si trovava proprio in Mesopotamia ,la terra tra i due fiumi? Nella religione yazida,inoltre,confluiscono elementi del zoroatrismo,antica sapienza dei saggi persiani nata a cavallo tra Medio Oriente e Afganistan. Biblicamente, a simboleggiare lo zoroatrismo,ci sono tre famose figure che tutti conosciamo fin dai tempi del catechismo: I Re Magi.
    Lo yazidi som attuale e' il risultato della predicazione di Adì ibn Musafir,teologo e religioso vissuto nellXI secolo. Dopo la sua morte,la sua anima si sarebbe unita,secondo i suoi seguaci a quella dell'Angelo Pavone attraverso la trasmigrazione. Da allora la tomba di Adì ibn Musafir a Lalish e' metà di pellegrinaggio devozione le,al quale sono chiamati tutti i devoti dello yazidismo. Il pellegrinaggio rituale si svolge una volta all'anno e dura sei giorni. Durante la celebrazione,i fedeli si immergono nelle acque di un fiume,lavano le statue raffiguranti Melek e accendono centinaia di lampade sulle tombe di Adì. Nel corso della cerimonia viene sacrificato un bue.
    Certo,la particolarità della loro religione ancora non giustifica le persecuzioni che gli yazidi hanno subito in passato e ancora subiscono ora. Nel 1415,per esempio i musulmani bruciarono la tomba di un loro profeta,Sheik Adì,rimuovendo le sue ossa e bruciandole,per poi trucidare duecento suoi seguaci. Tutto questo,ovviamente,s'intreccia con interessi territoriali,tasse non riscosse da molto tempo e,naturalmente,contese per lo sfruttamento del petrolio di cui i territori minacciati dall'Isis sono ricchi. Ma sempre c'è anche una richiesta della conversione all'Islam che yazidi non hanno mai accettato,pur assorbendo dalle religioni confinanti concetti come la trasmigrazione delle anime,la circoncisione,il battesimo. Difficile anche capire in modo preciso la religione yazida,perché tramandata quasi solo oralmente. Questo non significa che non esistano libri sacri,ma sono stati riscritto in base alla tradizione orale dopo che le antiche persecuzioni ne avevano causato la distruzione. Le sacre scritture dello yazidismo sono il "Kitab Al Jilwah"(Libro della Rivelazione") e il "Mishefa Res (Libro Nero),entrambi scritti in kurmanji,un dialetto della lingua curda. La loro resta comunque una cultura tramandata accanto ai fuochi del deserto,di generazione in generazione,e forse proprio questo da' agli yazidi un forte senso di appartenenza a una comunità in parte sparsa per il mondo. Nella seconda metà del secolo scorso,cinquantamila di loro sono emigrati nell'Europa occidentale,mentre altri vivono nell'ex Unione Sovietica o in Turchia e in Siria.

    LA VALLE DEL MISTERO.



    Gli yazidi credono nell'esistenza di un Dio buono,Khoda,ma ritengono inutile adorarlo proprio perché inspirerebbe solo sentimenti positivi. Bisogna fare offerte invece a quello cattivo, per placare la sua malvagità. Il 10 agosto di ogni anno, dunque, a Saadli (sulle montagne irachene) gli yazidi compiono una processione durante la quale si flagellano, offrendo le loro sofferenze a Satana.
    Ma c'è anche altro, che getta un ulteriore velo di mistero su questo popolo. La valle di Baten El Ghoul appartiene al loro antico territorio ed è conosciuta come " il buco del Diavolo" o " la pancia della Bestia".
    Qui molti affermano di aver visto nella notte demoni di aspetto inquietante e di aver udito le loro voci. Persino dei soldati che si erano accampati nella valle hanno parlato di una strana luce bluastra diffusasi all'improvviso su tutta la loro zona. E il blu,per gli yazidi,e' proprio il colore di Satana,tanto che è loro proibito indossarlo per non mancare di rispetto alla loro divinità. Di questi misteriosi fenomeni parla,in particolare,"Psychic Warrior(Guerriero Psichico") di David Morehouse. Un soldato dell'esercito americano(che sarebbe poi morto a causa di un colpo di mortaio),mentre transitava in quella valle,si ritrovo' ad avere capacità psichiche dell'esercito.
    Ma la guerra che viene oggi combattuta nel nord dell'Iraq e' molto più tradizionale. All'ordine del giorno ci sono resoconti come questo da parte dei media di tutto il mondo"Nella zona di Mossul sono ripresi anche i raid di caccia -bombardieri Usa contro la postazione degli jihaisti. Questa mattina gli F-18 hanno martellato le aree controllate dallo stato islamico vicino alla diga di Mossul sono ripresi anche i caccia-bombardieri Usa contro le postazione degli jihadisti. Questa mattina gli F-18 hanno martellato le aree controllate dallo sato Islamico vicino alla diga di Mossul. L'azione ,a quanto riferisce l'agenzia Radaw citata dalla Cnn sarebbe coordinata con i peso erga curdi".
    Su quelle montagne ci sono migliaia di profughi in fuga dalla fuga dei miliziani del califfato islamico. Una religione antichissima,perseguitata in nome di una conversione non accettata,un popolo della follia omicida di altri uomini,una lunga catena di orrori che ancora si ripete mischiata a interessi economici e a credenze che risalgono alla notte dei tempi.
    Angeli caduti,paradisi perduti,divinità in lotta fra loro:forse,come pensava Zecharia Sitchin,e' un'unica storia riflessa nelle mitologie di tutto il mondo.

    Simona Gonzi

    Edited by The Old Man - 30/4/2016, 17:25
     
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