Erode:la strage degli innocenti un falso

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  1. maia
     
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    erode

    La strage degli innocenti è un episodio biblico narrato nel Vangelo secondo Matteo: Erode, re della Giudea, ordinò un massacro di bambini allo scopo di uccidere Gesù, della cui nascita a Betlemme era stato informato dai Magi. Gesù scampò alla strage in quanto un angelo avvisò in sogno Giuseppe, ordinandogli di fuggire in Egitto: la Sacra famiglia ritornò in Giudea solo dopo la morte di Erode.

    Il racconto è divenuto un topos culturale che ha dato luogo nei secoli a moltissime rappresentazioni artistiche; esse possono essere esaminate come altrettante icone della crudeltà umana e dei soprusi del potere.

    La Chiesa cattolica venera i bambini uccisi nella strage come martiri, con il nome di "Santi Innocenti": la loro memoria liturgica è fissata al 28 dicembre.



    L'episodio è narrato, con la consueta essenzialità espressiva, soltanto nel Vangelo secondo Matteo. L'evangelista collega il fatto ad un'antica profezia biblica, narrata nel Libro di Geremia, proiettandolo in un contesto di fatale necessità:

    « Erode, accortosi che i Magi si erano presi gioco di lui, s'infuriò e mandò ad uccidere tutti i bambini di Betlemme e del suo territorio dai due anni in giù, corrispondenti al tempo su cui era stato informato dai Magi. Allora si adempì quel che era stato detto per mezzo del profeta Geremia:

    Un grido è stato udito in Rama,
    un pianto e un lamento grande;
    Rachele piange i suoi figli


    e non vuole essere consolata, perché non sono più. »
    (Matteo 2,16-18)

    In merito alla verità storica della strage ordinata da Erode, bisogna dire che nessuna altra fonte, evangelica o non evangelica, la riporta. Alcuni biblisti[citazione necessaria] hanno avanzato l'ipotesi che il racconto sia un midrash. Betlemme all'epoca era un piccolo villaggio, quindi i bambini sotto i due anni potevano essere al massimo qualche decina:[citazione necessaria] da parte di Erode, despota terribile, capace ad esempio di far uccidere in un giorno molti membri della sua stessa famiglia per la paura che potessero congiurare contro di lui, l'uccisione di poche decine di bambini poteva apparire ordinaria amministrazione; anche se insospettisce la mancanza di cenni alla strage in Giuseppe Flavio,[1] lo storiografo ebraico grande avversario di Erode e principale fonte non evangelica (benché discussa) sulla storicità di Cristo.

    In ogni caso il passo citato rappresenta uno dei momenti del Nuovo Testamento avente maggior impatto emotivo: esso è stato fonte di ispirazione per scrittori ed artisti ed è divenuto, anche per loro tramite, emblematico di quel bisogno di ricerca di senso che l'umanità si trova a dover affrontare a fronte del dolore, in specie quando è colpita da eventi tragici e crudeli che mietono vittime innocenti.

    I più recenti studi biblici[citazione necessaria] tuttavia evidenziano come il Vangelo di Matteo sia stato scritto in chiave teologica e come sia ricco di artifici letterari: occorre pertanto tener conto che molti passi hanno un significato simbolico e non storico. Tutto il Vangelo di Matteo, scritto per gli Ebrei, è un continuo paragone fra la vita e le opere di Mosè e quelle di Gesù; appare allora evidente il parallelismo fra Mosè che sfugge alla strage dei bambini ordinata dal faraone (Mosè salvato dalle acque) e Gesù che sfugge a quella di Erode. L'episodio del Vangelo (che appunto appare solo in Matteo) è quindi probabilmente un invenzione dell'autore.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Strage_degli_innocenti

    Edited by The Old Man - 1/4/2013, 17:38
     
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3 replies since 12/4/2008, 17:23   4357 views
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